Il Papa spiato, San Nicola!
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Angelo Marazzita
Tutti trafelati e di corsa ci sedemmo al solito banco davanti al santo patrono.
“Che è successo?"
“Niente. Siamo stati al cimitero a portare un fiore a Carmelo e poi con passo veloce siamo corsi qui”.
“Di corsa o passeggiando? ... Sorvoliamo. A proposito, perché siete preoccupati?
“Come perché, non lo sai che hanno spiato anche il Papa? L’ente di spionaggio del governo americano, NSA, ha spiato diversi capi di stato dei paesi alleati. E a questo enorme e paradossale scandalo si è aggiunto l'ulteriore clamore spiando anche il Papa. Sembra che registrino tutto, poi filtrano delle parole chiave ed ascoltano quello che gli interessa”.
“Qual è la novità? Hanno fatto come voi: il più forte tende a prevaricare sul più debole”.
Ci siamo guardati l’un l’altro. Si stava mettendo male. Il santo continuò.
“Gli americani hanno il dominio delle telecomunicazioni. Con internet hanno potenziato questo. Fra l’altro internet era nato prima per fini militari poi è stato aperto anche al settore civile”.
“Ma questa è una cosa buona!” replicammo. Con entusiasmo ed orgoglio aggiungemmo: “Pensa, la mattina appena alzati, prima di fare il segno della croce e preparare la colazione ai figli, ci mettiamo subito in rete. Con i social network ci raccontiamoci tutto, di noi e degli altri. Ognuno ha un profilo, mette la propria storia, le sue foto. E' una cosa da sballo. Non è bello questo? Siamo come una grande famiglia. Tutti conosciamo i fatti degli altri. Non c'è più bisogno di andare in piazza o al bar. E' vero, ogni tanto diciamo qualche parola di troppo su qualcuno, un po’ di maldicenze ma sai … se le merita”.
“Vi siete dimenticati che tutte le maldicenze vanno sempre nella direzione della criminalità e non ci sono maldicenze innocenti. Tutte le chiacchiere uccidono come e più delle armi. Il Vangelo non lascia spazio ad altre interpretazioni”.
Seguì un generalizzato imbarazzo, ed un silenzio tombale. Il santo, invece, incalzò ancora.
“E’ curioso che nessuno si domandi come mai tale servizio dei social network venga offerto gratuitamente a chiunque quando i suoi costi di gestione e di sviluppo non possano che essere giganteschi. Dov’è l’utile?”.
Volevamo rispondere “Semplice, perché è un bene per l’umanità” ma nessuno osò aprire bocca.
“La risposta è tanto intuibile quanto ovvia: l’utile è nella vendita dei frutti mirati del filtraggio dei contenuti dei milioni e milioni di messaggi che circolano in ogni istante nella rete. Così si individuano le linee di tendenza, gusti, modelli di consumo, aspettative che poi grandi gruppi industriali-finanziari, interessati a conoscer per primi, comprano spendendo quello che c’è da spendere. Anche i vari stati si spiano fra di loro per motivi politico-giudiziario, industriale, etc”.
“Ma, allora cosa possiamo fare?”
“Partite dal presupposto che al telefono e al computer siete sempre filtrati, e talvolta anche ascoltati”.
Il santo, come al solito, ci sembrava un po’ esagerato. “Ma a che serve spiare anche il Papa?"
“Bella domanda. Anni fa, i russi spiavano Giovanni Paolo II. Gli misero persino i microfoni nel confessionale”.
“E che fece il Papa quando ne venne a conoscenza?”
“Ci rise su e disse «E’ una buona occasione che sentendo le confessioni si convertano».
Rincuorati da questo ci congedammo dal santo e ci avviammo verso l’uscita della Chiesa.
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Angelo
Marazzita:
«Il Papa spiato, San Nicola!
Il Papa, gli spionaggi e i social network» Galatro, Sabato 2
Novembre 2013 |
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