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"VOX…IN DESERTO, SAN NICOLA!"
Togliendo Gesù dalla storia le cose migliorerebbero? Si vuole spegnere la voce scomoda di chi grida nel deserto dell’anima e pretendere di coltivare una società sana moralmente, giusta, saggia, solidale, tollerante, multietnica … Nelle omelie, al posto di tante divagazioni o variazioni sul tema, si dovrebbe parlare solo di Gesù ...
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di Carmelo Cordiani
Benedetto sedicesimo in Germania; il cardinale Bagnasco in Italia: Due voci che hanno tuonato contro l’amorale, l’immorale, la corruzione, l’allontanamento da Dio…Credo che, in Italia, ha avuto più risonanza Bagnasco per via delle interpretazioni di una parte politica che è “clericale” solo quando le conviene. Guai, però, se la Chiesa si permette di mettere il naso nell’aborto, nell’eutanasia, nelle unioni tra omosessuali etc. In questo caso quella stessa parte politica sostiene con ogni mezzo che la Chiesa deve farsi gli affari suoi. Anzi qualcuno, rivolgendosi proprio a Bagnasco, tirò in ballo la “pedofilia” come se questa piaga fosse riservata solo ai preti. Tra i politici regna il massimo rigore. Sono tutti “casti”. Infatti vengono indicati “La Casta”. Anzi di peccatore incallito, di malato di sesso ce n’è solo uno e sono convinti che se lo presentassero a Cristo non si sentirebbero più rivolgere le parole: “Chi è senza peccato”…con quello che viene dopo. Tutti gli altri sono senza peccato, anche quello che va gridando: Attenti che ci scappa il morto.
Come non affrontare questi argomenti con il Santo Patrono di Galatro, San Nicola? Il problema è stato il tempo. Pioggia e abbassamento della temperatura non mi sono stati favorevoli per via di una questione del tutto personale. Stamani, approfittando di un pallido sole, coprendomi fuori stagione, sono entrato in chiesa da un porticina laterale, quella che guarda dalla parte della “casa del popolo”. Passando davanti al Tabernacolo in cui Gesù aspetta ogni fedele per scambiare due parole, ma rimane sempre solo, mentre mi genuflettevo, mi venne in mente la risposta che Giovanni Battista ha dato ai sacerdoti e leviti: “Io sono una voce di colui che grida nel deserto: Appianate la via del Signore” (Vox clamantis in deserto, appunto!) (Gv. 1,23). Ma, nel deserto, chi ti sente?
“Sei sempre il solito testone che si ostina a interpretare alla lettera la parola di Dio. Il deserto al quale si riferisce Giovanni Battista è l’animo umano vuoto, sterile, interessato solo alle cose terrene, a star bene, a soddisfare i sensi, ad accumulare ricchezze, a fare quattrini…”
“Se permetti, fammi prendere un po’ di fiato. Lo sai che in questo periodo mi manca. Fammi almeno sedere. Tu attacchi sempre come se avessi fretta di mandarmi via. Se proprio non mi sopporti più dimmelo. L’altro giorno, uscendo, ho incontrato una vecchietta che voleva rivolgere la domanda che ti ho fatto a San Rocco. Ricordi? I primi saranno gli ultimi, ecc, ecc,”
“E tu, per un attimo, hai creduto che San Rocco avrebbe dato la risposta giusta? Ma non ti sei accorto che non c’è nemmeno la statua. E’ al restauro”.
“Perché…! Quando eri tu al restauro io non ti ho parlato un paio di volte? Anzi mi sei venuto anche in sogno. Ma non mi distrarre. Io sono venuto a parlare di altro. Possibile che anche la Chiesa aspetta che una malattia diventi cronica per correre ai ripari?”
“Ti sbagli. La Chiesa ha sempre riproposto la semplicità dello spirito evangelico, anche con gli esempi di grandi santi. Ma tra la parola di Dio e l’uomo si estende l’immenso deserto in cui la voce si disperde. Tu hai parlato di Benedetto sedicesimo che, con parole sue, ha ripetuto quanto aveva detto San Paolo: “la fede senza le opere, è morta”. Ovviamente il richiamo è rivolto a quelle persone che si dichiarano cristiani, ma non si comportano da seguaci di Cristo. E da qui ha origine l’amorale, l’immorale, la corruzione, l’accaparramento di denaro. La corsa al prestigio, al successo…Ma dimentichi che Giovanni Paolo secondo ha iniziato il suo mandato gridando: “Aprite le porte a Cristo, spalancate i vostri cuori all’amore di Dio”. Risultato? Una voce di chi grida nel deserto!”
“Allora sei d’accordo anche tu che con Cristo e senza Cristo le cose vanno avanti sempre allo stesso modo”.
“Non correre! Secondo te togliendo Gesù dalla storia le cose migliorerebbero? Ma proprio quì sta il vostro dramma: Si vuole spegnere la voce scomoda di chi grida nel deserto dell’anima: Raddrizzate le vie del Signore e poi si pretende di coltivare una società sana moralmente, giusta, saggia, solidale, tollerante, multietnica…Solo Gesù unisce. Solo le sue parole dànno vita e speranza. Il continuo richiamo della Chiesa non è mai fuori posto. Anzi il richiamo dovrebbe essere insistente, martellante, direi. Nelle omelie, al posto di tante divagazioni o variazioni sul tema, si dovrebbe parlare solo di Gesù, del suo Vangelo, dei suoi insegnamenti ispirati all’amore, al senso di appartenenza ad un unico Padre che ci ha dichiarato anche eredi”.
“Questo dovresti ripeterlo a chi di dovere. Certe volte ho l’impressione che la Sacra Scrittura è l’unico libro che non hanno letto.”
“L’hanno letto, stai tranquillo. Ma anche per alcuni di loro è un libro scomodo, un “durus sermo”.
Non ho voluto andare oltre, per non perdermi. Salutai il Santo con la giaculatoria di sempre e uscii dalla stessa porta sicuro di non incontrare alcuno. E invece eccola li, la solita fedele con la corona tra le mani. “Cosa vi ha risposto San Rocco” le dissi. “E’ assente”, mi rispose. Aspetto il suo ritorno.
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Cordiani Carmelo: «"VOX…IN DESERTO, SAN NICOLA!" Togliendo Gesù dalla storia le cose migliorerebbero? Si vuole spegnere la voce scomoda di chi grida nel deserto dell’anima e pretendere di coltivare una società sana moralmente, giusta, saggia, solidale, tollerante, multietnica … Nelle omelie, al posto di tante divagazioni o variazioni sul tema, si dovrebbe parlare solo di Gesù ... », Galatro (RC), Giovedì 29 Settembre 2011 |
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