America

Il senso della preghiera, la pace mondiale e Papa Francesco

 

di Vincenzo La Gamba

 

Finalmente abbiamo Papa Francesco, Vicario di Cristo in terra, che dal primo momento del Suo Pontificato ha, per così dire, rispolverato il senso della preghiera a favore della pace mondiale. Lui e' riuscito meglio di altri Papi del passato. E' stato il primo Sommo Pontefice che ha, tra le altre cose, chiesto di pregare per Lui per il Suo futuro mandato Pontifico, dopo pochi minuti che si e' affacciato dal balcone di Piazza San Pietro. Molti dei cattolici credenti, non erano abituati a "pregare" dietro richiesta specifica da parte di un Papa. E' stato però un buon inizio alla preghiera globalizzata. Sera di sabato 7 Settembre, 2013 Papa Francesco ci ha imparato "come" pregare, digiunando. Prostato assieme a 100 mila fedeli in Piazza San Pietro In aggiunta a quelli che erano collegati via TV nel mondo), ha pregato davanti al Santissimo Sacramento per fare "scoppiare la pace" e distruggere i venti di guerra in Siria. Era quello il Suo intento! Quella sera, era serio: aveva perso perfino il suo contagioso sorriso. Ha ammonito tutti "E’ possibile percorrere la strada della pace? Possiamo uscire da questa spirale di dolore e di morte? Possiamo imparare di nuovo a camminare e percorrere le vie della pace? Questa sera vorrei che da ogni parte della terra noi gridassimo: Sì, è possibile per tutti! Anzi vorrei che ognuno di noi - ha aggiunto- dal più piccolo al più grande, fino a coloro che sono chiamati a governare le Nazioni, rispondesse: Sì, lo vogliamo! Vorrei chiedere al Signore, questa sera, che noi cristiani e i fratelli delle altre Religioni, ogni uomo e donna di buona volontà gridasse con forza: la violenza e la guerra non è mai la via della pace! Ognuno si animi a guardare nel profondo della propria coscienza e ascolti quella parola che dice: esci dai tuoi interessi che atrofizzano il cuore, supera l’indifferenza verso l’altro che rende insensibile il cuore, vinci le tue ragioni di morte e apriti al dialogo, alla riconciliazione ... perché la guerra segna sempre il fallimento della pace!". Ha concluso dicendo : "Preghiamo, questa sera, per la riconciliazione e per la pace, lavoriamo per la riconciliazione e per la pace, e diventiamo tutti, in ogni ambiente, uomini e donne di riconciliazione e di pace.".

Sono trascorsi alcuni giorni da quell' appello cosi accorato che sa più di una preghiera. E' stato un filo diretto che ha scosso i potenti della terra attraverso la preghiera, la più potente arma spirituale della Chiesa Cattolica. Assieme a noi cattolici hanno pregato pure esponenti di altre religioni attraverso un unico Dio. Perché vedete la preghiera, è esattamente ciò che scrisse il filosofo danese Soren Kierkegaard, "Gli antichi giustamente dicevano che pregare è respirare. Perché noi respiriamo? Perché altrimenti moriamo. Così la preghiera". Per fare una analogia che regge, diciamo che con i Sacramenti ci nutriamo, con la preghiera troviamo l' ossigeno per respirare. Prima del nutrimento c'è la respirazione e la respirazione è tutta coinvolta nella preghiera, come segno della vita spirituale con Gesù. Quindi non basta pregare ma "come" pregare. Per esempio quando si prega "come" moltitudine di gente, in silenzio, in meditazione, in intimità spirituale con Gesù s' innalza a Dio, all' unisono, la vera potenza della preghiera. Dio sente meglio. L' eco globale di quella preghiera così accorata e' stata quel respiro di speranza che ha prodotto un risultato inspiegabile. Non si deve gridare al miracolo se l'agenzia di stampa Interfax della Russia ha citato il ministro degli Esteri siriano Walid Moallem , che accettava la proposta di consegnare le armi chimiche a chi di dovere, dopo "un giro molto proficua di colloqui" con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, due giorni dopo la preghiera del Papa a Piazza San Pietro.

Non si deve gridare al miracolo se i funzionari Usa hanno detto che avrebbero lavorato con la Russia sull'idea. Anche il Ministro degli esteri francese ha promesso di portare l'idea al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. E non si deve gridare al miracolo se pure la Cina ha detto che accoglie e sostiene la proposta. .

Dettagli di un tale trasferimento devono ancora essere risolti, come ad esempio dove si localizzeranno le armi e chi le dovrebbe salvaguardare. Il mondo potrebbe essere sicuro se la Siria consegnerà la sua intera riserva di armi chimiche. Il senso della preghiera di Papa Francesco era questo: di "come" pregare per la riconciliazione e per la pace di "come" lavorare per la riconciliazione e per la pace per diventare tutti, in ogni ambiente, uomini e donne di riconciliazione e di pace. "Chiunque chiede ottiene; chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa" sono parole scritte da San Luca, riportando nel suo Vangelo una serie di insegnamenti di Gesù su "come" bisogna pregare. Gesù invita innanzitutto a pregare, per qualsiasi richiesta, con fiducia, ed assicura ad ognuno che tutte le preghiere sincere saranno esaudite. Non e' chiarito il punto "quanto si deve pregare" per ottenere una grazia perché la preghiera non e' una cambiale in bianco, ma e' senz' altro una delle "armi spirituali" più potenti della nostra religione cattolica. Seguendo adesso l' esempio di Papa Francesco pregare non e' difficile. E' molto difficile "come" pregare per chiedere ed ottenere, per cercare e trovare e quando si bussa qualcuno apre la porta.. Ma, per grazia di Dio e grazie a Sua Santità Francesco, siamo adesso in buone mani.

La Gamba Vincenzo - America: «Il senso della preghiera, la pace mondiale e Papa Francesco», New York-Brooklyn, 15 Settembre 2013

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