MARIA, DISCEPOLA E MADRE DI GESU’
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Vincenzo La Gamba Ci sono momenti nella nostra religione cattolica che vengono segnati e ricordati come qualcosa di straordinario in base "ad un preciso momento della nostra vita". Ho recentemente studiato il "Fiat" di Maria, a cui l' angelo si rivolge per annunciare che Ella partorirà il Figlio di Dio. Quel "si" é stato il nuovo punto di partenza nella storia umana. Quel "si" é il modello della persona che accetta il proprio ruolo e la propria missione del mondo.
"Una donna e
quel preciso momento" più importante della vita, s' incontrano. Tale é
il momento dell' Annunciazione. Oggi celebriamo il nome di Maria,
Madre di Dio, perché proprio in "quel preciso momento" la donna, che
poi diventerà la madre nostra (la Chiesa), si é incontrata con Dio per
ubbidire alla Sua volontà. "Una donna e quel preciso momento" si incontrano per l' atto salvifico dell' umanità, perché Maria, oltre ad essere una protagonista della storia della salvezza, ha un ruolo insostituibile nella spiritualità umana. Maria indica il primo e fondamentale atteggiamento della preghiera: la docile accettazione della volontà di Dio. Ella poi avanza nella fede, diventa "beata" fra le donne perché ha "creduto ed osservato la Parola di Dio". Poi partecipa alla missione del Figlio nel dono sacrificale: consacra a Dio il figlio, presentandolo al tempio. Maria é presente quando il figlio muore in croce per redimere gli uomini con la sua sofferenza. Infine Maria é unita ai primi cristiani per una preghiera perseverante ed unanime, perché lo Spirito sia effuso sulla Chiesa. Questa é Maria, Madre di Dio, cosi come ci ricorda la Chiesa in questa prima domenica del Gennaio 2006, giornata, altresì, mondiale della Pace, come ci insegna la Chiesa. Per i Padri della Chiesa, Maria é il modello "della persona che crede e che realizza il cammino della fede, diventando la discepola del Figlio in piena corrispondenza ai doni dello Spirito Santo".
Maria, infatti,
ci aiuta ad attingere alle sorgenti della grazia, cioè ci porta a
rivivere nella nostra esistenza la sua esperienza di madre di Dio, per
generare Cristo nella nostra anima. Nel contesto di un parallelismo
significa che stare vicino a Maria é come essere sempre vicini a
Cristo. C'é da rilevare, appunto, che Sant' Agostino scrive così: "É
stato importante per Maria l' essere stata una discepola di Cristo e
non solo Madre Sua. Anche per questa ragione Maria é beata, perché
ascoltò la parola di Dio e la custodì; custodì più nella mente la
Verità che nel grembo la carne. Cristo é verità. Cristo é carne.
Cristo é verità nella mente di Dio. Cristo é carne nel grembo di
Maria. Vale più quel che si porta nella mente di quello che si porta
nel ventre.
Ma Ella é tutto
per l' umanità: madre, discepola, beata, vergine. Maria é una donna
speciale, ma é sopratutto la Madre della Chiesa: la Chiesa siamo noi,
noi fedeli cattolici cristiani. Quindi se amiamo Maria amiamo la
Chiesa. Amando la Chiesa si diventa discepoli della Parola, basta che
ci si "incontri con Dio in quel preciso momento". |
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Meditazioni: «MARIA, DISCEPOLA E MADRE DI GESU’», Vincenzo La Gamba - America Oggi, New York, Domenica Primo Gennaio 2006, Nome di Maria, Madre di Dio |