Bloc-notes

In margine alla decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo di rimuovere il Crocifisso dalle aule scolastiche in Italia

A TU PER TU COL CROCEFISSO

Quando soffrite, quando si verificano catastrofi nel mondo che il Padre ha creato così bello e voi lo state massacrando, vi chiedete: Ma dov’è Cristo? Prima mi cacciate via e poi vi chiedete dove sono

 

 

di Carmelo Cordiani

 

            Ogni domenica, prima di uscire dalla chiesa, passo davanti al Crocefisso, grande. ben visibile, sul lato destro entrando. Avevo già sentito la sentenza della corte di Strasburgo che vieta, in Italia, l'esposizione del Crocefisso nelle scuole e mi venne voglia di scambiare due parole proprio col Cristo messo in croce.

 

            "Hai visto? Ti hanno sloggiato anche dalle scuole".

 

             "Me ne avete fatto di peggio".

 

            "Perchè dici "me ne avete fatto..."? Ci metti di mezzo anche me?"

 

            "In croce ci sono andato per redimervi, per i vostri peccati, anche i tuoi".

 

            "Si, va bene. Ma cosa c'entra il divieto di esporti nelle scuole? Lo so che sei stato messo in croce anche per i miei peccati, ed è per questo che bisognerebbe guardarti spesso, per ricordarcelo e cercare di non peccare. Lo sai, invece, come la pensano i sette della suprema corte che ha accolto il ricorso di una signora?"

 

            "Lo so. Hanno detto che condiziono la libertà. Pensa te! Ho patito le pene atroci per liberarvi dalla schiavitù del peccato, vi ho elevati alla dignità di figli di Dio, ho capovolto il valore della vita che voi fondavate sulla ricchezza, sul potere, sulla differenza di ceto; ho insegnato e praticato il perdono, vi ho lasciato il comandamento di amarvi come figli di un unico Padre e mi accusano di limitare la libertà. Io che ho accolto i bambini, che ho detto "Se non diventerete piccoli come i bambini non entrerete nel Regno dei Cieli... Che ho minacciato severamente quelli che li scandalizzano arrivando a dire che sarebbe meglio, per loro, legarsi una macina di mulino al collo e inabissarsi nel profondo degli oceani... Io condizionerei le coscienze di quelli che mi guardano steso sulla croce!"

 

            “Ma perché non sei intervenuto direttamente su quei sette in modo da farli decidere diversamente?”

 

            “Mi fai ridere! Forse ho cercato di modificare la sentenza del Sinedrio, composto da Sommi sacerdoti? Forse ho tentato di convincere Pilato a non ascoltare la folla che mi voleva crocifisso ad ogni costo? Ho lasciato che si compisse la volontà del Padre. Anche questa è la volontà del Padre. Ricordati che la Croce è scandalo per gli operatori del male. Nessuno ama la Croce nel vostro mondo continuamente alla ricerca del benessere come soddisfazione del corpo. Si pensa ad altro. Vi affannate per una felicità che vi rende sempre più incerti ed insoddisfatti. Guarda quanta miseria c’è in giro! Quante guerre, quante vittime della violenza, quanta fame in una terra ricca di risorse! Nessuno si scandalizza se vede un povero barbone coperto dal cartone, rannicchiato lungo i portici delle vostre città; ai sette non interessano le migliaia di essere umani, come loro, che abbandonano la loro terra per fame, per miseria, per persecuzioni, per violenze di ogni tipo. Ai sette non vengono in mente le baraccopoli dove i bambini nascono e crescono nello squallore, esposti ad ogni evento, dove assistono a scene di violenza o sono oggetto essi stessi di violenze, dove quella libertà alla quale si appellano non solo i sette di Strasburgo, ma politologi, giornalisti, moralisti di giornata, scrittori di tutto e di più, non esiste. Non vengono in mente gli stupri, la corruzione dilagante, gli imbrogli, le usure, le concussioni, le frodi. Si preoccupano solo di mettermi fuori dai luoghi pubblici perché do fastidio e sono un continuo richiamo al vero bene, all’amore del prossimo, all’onestà, alla correttezza, al senso del dovere e al sacrificio”.

 

            “Gesù, quanti rimproveri! Ma, almeno, non ci abbandonare. Dovresti usare la frusta, come hai fatto una volta con i profanatori del Tempio”.

 

            “Non posso abbandonarvi. Nessuno potrà mai togliermi dai vostri cuori. Quando soffrite, quando si verificano catastrofi nel mondo che il Padre ha creato così bello e voi lo state massacrando, vi chiedete: Ma dov’è Cristo? Prima mi cacciate via e poi vi chiedete dove sono: Io sono sempre con voi. Questo è il mio compito. Siete voi che dovete convincervi che più vi allontanate da Me e più vi sentirete soli ed impotenti. Ero presente anche quando i sette si sono riuniti per decidere di farmi fuori. Mi sono comportato come davanti ai sommi sacerdoti del Sinedrio. Anche i sette si pongono il problema della Verità e credono che la Verità è ciò che essi decidono. Ma tu sai bene che Verità significa andare verso Dio. Ricordi la parola di origine greca: Aleteia, da allo, andare, e Teos, Dio. Non esiste una verità fuori da questo percorso. Cercando Dio si scopre la Verità”.

 

            Le due parole che volevo scambiare col Crocefisso stavano diventando molte. Decisi di abbassare gli occhi in segno di resa. Feci il segno della Croce ed aggiunsi solo: Gesù, pensaci Tu.

 

 

 

Cordiani Carmelo - Bloc-notes: «In margine alla decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo di rimuovere il Crocifisso dalle aule scolastiche in Italia. A TU PER TU COL CROCEFISSO. Quando soffrite, quando si verificano catastrofi nel mondo che il Padre ha creato così bello e voi lo state massacrando, vi chiedete: Ma dov’è Cristo? Prima mi cacciate via e poi vi chiedete dove sono», Galatro (RC),  8 Novembre 2009

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