GRAZIE MILLE, SAN NICOLA!

I trenta e passa minatori Cileni “interrati” a settecento metri da oltre due mesi sono stati riportati all’aria aperta”. E proprio vero ." Chiedete e vi sarà dato; bussate e vi sarà aperto”

di Carmelo Cordiani

         La notizia che il tunnel della speranza per i trenta e passa minatori “interrati” a settecento metri da oltre due mesi era cosa fatta  e che i poveretti cominciavano a  rivedere la luce naturale, mi ha ricordato la raccomandazione che avevo fatto a San Nicola. Pensai di passare a ringraziarlo, perché è doveroso esprimere la propria gratitudine quando si riceve un beneficio.

Quindi, senza aspettare la domenica, giorno abituale di colloquio, feci un salto in chiesa e raggiunsi subito il suo altare.

         “Cosa c’è, a quest’ora?”

         “Scusami, San Nicola. Avrai saputo anche tu che i minatori sotterrati vengono riportati all’aria aperta”.

         “Le vie della Provvidenza sono infinite, ricordalo”.

         “Si, ma ricordo anche che ti avevo chiesto di fare qualcosa per quei poveretti e tu mi avevi risposto che ti saresti rivolto a Lui perché accelerasse i tempi della preparazione del tunnel”.

         “E’ quello che ho fatto. Anzi, insieme a me è venuta anche Santa Barbara che, da quelle parti è la protettrice dei minatori. Sai, in un primo tempo si era sentita in colpa perché non li aveva protetto bene. Aveva fatto in tempo solo ad aiutarli a raggiungere quel poco di spazio in cui potevano, almeno, muoversi. Si è incoraggiata quando ha saputo che avevo chiesto udienza io e si è aggregata.”

         “E cosa vi ha risposto Lui?”

         “Ci ha riferito le parole del Vangelo: Chiedete e vi sarà dato; bussate e vi sarà aperto. Dovreste ricordarlo spesso questo invito”.

         “E’ vero! Siamo proprio degli sprovveduti”.

         “Beh! Io direi qualcosa di più : Ignoranti, ecco. Vi dimenticate di Dio, vivete come se Lui fosse tanto lontano e non vi rendete conto che vi cammina accanto”.

         “E allora perché non ci risparmia tante disavventure?”

         “Siamo alle solite. Dio vi sta accanto, ma vuole che voi ve ne accorgiate, che ci parliate abitualmente, non recitando preghiere, ma dicendoGli che la Sua presenza nella vostra vita è come il respiro e che se rimanete anche per un solo istante da soli vi sentite soffocare. Dio non vuole parole: vuole il vostro amore. Vi tende la mano; dateGliela”.

         “Io vorrei che mi spiegassi perché nonostante la presenza di Dio accanto a noi sentiamo spinte diverse che ci portano a scelte sbagliate. Cosa c’è in questo mondo che non funziona? Perché tante guerre, perché innocenti che muoiono di fame, perché disastri, perché ragazzine strozzate e violentate, quattordicenni che si ubriacano, ragazzi che si sballano…Perché?”

         “E tu sei convinto che in tutta questa faccenda c’entri Dio? Ma ti rendi conto? Dio manda sulla terra suo Figlio per dirvi che vi ha dichiarato suoi eredi, che è misericordioso, che è Padre e non vendicatore ; voi lo avete messo in croce e poi sospettate che possa essere responsabile di tutte le disavventure che vi capitano? Ma per favore!”

         “Noi, caro San Nicola, nonostante tutto continuiamo a non capire”.

         “Perché anche voi siete di dura cervice. Ma verrà il momento in cui capirete che camminare accanto a Dio, avere fiducia in Lui, vi spiegherà tante cose che non riuscite a capire standoGli lontano. Credi a me: Vivere con Dio è meglio!”

         “Hai proprio ragione. Sai, ho sentito uno di quei poveretti della miniera che diceva: Ho avuto la sensazione che Dio mi tendeva la mano, quando è arrivato il mio turno per uscire. Credo che si terrà stretto a quella mano per tutto il resto della sua vita”.

         Questo riferimento illuminò il volto del Santo protettore, come per dirmi: “Hai visto? Imparate anche voi a non staccarvi mai da quella mano”.

         Uscendo dalla chiesa ho incontrato un ragazzino che mi ha guardato e mi ha detto: “Cosa Volete”. “Niente, risposi”. Ovviamente stavo parlando da solo e non me n’ero accorto.