Bloc-notes

COLLIGITE FRAGMENTA

 

Gesù ci insegue come un’ombra, moltiplica i pani, pretende poco per restituire molto, si preoccupa di frammenti! Nulla va perso nell’economia di Gesù

 

 

di Carmelo Cordiani

         

         Siamo sulle sponde del mare di Galilea o di Tiberiade ( in realtà un lago situato sotto il livello del mare). A Gerusalemme Gesù aveva guarito un ammalato presso la piscina Betesda, suscitando lo scandalo dei giudei, perché il poveretto, di sabato, si portava dietro il suo lettuccio sul quale aveva sofferto per trentotto anni (Gv. 5, 5). Eppure Gesù aveva già detto che non è l’uomo ad essere fatto per la legge ma, al contrario, la legge è in funzione dell’uomo. Mamma mia! Se i giudici, oggi, riflettessero su quanto affermato da Gesù duemila anni fa, forse, cambierebbe qualcosa. A favore dell’uomo, s’intende. Perché Gesù si è incarnato proprio per l’uomo e tutto il Vangelo non ha senso se si perde di vista l’uomo.

 

         Ma torniamo al lago di Tiberiade. Giovanni dice che la folla seguì Gesù sull’altra sponda del mare di Galilea. Beh! Anche se il lago non è troppo profondo non credo che la folla abbia seguito Gesù a guado. Gesù poteva camminare tranquillamente sulle acque, ma la folla?... Probabilmente, sull’altra sponda, si trovava tanta gente che aspettava Gesù. Anche all’epoca le notizie dei “miracoli di Gesù” si diffondevano con rapidità ( un po’ come oggi; la gente ha sete di miracoli!) Fatto sta che sia Giovanni che gli altri tre evangelisti parlano di folla (Mt. 14,13 – 15,32; Mc. 6,30 – 7,1; Lc 8,10 ) . Oggi parleremmo di “bagno di folla”; un po’ quanto succede quando il Papa si affaccia in piazza San Pietro o quando visita le nazioni di questo mondo. Tanta gente, come ai tempi di Gesù; perché le situazioni non sono cambiate: ammalati ai tempi di Gesù, sofferenti oggi. Bisognosi di verità allora come oggi. Gesù, questo sconosciuto, di cui sentiamo, a volte con rabbia, bisogno ci insegue come un’ombra. E vorremmo che anche a noi rivolgesse il discorso della montagna in cui sono nascosti i segreti del “Beati quelli”!

 

         I Vangeli non riferiscono cosa Gesù, in particolare, abbia detto alla folla che lo seguiva. Parlano di guarigioni e di insegnamenti in generale. Tutto da più giorni tanto  che, ad un certo punto,  Gesù ha compassione di  quella gente che non ha cibo per sfamarsi. Gli stessi discepoli fanno presente che il luogo è deserto, è già tardi per cui bisognava licenziare la folla in modo che potesse trovarsi da mangiare nei villaggi vicini. Ma Gesù risponde: “Non hanno bisogno di andarsene, date voi da mangiare a loro” ( Mt. 14,16). Dar da mangiare a tanta gente con soli cinque pani e due pesci! E’ assurdo. Gesù ordina che gli portino quel poco che avevano. Poi si rivolge alla folla invitandola ad adagiarsi sull’erba; prende i cinque pani e i due pesci, pronuncia la benedizione, spezza i pani  e li dà ai suoi discepoli perché li distribuiscano alla folla.. E così fece anche dei pesci, quanti ne volevano. “E quando furono sazi, disse ai suoi discepoli: Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto” (Gv 6,12). Gesù che moltiplica i pani, che cambia l’acqua in vino, che pretende poco per restituire molto, si preoccupa di frammenti! Nulla va perso nell’economia di Gesù.

 

         Com’è diversa la “ cultura” del nostro mondo “civile”! Viviamo all’insegna del consumismo che altro non è se non“profitto”. Usa e getta; anzi, spesso, si getta senza aver usato. Si parla di tonnellate di cibo che quotidianamente  si butta. Eppure c’è tanta gente che non ha di che sfamarsi. Le parole di Gesù: “raccogliete i pezzi avanzati”, oggi, non hanno senso. Infondo tutta la dottrina di Gesù non ha senso nella nostra società “civile”. Ricordo un episodio di cui sono stato testimone a Roma, Largo Argentina. Aspettavo un pullman davanti al bar dove avevo preso un caffè. Passa una persona, si ferma ad uno di quei raccoglitori sistemati sui sostegni dei semafori, mette la mano nel cestino , tira fuori un mezza brioche e la mangia. Gli avanzi di qualcuno che non aveva fatto in tempo a consumare quando è arrivato il suo pullman. Mi ha colpito la disinvoltura con cui quell’uomo ha infilato la mano nel cestino, come fosse un gesto abituale, sicuro di trovarci qualcosa. Tant’altra gente va a rovistare nei cassonetti della spazzatura per trovare avanzi del nostro “benessere”. I discepoli hanno raccolto i pani e i pesci rimasti, ma li hanno sistemati nei canestri, perché fossero ancora utili. Perché costringere tanta gente a raccogliere le briciole cadute, quando potrebbero prenderle sulle tavole apparecchiate? Dov’è finita la nostra dignità di uomini? Perché non si riesce a condividere le risorse riconoscendo nel prossimo le nostre stesse esigenze e superando quella “cultura” delle distinzioni che divide il mondo tra ricchi e poveri? Gesù, moltiplicando i pani ed i pesci ha sfamato tutti perché la fame uguaglia e livella ogni essere vivente.

 

 

 

Cordiani Carmelo - Bloc-notes: «COLLIGITE FRAGMENTA. Gesù ci insegue come un’ombra, moltiplica i pani, pretende poco per restituire molto, si preoccupa di frammenti! Nulla va perso nell’economia di Gesù», Galatro (RC),  11 Giugno 2010

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