Bloc-notes |
"HAI VISTO, SAN NICOLA?"
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di Carmelo Cordiani
Se la memoria non mi fa scherzi, dal 17 al 21 gennaio 1999 la Madonna dei poveri, venerata nella chiesa di Seminara, visitò Galatro. Un’ondata di emozioni, dalla villa comunale, dove l’abbiamo accolta tra applausi, preghiere e qualche lacrima che si stentava a soffocare, lungo il percorso fino alla chiesa di San Nicola. Poi la messa solenne, i canti, gli “evviva”…Il meglio che siamo riusciti ad offrire.
Pellegrina per amore anche la Madonnina di Fatima, giunta il due novembre scorso ed accolta in un mare di fiaccole. Roba da farti scoppiare il cuore ! “La fede c’è”, dissi tra me, “altrimenti tutta questa gente con gli occhi puntati su quella piccola statua cosa è venuta a fare? Curiosità? Ma neanche per sogno. Osserva lo sguardo: ci leggi la storia che ognuno si porta dentro e che non riesce a raccontare ad alcuno. Ma alla Madonna si e lo fa con un linguaggio saturo di silenzio. Solo che la fede, a volte, diventa un fatto personale, soprattutto quando manca una guida spirituale che valorizzi le spinte emozionali e sappia trasformarle in autentiche aspirazioni. La gente sente il bisogno di qualcosa che vada oltre la quotidianità. E anche quando questa è soddisfacente, gratificante, quando c’è tranquillità, salute, benessere materiale, va in cerca di altro più sicuro, più certo, in cui possa riporre la speranza del futuro, perché si rende conto che tutto, in questa vita, è precario e può sfuggire di mano in un minuto. Ecco la necessità di credere, di avere fede, di accettare una statua che rappresenta la Madre di Gesù apparsa a Fatima, di accoglierla, di pregarla, di accompagnarla tra gli applausi lungo le strade del proprio paese, con gli occhi pieni di lacrime ed il cuore gonfio di speranza. “Un solo grido, una sola voce: Viva Maria”.
Mi fermai in chiesa dopo il saluto di commiato alla statuina della Madonna. Mi sentivo particolarmente stanco, ma non ho resistito alla tentazione di dialogare un paio di minuti con l’organo.
“Vedo che te la cavi abbastanza bene. Sono passati dieci anni dall’ultima volta, ma mi sembra ieri.”
“Per te che vivi nell’eternità. Per me sono stati dieci anni dieci. Tanti. Per fortuna sono stato accolto altrove e mi sono adattato ad una piccola tastiera. Abituato a tre più il pedale ho sofferto un poco. Ma adesso se permetti, San Nicola, vado a salutare Gesù. E’ rientrato nel suo minilocale dopo la comunione e non ho fatto in tempo nemmeno a rivolgerGli una parola. C’è stato il bacio della Madonnina e, subito dopo, l’abbiamo accompagnata alla villa comunale. A proposito, ti è piaciuto il discorso del primo cittadino?”
“Ma non hai detto che andavi a salutare Gesù?”
“E allora?”
“Allora sbrigati.”
“Gesù mio anche i santi, a volte sono strani. Mah! Che bella accoglienza ha avuto tua Madre! Sai, si sta concretizzando il vecchio detto: Ad Jesum per Mariam. Tu a tua Madre non sai dire di no. Se chiediamo qualcosa a Lei non è che intendiamo scavalcarti. Magari alcuni preferiscono altre vie, convinti che in cielo vi sono intercessori più potenti. Le solite stupidate che combiniamo noi, troppo legati all’umano. Senza parlare dei contorni molto fertili. E, proprio mentre i volti dei fedeli, illuminati dalle fiaccole, erano fermi su quell’esile Statua mi tornarono alla memoria le parole di tua Madre ai pastorelli de La Salette: Se voglio che mio Figlio non vi abbandoni, devo pregarLo incessantemente, notte e giorno. Non abbandonarci. Resta con noi perché si fa sera e non sapremmo dove andare.”
“Ed eccomi a Te, Santo Patrono. Hai visto che splendore? La chiesa piena di fedeli, sia domenica che il giorno dopo. Vedrai che anche il prossimo sei dicembre sarai onorato come si addice al Santo protettore. Certo, il trattamento per la Madre di Gesù è un’altra cosa. E anche voi ne siete felicissimi. Sai come sarebbe triste se Gesù, invece di nascere da Maria Vergine fosse comparso improvvisamente sulla terra compiendo una specie di trasfigurazione al contrario! Un figlio senza madre? Non ne parliamo nemmeno”.
“Ma come ti vengono in mente certe stupidate? Dall’annunciazione al parto, ai piedi della croce, al cenacolo…tutta la storia di Gesù è legata alla sua Mamma. I Vangeli ne parlano poco perché rimane sempre centrale la figura del Figlio. Ma le apparizioni de la Salette, di Lourdes, di Fatima ed altre testimoniano la presenza della Madonna lungo il vostro cammino e la sua grande preoccupazione per la vostra vita. Preoccupazione che, spesso, diventa apprensione per il futuro vostro e dei vostri figli. Quando a La Salette dichiara che il braccio di suo figlio è diventato tanto pesante da non riuscire più a trattenerlo aggiunge anche che voi non ci fate caso. Ed è questo il dramma della vostra esistenza. Il deserto cui fa riferimento Benedetto sedicesimo è proprio la cultura della “amoralità” che domina e che pratica il falso come vero, la violenza come normale comportamento, la corruzione come merce pregiata, il furto come operazione intelligente. La Madre di Gesù è al corrente di tutto questo perché è presente nel vostro mondo insieme a suo Figlio. Non volete mettervi in testa, una volta per sempre, che se non avvertite queste presenze e non vivete accanto a loro andate velocemente verso la deriva. Il pellegrinaggio della Madonnina di Fatima ha dato uno scossone alle coscienze. Pare che anche il primo cittadino se ne sia reso conto. Ma non basta. Il cambiamento in cammino deve rafforzarsi, riscoprendo i valori del Vangelo, praticando lo spirito di comunità cristiana in cui i fratelli si riconoscono per l’amore che li unisce in unica famiglia. Proprio come ha concluso il giovane sacerdote che Gesù ( Te lo assicuro io, patrono e vescovo!) vi ha mandato: Fa che la comunità di Galatro sia aperta a tutti, diventi luce per le comunità vicine e si distingua per lo spirito di famiglia che unisce gli uni agli altri.
Probabilmente ripeterà la stessa preghiera a Te nel giorno della tua festa. Devi mettercela tutta anche tu, perché mi sa tanto che, ultimamente, sei rimasto troppo a guardare.”
“E che ne sai tu? Posso dirti solo che ti sbagli.”
La vecchina se n’era già andata subito dopo il bacio della statua della Madonnina. Ma, tutto solo, con due occhi incantati ho visto Carletto proprio nel posto dove, per due giorni, era rimasta esposta la statua.
“E che ci fai qui a quest’ora?”
“Ti stavo aspettando. Andiamo.”
Mentre ripassavo davanti al Tabernacolo, stringendo nella mia la manina di Carletto, ho dovuto abbassare gli occhi e simulare un colpetto di tosse per non guastare la gioia di quel piccolo che mi accompagnava all’uscita.
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Cordiani Carmelo: «HAI VISTO, SAN NICOLA? Pellegrina per amore anche la Madonnina di Fatima, giunta il due novembre scorso ed accolta in un mare di fiaccole. Roba da farti scoppiare il cuore ! “La fede c’è”, dissi tra me, “altrimenti tutta questa gente con gli occhi puntati su quella piccola statua cosa è venuta a fare? Curiosità? Ma neanche per sogno ... "che la comunità di Galatro sia aperta a tutti, diventi luce per le comunità vicine e si distingua per lo spirito di famiglia che unisce gli uni agli altri"», Galatro (RC), Mercoledì 7 Novembre 2012 |
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