Bloc-notes

"OREMUS, SAN NICOLA"

 

 

di Carmelo Cordiani

 

"Si vede che ti eri scocciato anche Tu dell'andazzo della Tua Chiesa. Hai voluto ritornare alle origini."

 

"Ti sembra il modo di salutare Gesù alle sette di mattina?"

 

"Scusami, San Nicola. Non sapevo che anche Gesù ha i suoi orari. Comunque mi sono accorto che mi ascolta. Quindi lasciami parlare ancora un pò con Lui".

 

"Ti stavo dicendo, caro Nostro Signore, che hai dato una svolta verso le origini, quando, a capo della tua Chiesa, hai messo un uomo semplice, che non conosceva un'acca di teologia, che non aveva studiato presso le università. Un pescatore, ricco di esperienza e di debolezze. Ma non di quelle debolezze che si vogliono far passare per virtù, come fanno tanti che proclamano la tua parola ad ogni occasione. Debolezze vere che hanno spinto il povero Pietro a rinnegarti. In Francesco hai scelto un "umano" che ha detto: Come vorrei una chiesa povera!"

 

Aspettavo che San Nicola mi interrompesse, ma rimase muto come un pesce. Sono stato io a provocarlo, ricordandogli quanto avevo augurato al nuovo parroco: Essere una guida spirituale e un uomo di preghiera. Forse se n'era dimenticato. Oppure non è pratico di quella diavoleria che si chiama facebook.

 

"Sono pratico, non preoccuparti. Conosciamo tutte le vostre trovate per mettervi in mostra."

 

"Guarda che con quell' augurio non intendevo mettermi in mostra, ma scoprire la piaga del paese che è anche tuo: Assenza di spiritualità e allontanamento dalla preghiera. Quindi, allontanamento da Dio. Hai visto come ha iniziato il suo percorso il nuovo successore di Pietro? Preghiera, preghiera, preghiera. Poche parole dense di spiritualità accessibili a tutti. E hai notato che silenzio, quando ha invitato migliaia di persone, credenti e non, a pregare per lui?"

 

"La preghiera è sempre stata l'arma vincente per un cristiano. Gesù, quando si è isolato nell'orto degli ulivi per pregare il Padre, vedendo alcuni dei suoi discepoli addormentati ha raccomandato di pregare per non entrare in tentazione. La preghiera è l'unico farmaco per vincere lo scoraggiamento ed il pessimismo che, molto spesso, abbattono anche i più forti e che costituiscono il campo fertile per il demonio, come ha sottolineato il nuovo Francesco. Sursum corda, su con i cuori, aperti alla speranza che diventa certezza accanto a Gesù. E anche quando avvertite la pesantezza delle vostre colpe, ricordatevi della misericordia di Dio, della sua disponibilità al perdono, come ha dimostrato con il figlio scapestrato e la povera adultera. Francesco ha detto che Dio non si stanca mai di perdonare. Siamo noi che ci stanchiamo di chiederGli perdono."

 

Stavo per dire al Santo Patrono che mi ripeteva quanto già sapevo, perché anche io ho seguito attentamente le parole del nuovo Papa.  Mi sono limitato a racomandarGli di ispirare il suo nuovo servo a coniugare gli stessi verbi di Francesco: Camminare, edificare, confessare. Confessare, cioè proclamare Cristo crocefisso che, spesso, si ricorda solo nelle cerimonie della settimana santa. Mi sono ricordato che avrei avuto modo di continuare al solito posto, vicino al suo altare, dove speravo di rivedere anche la vecchina e quel tesoro di Carletto che mi manca. Solo un giorno ancora.

 

 

 

Cordiani Carmelo: «"OREMUS, SAN NICOLA". Ti stavo dicendo, caro Nostro Signore, che hai dato una svolta verso le origini, quando, a capo della tua Chiesa, hai messo un uomo semplice, che non conosceva un'acca di teologia, che non aveva studiato presso le università. Un pescatore, ricco di esperienza e di debolezze. Ma non di quelle debolezze che si vogliono far passare per virtù, come fanno tanti che proclamano la tua parola ad ogni occasione. Debolezze vere che hanno spinto il povero Pietro a rinnegarti. In Francesco hai scelto un "umano" che ha detto: Come vorrei una chiesa povera!"», Galatro (RC),  Lunedì  18 Marzo 2013

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