AUGURISSIMI, SAN NICOLA |
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di Carmelo Cordiani
Il sei dicembre prossimo tutti i calendari sono d’accordo: San Nicola di Bari che, ormai arcinoto, è il Santo protettore di Galatro. Come ci sia arrivato da queste parti non lo so. Ma c’è ed è onorato.
La prima chiacchierata risale a circa otto anni fa. Allora approfittai della sua uscita in processione, dopo una sosta di 31 anni, per chiederGli che impressione aveva ricevuto girando per le vie del paese. E mi fece notare tanti particolari. Era un po’ malandato, Gli mancava qualche dito per via dei tarli, appariva pallido per la lunga permanenza al chiuso. Poi Lo hanno rimesso a nuovo, con un pizzico di colore in più sulle guance tanto da renderlo più giovane. Seguirono altri colloqui, alcuni dei quali andarono di traverso (non al Santo!). E un lungo silenzio. Ma per il prossimo sei dicembre una chiacchierata particolare ci vuole, anche se può sembrare fuori posto formulare gli auguri ad un Santo.
Quando mi fermai di proposito davanti al suo altare non sapevo come iniziare. Recitai la giaculatoria di rito e rimasi incantato quando il Santo mi sparò un sorriso così accogliente che mi ispirò le parole.
“Ti vedo molto in forma, oggi, San Nicola”.
“E’ la mia festa e devo fare bella figura all’uscita del pomeriggio”.
“Se non piove!”
“Non pioverà, stai tranquillo. Ti ricordi tanti anni fa? Cielo nero fino a pochi minuti dalla processione. Allora mi sono rivolto a Lui e Gli ho detto: Che facciamo? Mandiamo a casa tutti questi devoti che, dopo tanti anni, vogliono la mia visita lungo le strade del paese? Lui mi ha esaudito per tutto il percorso. Poi, quando sono ritornato in chiesa, giù acqua a scrosci. Non pioverà. Senti un po’, ma tu, quest’anno, ci sarai?”
“In che senso, scusa?”
“Alla processione. L’anno scorso non ti ho visto”.
“E invece c’ero, tanto che ho fatto anche qualche foto. Ero dietro a tutti, come un cane bastonato”.
“Bastonato? E da chi?” “Senti, lasciamo perdere e non agitiamo certe acque. Lo sai che se le rimescoliamo viene fuori tanta di quella roba che a bastonarmi saresti proprio Tu. Io sono venuto per farti gli auguri e non parliamo d’altro.”
“Grazie. E cosa mi auguri?”
“Beh! Lunga vita no, perché sei nell’eternità. Felicità nemmeno, perché sei in Paradiso. E nemmeno soldi, anche se a qualcuno potrebbero servire.”
“E allora?”
“Allora ti auguro di restare a lungo il Patrono di Galatro per guidarlo, per proteggerlo, per dare alla gente pace e serenità, per confortare gli ammalati, far crescere buoni ed onesti i bambini, raddrizzare qualche testa storta, la mia compresa, frenare questo stramaledetto esodo che sta spopolando il paese, dare entusiasmo ai pochi rimasti, ispirare a chi di dovere idee per fatti concreti e non per bla, bla, bla..Lo sai che l’anno prossimo…”
“Si, mi sono accorto di certi capannelli e riunioni. Ho l’impressione che si stia ancora esplorando. Ma, scusa, perché mi auguri di restare a lungo a Galatro? C’è, forse, pericolo di sfratto?”
“Di sfratto no. La gente non lo permetterebbe mai. Ma, sai, oggi vanno di moda altri tuoi colleghi, anche corregionali. Si fanno pellegrinaggi ad ogni occasione. Non vorrei che passassi in secondo piano. Insomma, di Te si parla soltanto una volta all’anno; di altri ogni scusa è buona per escogitare qualcosa di utile”.
“Utile è ciò che giova alla mente ed allo spirito. Il resto è di scarso valore. Noi, dal Cielo, osserviamo tutto quello che fate e leggiamo quello che vi passa per la testa. Non credere che non siamo in grado di distinguere il bene dal profitto, il falso dal vero, i fedeli dai bigotti. Ricordati che il rumore non ha mai ottenuto risultati accettabili”.
Mi è sembrato opportuno togliere il disturbo, anche perché i devoti cominciavano ad entrare in chiesa per la Santa Messa. Era finita la novena e San Nicola ne aveva sentite tante; non volevo stancarLo ulteriormente. RicordandoGli di sbirciare bene in coda alla processione lo salutai con un profondo inchino.
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Cordiani Carmelo: «AUGURISSIMI, SAN NICOLA. Il sei dicembre prossimo tutti i calendari sono d’accordo: San Nicola di Bari. San Nicola è il Santo protettore di Galatro e si spera che resti a lungo il Patrono di Galatro per guidarlo, proteggerlo, dare alla gente pace e serenità, confortare gli ammalati, far crescere buoni ed onesti i bambini, raddrizzare qualche testa storta, frenare l'esodo che sta spopolando il paese, dare entusiasmo ai pochi rimasti, ispirare a chi di dovere idee per fatti concreti e non per bla, bla, bla ...», Galatro (RC), 4 Dicembre 2010 |
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