Bloc-notes

"E IL RESTO DI CHI E’, SAN NICOLA?"

 

 

di Carmelo Cordiani

           

Un generale e forte applauso in aula, quando è stato annunciato che, finalmente, si era arrivati al “bosone di Higgs”, l’anello mancante alla teoria di cosa è successo 13,7 miliardi di anni fa (mamma mia che precisione!) subito dopo il big bang.

 

“Hai sentito anche tu la notizia, San Nicola?”

 

Devo aver preso il Santo, patrono di Galatro, in contropiede. Infatti mi rispose con un solenne rimprovero, tanto per guadagnare tempo.

 

“La prossima volta fai almeno un po’ di rumore e non rivolgermi domande senza nemmeno salutarmi. Un po’ di educazione!”

 

“Scusami, San Nicola. Mi sono fermato più a lungo del solito davanti al Tabernacolo per chiedere a Gesù cosa vuol dire “particella di Dio”. Gesù mi ha sorriso come per dirmi: “Chiedilo al tuo Santo preferito”. Non mi ero nemmeno accorto di aver raggiunto il tuo altare. Ecco perché ti ho rivolto subito la domanda senza prima salutarti. Scusami.”

 

“Si può sapere cosa hai chiesto, di preciso, a Gesù?”

 

“Perché il bosone di Higgs è stato chiamato “particella di Dio”.

 

“E cosa c’è di strano?”

 

“Possibile che di tutto l’universo, a Dio è stata assegnata solo una particella? E il resto di chi è?”

 

Ho avuto l’impressione che stava per scappargli un “ignorante” che si sarebbe sentito anche sulla vicina piazza, anche se, a quell’ora, per il gran caldo non si vedeva un’anima.

 

“Adesso mi rendo conto perché Gesù si è limitato a sorriderti, lasciando a me il compito di usare un linguaggio più appropriato. Particella di Dio non vuol dire che al Creatore si attribuisce un piccolo dettaglio, tanto per accontentarlo. Il resto, secondo te, è patrimonio degli scienziati? O pensi che Higgs abbia voluto accontentare Dio come si fa quando si intitola una strada ad un personaggio famoso? Vuol dire semplicemente che è stato fatto un altro passettino verso la scoperta del mistero che avvolge l’universo. Da quando è comparso sulla terra, l’homo sapiens ha cercato di capire cosa c’è dentro il meraviglioso giocattolo che si chiama universo. I filosofi andavano alla ricerca del “noumeno”, dell’essenza delle cose. Gli scienziati rincorrono il microcosmo persuasi dell’analogia perfetta tra il macro ed il micro. E’ una questione di vocali. Ma non arriveranno mai a “definire”, cioè a capire e stabilire finalmente il punto di partenza ed il successivo. La verità scorre sotto i vostri occhi, ma non riuscirete mai ad afferrarla. L’essenza delle cose, la ragione del tutto è Dio. Voi dovete mantenere viva la tensione verso la verità. Guai fermarsi. Vi trovereste improvvisamente al buio. In questa tensione tenete ben salda e rafforzate la fede riconoscendo a Dio la sua paternità, la ricchezza del suo patrimonio messo a vostra disposizione. Godetevelo, ammiratelo, contemplatelo, unite le vostre lodi alle voci dell’universo che, giorno e notte, intonano un inno d’amore.”

 

Man mano che il Santo protettore procedeva nella appassionata riflessione sentivo la mia piccolezza e mi convincevo che “ignorante” era il minimo che mi meritavo. Pensavo, soprattutto, al significato delle parole: “La verità scorre sotto i vostri occhi”. E’ verità la presenza di Dio nella nostra quotidianità, ma noi non vogliamo afferrarla. E’ verità il bisogno di vedere negli altri la nostra immagine riflessa, ma non ci facciamo caso. E’ verità che la violenza non ci fa stare in pace con noi stessi, ma la pratichiamo senza scrupoli. E’ verità che l’ingiustizia crea una società sempre più invivibile, ma facciamo prevalere il nostro egoismo…

 

“Hai perso la parola?”, mi chiese il Santo.

 

“E cosa vuoi che ti dica? A Dio che ci ha regalato tante meraviglie riserviamo solo un ritaglio, una “particella”, come si chiama il bosone. Non ci sentiamo onorati di appartenere a Dio come un figlio appartiene al padre. Gli giriamo le spalle quando le cose vanno bene e ce la prendiamo con Lui se qualcosa va storto. Ci complichiamo la vita per accumulare prestigio e benessere e perdiamo quel minimo di serenità che ci farebbe felici anche con piccole cose. E’ vero che se non diventeremo piccoli come i bambini non assaporeremo le dolcezze profuse a piene mani dal buon Dio. I bambini si accontentano di poco. Un sorriso, una carezza, un gesto tenero li rende felici.”

 

“Ecco perché Gesù non ha detto ai bambini di diventare grandi per entrare nel suo Regno. Un regno senza eserciti, senza armi, senza paure, senza violenza. Un regno che conosce una sola legge: L’amore.”

 

Uscivo proprio mentre la vecchina entrava per recitare il Rosario inginocchiata all’altare di San Rocco. Mi veniva voglia di chiederle se avesse sentito parlare della particella di Dio. Chissà cosa mi avrebbe risposto.  Forse si sarebbe limitata a guardarmi, volendo dire che, nella vita, ci sono cose più importanti da cercare.

 

 

 

Cordiani Carmelo: «"E IL RESTO DI CHI E’, SAN NICOLA?". Un generale e forte applauso in aula, quando è stato annunciato che, finalmente, si era arrivati al “bosone di Higgs”, l’anello mancante alla teoria di cosa è successo 13,7 miliardi di anni fa (mamma mia che precisione!) subito dopo il big bang», Galatro (RC), Domenica 29 Luglio 2012

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