Bloc-notes

DOV’ERI, SAN NICOLA?

 

Da Bari in su San Nicola sembra quasi sconosciuto. Forse non lo si cerca nei luoghi giusti. Così quando nel suo paese si preparava il pataracchio è parso assente, quasi fermo a guardare da una sola parte. Anche la “casa del popolo” ha l'orologio sempre fermo. E' dal 1985 che non cammina più

 

 

di Carmelo Cordiani

 

         Ritornai convinto che, da Bari in su, il mio Santo protettore è quasi sconosciuto. San Davide, Sant’ Ambrogio, San Giovanni Bosco, San Marco… Anche qualche statuina di San Pio da Pietrelcina vicino alla nicchia di Sant’ Antonio, ma di San Nicola nemmeno una traccia. “Proprio ora che mi sarebbe di grande aiuto”, mi dicevo.

 

         Rientrato andai quasi subito a trovarlo, al solito altare della chiesa parrocchiale. Stavo per fargli la domanda, dopo averlo venerato, ma mi sentii dire:

 

         “Dov’eri tu! Mi hai cercato nelle chiese che hai visitato e ti dimentichi che la chiesa non è lo spazio in cui si radunano i fedeli, ma sono i fedeli riuniti in uno spazio ad essere chiesa. Io c’ero; bastava guardare nella direzione giusta, cioè tra i fedeli”.

 

         “Come parli bene! Il fatto è che noi, impastati di materia, non sappiamo guardare oltre. Non riusciamo nemmeno ad immaginare una presenza fuori dallo spazio e dal tempo. Abbiamo bisogno di materializzare le presenze”.

 

         “Rileggiti il brano di Luca in cui si riferisce che Gesù, dopo la resurrezione, apparve in mezzo ai discepoli che “sbigottiti e pieni di paura, credevano di vedere uno spirito”. Poi li invita a  guardare le sue mani e i suoi piedi perché si rendano conto della sua reale presenza. Anzi chiede da mangiare: “Avete qui qualcosa da mangiare?” I discepoli gli porsero un pezzo di pesce e Gesù lo mangiò” (Lc. 24, 36 e sgg). Come vedi, le vostre categorie spazio-tempo sono superate da una dimensione “oltre” che abbraccia sia lo spirito che la materia. E’ questo il significato della “comunione dei santi”, “Comunione, cum-unire, stare insieme. Voi non siete mai soli. Dimenticate che Gesù ha promesso di restare insieme ai suoi “tutti i giorni, sino alla fine del mondo” (Mt. 28, 20). Se vi sentite soli è perché non vi convincete di fare parte viva di una grande famiglia in cui un Amico generoso è sempre disponibile a stare accanto a voi, ad ascoltarvi, a capirvi, a ricreare la speranza che le vicende del vostro mondo tendono ad indebolire. Quindi, invece di porre agli altri la domanda “Dov’eri?” ripeti spesso a te stesso: “Dove sono?” Renditi conto se vivi veramente in “comunione” con la grande famiglia di Gesù o se vai per conto tuo, sostenendo da solo il peso di tutte le vicende umane. Da solo non ce la farai mai. Fai come i due discepoli di Emmaus; chiedi a questo Sconosciuto di restare con te perché si fa sera e si avvicina il buio. Insieme a Gesù trovi sempre la luce.”

 

         Ero entrato con la voglia di fare tante domande, ma, dopo queste parole, non mi veniva in mente proprio nulla. Però non mi andava di allontanarmi. E’ come se qualcosa mi diceva di restare ancora qualche minuto, se non altro per meditare sul discorsetto del Santo. Provai ad alzare gli occhi dato che, mentre San Nicola parlava, tenevo gli occhi incollati al pavimento.

 

         “Cosa c’è? Vuoi aggiungere qualcosa?”

 

         “Nemmeno per sogno. Sai, dopo quasi un mese di assenza, avrei molto da chiederti. Però preferisco ripassarmi le tue riflessioni. Sono molto interessanti. Vuol dire che rimando tutto al prossimo incontro.”

 

         “Proprio tutto? E resisti alla tentazione di non chiedermi qualche ragguaglio su una certa faccenda?”

 

         “Senti, San Nicola: a questo punto devo domandarti proprio dov’eri quando, nel tuo paese, si preparava il pataracchio. Possibile che non hai saputo suggerire qualcosina fattibile, se non altro per non fare brutta figura?”

 

         “Chi ti ha detto che non ho suggerito qualcosina? Mi hai notato tu stesso mentre muovevo la testa da destra a sinistra con quel tale che mi chiedeva interventi assurdi”.

 

         “E ti sei fermato lì”.

 

         “Dove?”

 

         “A sinistra”.

 

         “Senti, non scherziamo con le cose serie!”

 

“Perché? Dall’altra parte non ci sono cose serie?”

 

“Non ne parliamo proprio. Solo bla, bla, bla”.

 

“Sai che ti dico? - Se son rose fioriranno e se son… lasciamo perdere”

 

Un sorrisetto di San Nicola mi fece capire che potevo anche andarmene. Con un profondo inchino ed una genuflessione passando davanti al Santissimo lasciai la chiesa. Scendendo l’ampia scalinata mi girai verso la “casa del popolo”. L’orologio è sempre fermo. Ormai è dal 1985 che non cammina più.

 

 

 

Cordiani Carmelo: «DOV’ERI, SAN NICOLA? Da Bari in su San Nicola sembra quasi sconosciuto. Forse non lo si cerca nei luoghi giusti. Così quando nel suo paese si preparava il pataracchio è parso assente, quasi fermo a guardare da una sola parte. Anche la “casa del popolo” ha l'orologio sempre fermo. E' dal 1985 che non cammina più», Galatro (RC),  Martedì  7 Giugno  2011

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