Bloc-notes

BUON COMPLEANNO, BRUNO!

 

Un concerto si terrà il prossimo 15 maggio. Si esibiranno due “complessi”: Una banda con tanto di trombe, trombette, tromboni, bombardini e bassi e una “fanfara” con soli pifferi. Probabilmente suoneranno gli stessi pezzi. Secondo una logica musicale la banda dovrebbe risultare più applaudita. Ma non si sa mai! Sai come vanno le cose nel nostro mondo! Ti ricordi quando girava per il paese il quintetto di “Peppi Rafeli” a “banda pilusa”, se non dimentico?: Una zampogna, una “pipita”, grancassa, piatti e “azzarinu”. E la gente si divertiva un sacco

 

 

di Carmelo Cordiani

              

         Nel nostro mondo avresti settantotto anni. Amici e non saremmo venuti a farti gli auguri. Stamani, a modo mio, te li ho fatti, con un cero da un euro. Pochino? Davanti alla tua tomba c’erano solo i fiori che ti avevamo sistemato venerdì scorso. Di nuovo, niente. Ti hanno dimenticato? E chi lo sa?

 

         Se ricordi, ti avevo parlato di un concerto che si sarebbe tenuto durante quest’anno. Se ti interessa sarà per il prossimo 15 maggio. Puoi prenotarti il biglietto. Ti avverto che si esibiranno due “complessi”: Una banda con tanto di trombe, trombette, tromboni, bombardini e bassi e una “fanfara” con soli pifferi. Probabilmente suoneranno gli stessi pezzi. Secondo una logica musicale la banda dovrebbe risultare più applaudita. Ma non si sa mai! Sai come vanno le cose nel nostro mondo! Ti ricordi quando girava per il paese il quintetto di “Peppi Rafeli” a “banda pilusa”, se non dimentico?: Una zampogna, una “pipita”, grancassa, piatti e “azzarinu”. E la gente si divertiva un sacco. A dirtela tutta si stava allestendo un altro complesso, ma non sono stati reperiti né i suonatori, né il maestro. Oddio! i tentativi sono stati fatti, ci hanno provato molti artisti, ma non se n’è fatto niente sia perché non c’è stato l’accordo sul pezzo da eseguire, sia perché un maestro era solo esperto di trombe, un altro soltanto di tamburo e, poi, i vari artisti leggevano gli spartiti a modo loro. Non conoscevano bene la musica che è arte del suono e dell’armonia.

 

         A questo punto mi chiederai perché ti ho invitato a prenotarti il biglietto. Beh! Per non perdere la prima fila. E’ giusto che tu, essendo stato per tanti anni il primo cittadino, debba sederti davanti in modo da non perdere una sola nota e perché tutti ti vedano e ricordino quell’irrepetibile “cazazzi”. Offeso?

 

         Proprio ieri sera, parlando con un comune amico, si ripensava il passato e si concludeva: Non ritornerà più. Peccato! Con questo non si vuole dire che sei stato e resterai pezzo unico; per l’amor di Dio. Diciamo solo “raro”. Non conoscevi la musica, ma sapevi dirigere l’orchestra. Qualche stonatura? Un po’ di fischi e proseguivi. Non tutti i suonatori accordavano perfettamente gli strumenti? Un po’ di pazienza e andavi avanti. Hai suonato per venticinque anni. Poi sei stato suonato. E’ normale nelle vicende umane. Non si è eterni in questo mondo. Tu, ora, sei eterno e puoi solo stare a guardare. Questa volta devi solo girarti dall’altra parte. Noi dobbiamo, per forza e per incapacità, ascoltare l’orchestra fino all’ultimo a meno che una stonatura degna di grande pernacchia (ammesso che siamo ancora capaci di farla!) non costringa il “maestro” ad andarsene a casa con tutti i suonatori. Francamente non me lo auguro. E sai perché? Perché non si troverà un altro “cazazzi” a rimettere in piedi un’orchestra come si deve. Per gli altri suonatori sulla scena, uno vale l’altro. Ciao!

 

 

 

Cordiani Carmelo: «BUON COMPLEANNO, BRUNO! Un concerto si terrà il prossimo 15 maggio. Si esibiranno due “complessi”: Una banda con tanto di trombe, trombette, tromboni, bombardini e bassi e una “fanfara” con soli pifferi. Probabilmente suoneranno gli stessi pezzi. Secondo una logica musicale la banda dovrebbe risultare più applaudita. Ma non si sa mai! Sai come vanno le cose nel nostro mondo! Ti ricordi quando girava per il paese il quintetto di “Peppi Rafeli” a “banda pilusa”, se non dimentico?: Una zampogna, una “pipita”, grancassa, piatti e “azzarinu”. E la gente si divertiva un sacco», Galatro (RC),  Lunedì   18 Aprile  2011

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