Bloc-notes |
"DOVE SAREMO IL 22, SAN NICOLA?"
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di Carmelo Cordiani Una doppia genuflessione, davanti al tabernacolo, approfittando di un inginocchiatoio Lasciato da qualcuno. E mi vennero in mente le notizie diffuse a più riprese dai mezzi di comunicazione: La profezia dei Maya, Nostradamus, cabale d’ogni specie per associare numeri e date, compressi 12,12,12,12…dodici dicembre del (20) 12, ore 12- Qualcuno si è affacciato alla finestra per rendersi conto se si trovasse ancora in questo mondo. “Possibile che non ti cita nessuno?” dissi a Gesù che, mi sembrava sorridere per tutte le fesserie che giravano. “Hai detto chiaro e tondo che nessuno conosce l’ora ed il giorno in cui “il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo chiarore e le stelle cadranno dal cielo” (Mt. 24, 29; Mc. 13, 24), ma nessuno ci crede. Hanno più fortuna i Maya e Nostradamus. Io sono tranquillo perché ti credo. Ovviamente vale sempre quanto raccomandi: Vegliate e vigilate”.
San Nicola aveva già intuito il senso di quanto avevo accennato a Gesù. Infatti, appena mi sono avvicinato al suo altare, attaccò:
“E ti meravigli che le Parole del Vangelo sono meno credibili di quanto lasciato scritto da qualcuno dei Maya o dalle fantasie di Nostradamus? Per caso, oggi, i maghi e le fattucchiere non sono superaffollati di clienti per risolvere casi di malattie, affari familiari, tradimenti reciproci e via discorrendo? Voi siete fatti così, andate sempre dietro ai ciarlatani e non date ascolto alle persone serie.”
“Lo sai che non ho ancora sentito qualche addetto ai lavori riferire i passi del Vangelo in cui Gesù in persona ci raccomanda di stare svegli, ma ci rassicura sulla data della fine del mondo?”
“Hanno altro da dire. E’ già tanto che non si sono messi anche loro a citare Nostradamus. Però, fai attenzione: E’ vero che non si conosce né il giorno, né l’ora in cui sole e luna si spegneranno, ma conoscete molto bene l’inizio della distruzione e non ci fate caso. L’inquinamento dell’aria e delle acque, lo scempio delle foreste per fare quattrini, i disastri delle guerre, l’uso di sostanze conservanti sospette per la conservazione degli alimenti, le alterazioni genetiche…Avete già dato inizio alla distruzione del meraviglioso mondo che il buon Dio vi ha affidato. Gutta cavat lapidem, ricordalo. A furia di scalfire un muro, per quanto resistente possa essere, finirete per demolirlo.”
“Anche io mi chiedo quando finirà questa sete di denaro che spinge l’uomo alla follia”.
“Te lo dico io: quando non ci sarà in giro nemmeno un quattrino”.
“Non credo che sarà possibile. Finché ci sarà un solo uomo, nelle sue tasche si troveranno quattrini.”
“E cosa ci farà? Se non ci saranno simili da sfruttare, beni da acquistare, lusso da indossare, e così via…Quindi, se il vostro mondo sarà invivibile i soldi non serviranno più, non circoleranno più, non saranno più motivo di sfruttamento, di violenze, di commercio di organi, di disastri. Ecco perché Gesù raccomanda di non accumulare tesori che possono andare in malora da un momento all’altro. Occorre riallinearsi al progetto di Dio che ha ordinato l’universo imprimendo un inizio ed una fine. Il vostro compito è meditare su questo progetto nel pieno rispetto del mistero legato al vostro limite. Andare oltre vuol dire smarrirsi o azzardare delle risposte inutili. E’ già successo per quanto attiene il primo istante dell’universo e sta succedendo per la previsione dei Maya. Ma pensa te se i Maya, per quanto potesse essere avanzata la loro civiltà ( e la conoscete pochino!) potevano prevedere, con millenni di anticipo, la fine del mondo. Perché, invece, non hanno previsto a loro fine consegnandosi allo spagnolo Cortes? E Nostradamus? Ma per favore! Nelle centurie Michel de Notre-Dame, nel 1500, non aveva altro da scrivere. Oltre tutto rischiava poco. L’unica cosa certa, per lui, era che il 21 dicembre del 2012, sarebbe morto e sepolto da un pezzo!. Eppure l’epoca era ricca di geni ai quali non è nemmeno passato per la testa di predire la fine del mondo. Anzi si sono prodigati per lasciare i nel vostro mondo capolavori. Pensa a Michelangelo, Raffaello, ai tanti artisti che hanno reso celebre il vostro rinascimento …Ci mancavano le profezie catastrofiche di Nostradamus!”
Uno sguardo alla vecchina che, occhi chiusi, continuava a dialogare con il suo Santo. Mi era venuta l’idea di chiederle se avesse saputo dell’imminente fine del mondo, ma conoscevo già la sua risposta. Cosa poteva interessarla alla sua età? Sapeva che, per lei, la fine poteva presentarsi da un giorno all’altro e che ogni giorno di vita era una conquista.
“Lo vedi che si può vivere tranquilli senza sapere chi sono i Maya ignorando centurie, predizioni e nome di Nostradamus? Non riesco a capire perché dovete rendervi la vita più complicata di quanto è. Preoccupatevi di vivere sereni, lasciando a Dio le decisioni sul futuro, ricordando che Dio è amore e non ci prende gusto a torturare le sue creature.”
“Quindi, in definitiva, il 22 dove saremo?”
“Dove deciderete di essere, seguendo il vostro solito ritmo di impegni. In quanto a te ti consiglio di restare ancora accanto al camino e di non mettere fuori il naso con il freddo che c’è in giro. Ricordati che ti ho tirato per i capelli già un paio di volte. Ora che hai la testa come una patata pelata, non saprei come fare.”
Fu a questo punto che qualcuno, alle spalle, mi strappò il berretto dalla testa. Mi girai di scatto, pronto per un ceffone all’intruso, ma non feci in tempo. Mi sentii abbracciato così forte da provare un po’ di dolore per la vecchia ferita.
“Lo sapevo che non avresti creduto a quanto ti ho detto la volta scorsa. Adesso sei contento?”
Carletto non mollava. Mi alzai per uscire mentre San Nicola sorrideva con tenerezza. Ripassando davanti al Tabernacolo mi vennero in mente le parole di Gesù: Se non diventerete piccoli non entrerete nel mio regno.
Sul sagrato Carletto saltò giù, tenendo sempre il mio berretto in mano. “Adesso dammelo”, gli dissi. “Ancora un pochino in modo che ti vedano bene i tuoi amici che sono in piazza e stanno venendo a salutarti. Così la smetti di vergognarti”-
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Cordiani Carmelo: «"DOVE SAREMO IL 22, SAN NICOLA?". La profezia dei Maya, Nostradamus, cabale d’ogni specie per associare numeri e date, compressi 12,12,12,12…dodici dicembre del (20) 12, ore 12», Galatro (RC), Sabato 15 Dicembre 2012 |
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