Bloc-notes |
«Teniamo la
Madonna all’asciutto» Iniziative per la raccolta di fondi per ristrutturare la chiesa della Madonna della Montagna
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di
Carmelo Cordiani Pane, biscotti, pizze, gelati... Tutto per il tetto della chiesa della Madonna della Montagna! Un’invenzione del giovane parroco di Galatro, Don Cosimo Furfaro, per racimolare i soldi necessari a mettere all’asciutto la Madonna, i Santi e i fedeli che frequentano la Chiesa della Montagna.
Oh! Tutto originale, s’intende. Pane casereccio, fatto dalle brave mamme galatresi, nel forno a legna di casa, ben confezionato in bustine tipo freezer, fragrante, croccante che ti veniva voglia di dare un morso come antipasto. Offerta minima due euro per pagnotta. Ma la maggior parte è più generosa, sapendo a cosa servono gli euro. Tanto più che Don Cosimo ci ha aggiunto un suo stipendio mensile. Un esempio che ti spinge a mettere le mani in tasca.
Animatrice dell’operazione “Teniamo la Madonna all’ asciutto” è, insieme al Parroco che ogni Domenica, puntuale ricorda l’appuntamento sul sagrato della chiesa per la bancarella prendi uno e paghi, possibilmente, due, è la signora Montagnina. Ma ce ne sono altre, specialiste nella preparazione dei biscotti pasquali, quelli che si preparano con tante uova fresche, dal profumo intenso di vaniglia, di anice, rivestite di caramelline variopinte, come tanti fiorellini primaverili distribuiti a manciate. E qualche altra esperta nelle pastiere napoletane, facilmente individuabile dall’accento.
La serata pizze è stata organizzata dalla rosticceria Maiolo. Pizze a volontà. Il ricavato si trasformerà in tegole e quanto altro serve al tetto.
Per oggi, mercoledì Santo, la gelateria Furfaro prepara bigonce di gelato, per chi ne ha voglia, diabetici compresi. Il parroco lo ha annunciato domenica scorsa con un simpatico invito : Fatevi venire la voglia di gelato. “Don Cosimo, ma siamo nella settimana Santa”. “ E ‘mbè? Il gelato mica è carne”. Ha ragione. Stasera, sul lungometramo, se il tempo farà il bravo, ci sarà una lunga fila davanti al bar Furfaro in attesa della coppa che solo lui, dice, è capace di preparare. Poi, Domenica di Pasqua, Don Cosimo, farà il resoconto dell’intera operazione.
Bisogna aggiungere che, per la verità, ogni Domenica il parroco ci aggiorna su quanto è stato raccolto durante la settimana, mettendo insieme il ricavato delle offerte durante le messe, gli euro del pane, dei biscotti, il contributo del Comune etc. L’ultimo resoconto ammontava a diciottomila euro. “Siamo a buon, punto”, concluse. A questo punto, San Nicola, tarlato e con tre dita mozze, come sapete, ha drizzato le orecchie. Ha sentito bene, perché il parroco, quando parla al microfono, si trova a pochi metri dalla sua nicchia. “Voglio vedere quanto mi lasceranno ancora in queste condizioni! Va bene che la Madre di Gesù ha la precedenza. Ma qualcosa per me dovranno pur fare”.
Stai tranquillo, San Nicola. Il parroco ha già fatto sapere che dopo
la processione del prossimo sei dicembre, sarà il tuo turno. Ti
imballeranno ben bene e ti spediranno per un lifting a modo, come si
addice al Santo Patrono. |
Cordiani Carmelo - Bloc-notes: «Teniamo la Madonna all’asciutto. Iniziative per la raccolta di fondi per ristrutturare la chiesa della Madonna della Montagna», di Carmelo Cordiani, Galatro - 16 Aprile 2003 |
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