Bloc-notes |
COM’E’ ANDATA, SAN NICOLA?
Anche quest'anno per la processione il tempo è stato splendido già dalla mattina. Speriamo che non succeda quanto accaduto qualche settimana fa: tira, tira e poi diluvia ... ci sono già troppe frane! Che strano, non ci sa da fare per evitare le frane ma ci si ricorda del Buon Dio solo quando si è con l’acqua alla gola. Per le strade ci sono tante luci per ricordare che è Natale ma a che servono se, poi, nelle case c’è tanto buio?
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di Carmelo Cordiani
“Hai visto che non è piovuto?”
Così San Nicola, appena rientrato in chiesa dopo la processione.
“Lo sapevo che avresti mantenuto la promessa! Però, quest’anno, non c’era bisogno che ti rivolgessi a Lui: il tempo è stato splendido già dalla mattina. Anzi è da un po’ che sembra più primavera che inverno, Pensa che c’è ancora in giro qualche rondine. Speriamo che non succeda quanto accaduto qualche settimana fa: tira, tira e poi diluvia. Ti raccomando…ci sono già troppe frane!”
“Lo so! Ne ho viste. Ma ho l’impressione che non vi date da fare per evitare le frane; poi volete che provvediamo noi. Siamo alle solite: Vi ricordate del Buon Dio solo quando avete l’acqua alla gola. Dimenticate che Dio è sempre con voi, vi cammina accanto e, se lo ascoltate, vi suggerisce come vivere serenamente, senza paure.”
“A proposito, com’è andata la processione? Ti sei ricordato di sbirciare in coda?”
“Tutto sommato, bene. Ti ho visto, ma solo fino ad un certo punto. Come mai? Non ce la fai più?”.
“Ancora ho le gambe buone, grazie al Buon Dio e … anche a Te, Santo protettore. E’ che ho qualche impegno nel pomeriggio e cerco di salvare capra e cavolo.”
“E chi sarebbe il cavolo?”
“Ma, per favore! E’ solo un modo di dire. Piuttosto, mi sei sembrato indifferente quando, sul ponte dell’Annunziata, hanno sparato quelle “palle” che, a quanto ho saputo, ti sono state offerte dal Sig. PRIVATO”.
“Come fai a dire che sono rimasto indifferente? Mi leggi anche nel pensiero, adesso?”
“Non oserei mai! E chi può entrare nei pensieri di un Vescovo, Santo per giunta? Ma siccome le altre volte ti giravano verso la zona da dove partiva la “scarica” quest’anno ti hanno lasciato parallelo al ponte”.
“E cosa vuol dire? Eventualmente dovresti domandarlo ai bravi portatori. Inoltre devi sapere che a me quelle “palle” sparate mi danno un fastidio, ma un fastidio che non sai. Che le abbia offerto il Sig. PRIVATO non sono fatti che ti riguardano.” “Certo! Ma, sai com’é … ognuno prega a modo proprio. C’è chi recita formulette, chi accende una candela, chi spara “palle”. Sempre per ottenere una grazia. Gliela farai?”
“Senti, cambia discorso, per favore”.
“Allora dimmi: Come hai trovato il paese a distanza di un anno?”
“Ti dirò: Non è cambiato granché. Poca gente, troppe case chiuse, solo qualche giovane nella processione, pochissimi bambini, le solite donne con qualche capello bianco in più. Gli uomini si contavano su due mani. In compenso grandi luminarie. Al rientro ho notato, al centro della piazza, un bell’albero di luce e tante stelline che si accendevano e si spegnevano. Si sta avvicinando il Natale e voi lo festeggiate a modo vostro. Niente di male, per carità! Ma sarebbe meglio riflettere sul significato della nascita di Gesù: Il Figlio di Dio che si fa carne per essere come voi, per gioire e soffrire con voi, per dirvi che nella vita non siete soli e che potete sempre contare su un amico fedele che vi capisce, conosce le vostre debolezze ed è sempre pronto a porgervi una mano. Per voi, ogni occasione è buona per divertirvi. Sento parlare di regali, di cenoni, di villeggiature, ma non di solidarietà per chi (e sono tanti, ti assicuro!) è ancora costretto (Si vergogni la vostra civiltà!) a tendere la mano. Dagli sguardi di alcune persone ho capito che ci sono problemi seri: Solitudine, depressione, sfiducia, difficoltà economiche, sofferenze. A che servono tante luci per le strade se, poi, nelle case c’è tanto buio? Come sarebbe bello un Natale con tutta la famiglia intorno al vecchio braciere con l’asciuga panni sulla ruota e le scorze di mandarini sulla brace! Che profumo di casa! E che amore in quel profumo!”
“San Nicola mio, Tu mi scombussoli tutto! Siamo nell’era del panettone, dell’albero di Natale con tanti doni da “scartare” la notte magica, delle strade luccicanti, di riscaldamento a metano e Tu mi parli di braciere? Sei rimasto proprio indietro.”
“Lo so. E sai che ti dico? Tornate indietro e avrete fatto un progresso”.
Cosa potevo aggiungere? Sono rimasto senza parola, anche per via di quella scorza di mandarino sulla brace che dava alla casa un profumo di amore.
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Cordiani Carmelo: «COM’E’ ANDATA, SAN NICOLA? Anche quest'anno per la processione il tempo è stato splendido già dalla mattina. Speriamo che non succeda quanto accaduto qualche settimana fa: tira, tira e poi diluvia ... ci sono già troppe frane! Che strano, non ci sa da fare per evitare le frane ma ci si ricorda del Buon Dio solo quando si è con l’acqua alla gola. Per le strade ci sono tante luci per ricordare che è Natale ma a che servono se, poi, nelle case c’è tanto buio?», Galatro (RC), 11 Dicembre 2010 |
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