Bloc-notes
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Notre Dame de La Salette LA BELLA SIGNORA 10 - … FATELO PASSARE A TUTTO IL MIO POPOLO
I missionari di La Salette sono, per così dire, i depositari ufficiali del messaggio della Madonna, con l’obbligo di farlo “passare” tra la gente. Sono missionari, da “mitto”, mandare; mandati dalla Bella Signora per ricordare in tutto il mondo la sua maternità, la sua premura per l’uomo, ma anche la sua preoccupazione per il “braccio” di Suo Figlio
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di Carmelo Cordiani
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Tra i fondatori emerge la figura di P. Silvano Maria Giraud M.S., superiore generale dal 1865 al 1876, autore di numerosi libri mariani e cristologici.
I missionari di La Salette sono, per così dire, i depositari ufficiali del messaggio della Madonna, con l’obbligo di farlo “passare” tra la gente. Sono missionari, da “mitto”, mandare; mandati dalla Bella Signora per ricordare in tutto il mondo la sua maternità, la sua premura per l’uomo, ma anche la sua preoccupazione per il “braccio” di Suo Figlio. La preparazione è lunga e faticosa. Devono essere formati spiritualmente fin dagli anni della Scuola Apostolica e culturalmente attraverso gli studi classici, della filosofia e della teologia nei migliori atenei, pronti ad ogni imprevisto, come nelle terre di missione (Madagascar, Angola, India, Filippine, Birmania…).
In Italia sono presenti a Roma dove conducono la parrocchia di N.S. Di La Salette a Monteverde Nuovo, sede anche della casa generalizia; a Salmata, luogo meraviglioso tra Nocera Umbra e Gualdo Tadino; a Torino in Via Madonna de la Salette; a Napoli, a Badia Calavena di Verona.
Il centro di irradiazione rimane quel valloncello, tra il Gargas e il Planeau, dove i Padri de La Salette si recano periodicamente per meditare e pregare. La preghiera costituisce l’arma silenziosa e vincente nel difficile compito di testimonianza cristiana. La Madonna ha raccomandato di dire “almeno un Pater e un’ave”, quando non si ha del tempo. Ma per pregare non occorre molto tempo. La vita quotidiana, vissuta nell’onestà, nella disponibilità, nella solidarietà, nella responsabilità del proprio lavoro, è una continua preghiera perché non interrompe quel rapporto con Dio che rimane il punto di riferimento costante dell’esistenza. Pregano i certosini che scandiscono il loro tempo da preghiere e meditazioni in comunità, prega l’operaio che lavora per vivere dignitosamente, prega l’ammalato sofferente mantenendo accesa la lampada della sua fede.
Forse, noi cristiani, dimentichiamo il senso della preghiera. Forse ci sentiamo anche ridicoli con la corona del rosario in mano. Ma, a ben pensare, è meglio quest’arma inoffensiva della parola pungente, dell’insofferenza per chi ci vive accanto, del sospetto, della maldicenza o, il peggiore dei mali, della calunnia.
E’ il caso di ritornare sui luoghi dell’apparizione per risentire le parole della Bella Signora. Il diciannove di questo mese ricorre il centosessantaquattresimo anniversario di quel globo di luce che Massimino e Melania videro impauriti. Immergiamoci anche noi in quella Luce per dare vigore alla nostra fede. Facciamo anche un solo minuto di silenzio per ascoltare noi stessi in un intimo e personale colloquio con La Bella Signora.
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Cordiani Carmelo: «Notre Dame de La Salette. LA BELLA SIGNORA 10 - … FATELO PASSARE A TUTTO IL MIO POPOLO. I missionari di La Salette sono, per così dire, i depositari ufficiali del messaggio della Madonna, con l’obbligo di farlo “passare” tra la gente. Sono missionari, da “mitto”, mandare; mandati dalla Bella Signora per ricordare in tutto il mondo la sua maternità, la sua premura per l’uomo, ma anche la sua preoccupazione per il “braccio” di Suo Figlio », Galatro (RC), 16 Settembre 2010 |
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