Bloc-notes |
STAI TRANQUILLO, SAN NICOLA
Quanta gente ieri sera nella casa del popolo, tutto per una casa di campagna data alle fiamme: una ragazzata. Che dire allora, quando qualche tempo fa' è stato lanciato un serpentello nella stanza da letto di un cittadino, oppure quando in occasione di un funerale sono spariti dai muri i manifesti che ne avevano dato l’annuncio. Scherzi da pr…
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di Carmelo Cordiani Per qualche giorno non mi sono sentito tranquillo, dopo l’ultimo colloquio col mio Santo Protettore, San Nicola. Avevo notato il suo volto molto serio e preoccupato quando mi diceva che i tempi per uscire dalla “vergogna” sono piuttosto lunghi. Decisi di non aspettare la domenica successiva, dopo la Santa Messa, momento del solito saluto e del solito scambio di quattro chiacchiere. Siccome la chiesa era aperta, senza dare all’occhio ad alcuni pensionati che, puntualmente ogni mattina, sono seduti sulla panchina est della piazza, svicolai in chiesa e fui in fretta all’altare del Santo.
“La sai l’ultima?” gli chiesi subito, tanto per sentirlo parlare e rendermi conto del suo umore.
“Eccome! E se continuiamo di questo passo non so dove si va a finire.”
“Veramente io ero venuto per raccontarti una barzelletta, visto che l’altra volta ti ho lasciato molto serio e, quasi, amareggiato.”
“E adesso mi ritrovi più serio e più amareggiato.”
“Ma cosa ti è successo?”
“E me lo chiedi? Non hai visto quanta gente ieri sera nella casa del popolo qui accanto?”
“E ‘mbeh! Ti hanno disturbato?”
“Ma che disturbato! Sono preoccupatissimo, invece. Se a quella gente che va in giro ad appiccare il fuoco nelle case di campagna salta in testa di incendiare le chiese, come la mettiamo? Ricordati che la mia statua è di legno. Mi hanno già salvato una volta dai tarli, ma non mi salverebbero dalle fiamme.”
“E tu pensi che anche a Te potrebbe capitare una ragazzata? Non esagerare! Non ci sono incendiari per mega-intimidazioni. Solo qualche insoddisfatto, qualche deluso della vita. E mi sa tanto che, questa volta, si è voluto abbattere un uccellino con un cannone. Credo che l’incendiario si sia solo divertito, come quello che un tempo ha lanciato un serpentello nella stanza da letto di un cittadino. Scherzi da pr…”
“Fermati e non tirare in ballo chi non c’entra.”
“Ma io non tiro in ballo nessuno. Vedi, tanti episodi sono passati sotto silenzio proprio perché del tutto meschini. Farne un caso, darne ampia risonanza, interpretarli in un certo modo…cui prodest? Anzi, per me, c’è il rischio dell’effetto contrario. E’ chiaro che vanno condannati e se si riesce a risalire al colpevole due calci sul lato B stanno più che bene. Cosa bisognava fare, secondo te, quando in occasione di un funerale sono spariti dai muri i manifesti che ne avevano dato l’annuncio? Hai notato qualcosa di straordinario in quella circostanza? La volgarità ricade su chi la compie”. “E’ vero, ma i danni restano”.
“I veri danni sono quelli di cui hai parlato l’altra volta. Ti sei dimenticato che hai fatto riferimento allo squallore della cultura? Questi sono i risultati. Se ci ritroviamo qualche scapestrato vuol dire che non abbiamo saputo gestire la nostra vita con responsabilità e non abbiamo coltivato valori che contano. Non ci sono stati soltanto incendi; panchine sfasciate, lampioni spaccati, cartelli stradali crivellati, serbatoi manomessi, furti nelle case e così via.”
“Certo, non state facendo una bella figura. Come sai io sono protettore di tante altre comunità e ti posso dire che altrove c’è un tantino più di tranquillità. Non molta, ma c’é. Galatro deve essere affetto da qualche virus così potente che resiste anche alle terapie più accanite.”
“Siamo sinceramente preoccupati per le generazioni future. A questi piccoli, pochi in verità, perché il paese si assottiglia sempre più, lasciamo un’eredità molto povera. Forse si renderanno conto che noi abbiamo sbagliato tutto e si rimetteranno sulla strada giusta. E la strada giusta è quella della moralità, della responsabilità, della serietà, di una autentica cultura sostanziata di rispetto per la propria vita e per quella degli altri.”
“E vivranno meglio di voi”.
“Per quanto riguarda il timore che mi hai espresso, stai tranquillo. Un autorevole mi ha promesso che doterà le chiese di estintori tanto sensibili che si azioneranno alla minima fiammella”.
“Non esageriamo! Ricorda al signor autorevole che in chiesa si accendono i ceri. E se scattano gli estintori?”
Se non altro, sono riuscito a far sorridere San Nicola. Ed è buon segno!
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Cordiani Carmelo: «STAI TRANQUILLO, SAN NICOLA. Quanta gente ieri sera nella casa del popolo, tutto per una casa di campagna data alle fiamme: una ragazzata. Che dire allora, quando qualche tempo fa' è stato lanciato un serpentello nella stanza da letto di un cittadino, oppure quando in occasione di un funerale sono spariti dai muri i manifesti che ne avevano dato l’annuncio. Scherzi da pr…», Galatro (RC), 27 Gennaio 2011 |
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