Meditazioni

Padre, Figlio e Spirito Santo:
unica ed identica è la Natura Divina

 

 

di Vincenzo La Gamba


La Chiesa ci insegna che la Santissima Trinità é e resta un mistero anche se teologicamente spiegabile. Di questo mistero noi inconsciamente, sin dalla tenera età, abbiamo appreso a fare il segno della croce, recitando così: "In nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo".

Da bambini si cresce con l'idea che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono tre persone distinte e separate. Poi si comincia a prepararsi per la Comunione e la Cresima e si impara che le tre Persone descritte nella Trinità sono invece una cosa sola. É lì che incominciano le radici religiose. Ascoltiamo ed impariamo a capire che cosa é la fede. Non si può certo svelare (in forma teologica) il mistero della Santissima Trinità ad un bambino. Immaginate ad un adulto che, se non credente, si burla di noi e della nostra fede.

Ma é davvero difficile spiegare questo mistero? Ed é vero che si deve solamente avere fede per capirlo e basta? Perché Dio é Uno e Trino?  Direi che queste sono tre domande molto legittime.

Cercherò di rendere “Il  mistero" meno teologico, ma molto più pratico riferendomi appunto all'aneddoto secondo cui Padre Pio confessò una ragazza di nome Giovanna Rizzani nella Basilica di San Pietro nell'estate del 1922, mentre egli era, di fatto, a San Giovanni Rotondo.  Per virtù della bilocazione Padre Pio, allora giovane Cappuccino, incontrò Giovanna, che senza sapere chi fosse, domandò al frate: "Padre, non sono venuta per confessarmi, ma per essere illuminata dai tanti dubbi di fede che mi tormentano. Specialmente quello del mistero della Santissima Trinità".

Il Padre delle stimmate le rispose: "Figlia mia, é molto difficile spiegare i misteri, proprio perché sono misteri. Noi non possiamo comprenderli con la nostra piccola intelligenza". Comunicò però a Giovanna il grande "mistero" in una maniera direi molto "casalinga".

"Prendi ad esempio una massaia - esordì Padre Pio -. Cosa fa una massaia per fare il pane?  Prende la farina, il lievito e l' acqua, tre elementi distinti tra di loro. La farina non é lievito, né acqua. Il lievito non é farina, né acqua. L' acqua non é né farina, né lievito. Ammassandoli insieme i tre elementi, distinti l'uno dall'altro formano una sola sostanza. Con questa pasta fai tre pani, che hanno la stessa ed identica sostanza, ma sono distinti nella forma l'uno dall'altro. Da questa similitudine portiamoci a Dio - proseguì Padre Pio -.   Dio é Uno nella Natura, Trino nelle Persone, uguali e distinte l'Una dall' Altra. Di conseguenza il Padre non é il Figlio né lo Spirito Santo. Il Figlio non é il Padre né lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo non é il Padre né il Figlio. Adesso seguimi bene - continuò Padre Pio - Il Padre genera il Figlio; il Figlio é generato dal Padre; lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio: sono, comunque, tre persone uguali e distinte ma soprattutto un solo Dio: perché  unica ed identica é la natura divina".

Detto questo, Giovanna trovò esauriente la risposta di Padre Pio, che fondamentalmente si basa su questo: Dio Padre ci ha creati; Dio Figlio ci ha redenti e Dio Spirito Santo ci ha santificati. In conclusione noi non possiamo separare le tre Persone del "mistero" altrimenti non sarebbe più un mistero, giacché tutte e Tre sono un SOLO DIO, Uno e Trino!

In ordine cronologico fu Gesù a dirci che Egli é Figlio di Dio. Fu Gesù a proclamare che una volta Asceso al Cielo, il Padre e Gesù avrebbero mandato lo Spirito Santo a santificarci; lo Spirito Santo che altro non é  che l' amore tra il Padre ed il Figlio e dal Padre e dal Figlio é adorato e glorificato (come recita appunto il nostro "Credo").

Ora tutto questo non avrebbe senso se noi non fossimo dei cristiani che "credono" nella Trinità perché ogni domenica noi professiamo la nostra fede recitando appunto il "Credo", su cui si basa la nostra indiscussa fede.

Conoscere bene il significato del "Credo", come professione della nostra fede, significa soprattutto conoscere ed accettare Gesù, incarnatosi per noi, morto sulla Croce ed Asceso al Cielo per essere glorificato dal Padre.

Sta qui il mistero della nostra fede! Se non fosse risuscitato per sconfiggere la morte, oggi non parleremmo del mistero della Santissima Trinità perché non avremmo nemmeno quella che noi chiamiamo la religione cattolica cristiana. Ed é proprio la Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo il "mistero dei misteri", attraverso il quale noi, milioni di persone, più di altre religioni, fermamente affermiamo ogni domenica il "Credo" sin dalla sua istituzione che avvenne nel Concilio di Nicea nel 325  dopo Cristo. Chi non lo recita non é cristiano credente. Chi é credente ha fede nel "mistero di tutti i misteri", perché in esso vi é una comunione di amore.
 

 

Meditazioni: «Padre, Figlio e Spirito Santo: unica ed identica è la Natura Divina»,  di Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, Domenica 6 Giugno 2004 - Santissima Trinità