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GLI ALTRI, DOVE SONO?
La guarigione di dieci lebbrosi operata da Gesù è emblematica. Questi gridarono "Maestro, abbi pietà di noi". Non dissero: “Guariscici”, ma chiesero un’attenzione, uno sguardo ai loro corpi che si sfaldavano tanto da costringerli a vivere isolati. Ma dei dieci guariti solo uno è tornato indietro per prostrarsi ai piedi del Maestro e ringraziarLo. E noi chi vogliamo essere?
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di Carmelo Cordiani
Luca (Lc. 17,11 ) ci riferisce la guarigione di dieci lebbrosi operata da Gesù, in cammino verso Gerusalemme, attraversando la Samaria e la Galilea. Non era infrequente incontrare, lungo la strada, esseri umani ridotti a brandelli dalla terribile lebbra.
I dieci, ovviamente, conoscevano Gesù e avevano anche saputo dei miracoli strepitosi che operava. Non hanno esitato ad andarGli incontro e, fermatisi a distanza gridarono:” Gesù. Maestro, abbi pietà di noi”. Non dissero : “Guariscici”, ma chiesero un’attenzione, uno sguardo ai loro corpi che si sfaldavano, alle piaghe purulente che facevano ribrezzo a tutti, tanto da costringerli a vivere isolati.
Gesù, vedendoli, li invita a presentarsi ai sacerdoti. I dieci non dubitano. Credono. Le parole di Gesù erano così dense di speranza che si avviarono senza alcun indugio. E mentre andavano furono purificati. Purificati; cioè non solo guariti, ma nei loro corpi non esisteva più la minima traccia, la più piccola testimonianza del terribile male che li affliggeva fino a pochi istanti prima.
Dall’invito di Gesù possiamo cogliere il senso del Sacramento della confessione. E’ il miracolo che Gesù compie ogni volta che l’uomo, riconoscendosi peccatore, ammalato dentro, sofferente per essersi allontanato dall’amore di Dio, si inginocchia per chiedere al Maestro un atto di generosità, uno sguardo alle sue miserie. Si è presentato ai suoi sacerdoti con l’atteggiamento dello sconfitto, chiedendo, come i dieci lebbrosi, pietà. E si ripete quanto Luca ci riferisce. Alzandosi l’uomo si sente guarito, purificato, non più debole, ma pronto a riprendere il percorso di vita che aveva interrotto.
Ma dei dieci purificati solo uno è tornato indietro per prostrarsi ai piedi del Maestro e ringraziarLo. Era samaritano. Già in altra circostanza Gesù dimostra particolare attenzione verso una categoria di persone isolate, schivate, non perché affetti da lebbra, ma ritenuti impuri. Sono i samaritani. Questo atteggiamento scandalizza addirittura i “puri”, apostoli compresi, che si turbano quando vedono il Rabbi accanto alla samaritana. Non sono interessati alle parole del Maestro che diceva: ”Chi berrà l’acqua che io gli darò, non avrà sete in eterno” (Gv. 4,14), ma continuano a rivolgere la loro attenzione a quell’incontro “impuro”, dimenticando che Gesù aveva più volte ribadito la sua predilezione per i peccatori, per gli “impuri”. E per dimostrare come anche quelli ritenuti impuri erano creature umane sensibili e generose, aveva parlato del samaritano che si era fermato per soccorrere un malcapitato, bastonato, derubato e abbandonato semivivo ai bordi della strada.(Lc. 10,30 e sgg).
Le persone “perbene”, spesso, dimenticano quanto ricevuto. Anzi ritengono che la loro posizione sia frutto delle proprie capacità, delle proprie abilità. Non hanno la semplicità per riconoscere che nella loro fortuna c’è la presenza di altri, una mano amica che non si degnano di ringraziare. Gesù, forse con un pizzico di delusione, al purificato prostrato ai suoi piedi dice: “Non sono stati purificati in dieci? E i nove dove sono?”. Solo uno è tornato per testimoniare la sua fede e ringraziare.
Anche le piccole cose della nostra vita sanno di miracolo. Il nostro respiro, le nostre emozioni, il calore della nostra famiglia, lo sguardo dei nostri figli, il coraggio, il bene che ci circonda…sono un continuo miracolo. E, quando sentiamo il dolore per le circostanze che ci affliggono, avviciniamoci a Gesù e, come i dieci lebbrosi, chiediamoGli di aver pietà, di soccorrerci, di purificarci. Ma non dimentichiamo di ringraziarLo.
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Cordiani Carmelo - Riflessioni: «GLI ALTRI, DOVE SONO? La guarigione di dieci lebbrosi operata da Gesù è emblematica. Questi gridarono "Maestro, abbi pietà di noi". Non dissero: “Guariscici”, ma chiesero un’attenzione, uno sguardo ai loro corpi che si sfaldavano tanto da costringerli a vivere isolati. Ma dei dieci guariti solo uno è tornato indietro per prostrarsi ai piedi del Maestro e ringraziarLo. E noi chi vogliamo essere?», Galatro (RC), 9 Ottobre 2010 |
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