Meditazioni |
La Trinità è nell'annuncio di Gesù |
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di
Carlo Mellace Oggi è la festa di Dio. Può sembrare strano: infatti se Dio esiste, come esiste, ogni giorno è Suo ed ogni giorno è la Sua festa. Che cosa significa un giorno dedicato a Lui, oggi che celebriamo la Santissima Trinità? Per noi cristiani ogni giorno è un cammino verso Cristo e con Cristo. Noi siamo convinti che ogni giorno ridiventiamo credenti e ridiventiamo cristiani. Per questo noi ricordiamo in continuazione l' avvento del Signore, la nascita, la vita pubblica e, soprattutto, l'ora di Cristo: la Passione, la Morte, la Risurrezione, il ritorno al Padre e la Pentecoste. Domenica scorsa abbiamo concluso il rito annuale di questa storia di salvezza ed oggi ci chiediamo: ma che c'è dietro questa vicenda? Chi è che muove la storia? Oggi rispondiamo: è Dio e lo facciamo con la certezza che Egli non è lontano da noi. Per scoprire la Sua presenza non dobbiamo andare lontano: basta avere l'atteggiamento giusto per vederLo, per sentirLo, per incontrarLo. Per sentire la vicinanza di Dio è necessario capire che nessuno di noi è autosufficiente ma, nel profondo, ognuno di noi è povero, è tanto povero. L'uomo orgoglioso non sente nè vede Dio, mentre l'umile avverte la Sua presenza e trova la pace. Ma la certezza della vicinanza di Dio pone subito un problema: Dio mi è vicino. Cosa posso conoscere di Lui, che è così diverso da noi? È vero che tutto parla di Dio, ma non posso conoscere Dio da vicino se Lui non mi parla, se Lui non mi viene incontro. Infatti solo Dio può parlare di Dio, perchè solo Dio è al livello di Dio. Io posso solamente balbettare. Allora il problema si trasforma: Dio ha parlato? Dio ha detto qualcosa di sè? Noi crediamo di si. Cristo è il viaggio di Dio verso l'uomo: Cristo si è fatto uomo, fatto visibile. E che cosa ci ha detto Cristo? Egli ha parlato di Dio come di un Padre. Un Padre che chiama alla vita, che cura e guida ogni cosa secondo una misteriosa Provvidenza, che perdona, che manda il Suo Figlio.
E a questo punto è avvenuto un vero salto. Cristo ha
presentato se stesso come uguale al Padre Suo e tutto il Vangelo parla
di questo. gli è il Padrone del Sabato, perdona i peccati; Cristo ed
il Padre sono una cosa sola, a tal punto che Gesù può dire: "Chi vede
me, vede il Padre" (Gv 14, 9). Infine, nel giorno dell'Ascensione, Gesù dà agli Apostoli un comando preciso: "Andate ed ammaestrate tutte le Nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". (Mt 28, 19). La Trinità allora non l'abbiamo inventata noi: è nel Vangelo. Fa parte dell'annuncio di Gesù. Alcuni dicono: "Ma è un mistero incomprensibile". Certamente che è un mistero. E Dio sarà sempre un mistero. La Trinità può essere (in qualche modo) spiegata dalla nostra piccola ragione. Senza cadere nella presunzione credo che Gesù ci abbia dato una chiave di spiegazione del Mistero facendoci conoscere che Dio è amore. Infatti se Dio è amore, non può essere solitario: Dio è comunità.
Gesù non poteva dirci una verità più bella di
questa: all' origine ed al termine di tutto c'è l' amore di Dio. In
mezzo c'è la nostra libertà: per lasciarci amare o rifiutare l'amore. |
Meditazioni: «La Trinità è nell'annuncio di Gesù», di Carlo Mellace - America Oggi, New York, Domenica 15 Giugno 2003 - Santissima Trinità