HO
BISOGNO DI VOI PER UNA VENDEMMIA D’AMORE |
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Vincenzo La Gamba Due sono le idee fondamentali, ripetute con insistenza nell' odierno Vangelo di Giovanni: "restare in Cristo e fare frutto". La prima é la condizione della seconda. "In questo é glorificato il Padre mio - dice Gesù - che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli". La festa odierna dedicata alla Mamma, non ha niente a che fare, ovviamente, con il Vangelo Giovanneo di oggi, però, vista da un punto di vista analogico la parola di Dio converge pure l'affetto di una madre, che é la vite ed i figli sono i tralci. Non solo la madre può essere il ceppo, ma soprattutto, la vite intera, che nutre e mantiene uniti i tralci che siamo noi figli. É doveroso ricordare tutte le mamme in questa giornata a loro dedicata, perché sono la vite che genera, perché fertile; che ama, perché amata. Senza nessun dubbio la Bibbia é un libro pieno di viti; perché é pieno di essere umani di cui Dio si prende cura e dei quali riceve un vino di gioia. Nell' Antico Testamento, Dio era il padrone della vigna, custode buono ed operoso; ora Gesù afferma qualcosa di assolutamente nuovo: Io sono la vite, voi siete i tralci, come per dire che il vignaiolo si é fatto vite ed il creatore si é fatto creatura. Dio é in noi, non come padrone però, ma come linfa vitale. Dio é in noi, non come una voce che viene da fuori, ma come il segreto della vita. Dio é in noi per prendersi meglio cura di noi stessi. Gesù ci invita, fondamentalmente, a questo: "Rimanete in me ed io in voi", come per dire io sono sempre vicino a voi, nei momenti lieti, come in quelli tristi; nei momenti di disperazione come in quelli di gioia; nei momenti di dolore come in quelli della speranza. C'é in tutto questo, un elemento essenziale, che é un momento di grande intimità con Cristo. Non é vero? É una intima relazione tra Padre e Figlio, nella quale il Padre aiuterà sempre il figlio nei momenti di bisogno a qualsiasi livello. Gesù ancora ci dice oggi: "Ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto", che tradotto nella nostra quotidianità significa: "Chi osserva i miei comandamenti - precisa la seconda lettura - dimora in Dio ed egli in Lui". Questa
é la stagione in cui profumano i fiori delle vite. Una volta un
contadino mi disse che nel suo orticello c'era una linfa normalmente,
che saliva misteriosamente lungo il ceppo e si affacciava alla ferita
del tralcio potato, come una lacrima. Egli mi raccontava che non
vi era nulla di strano perché é la vite che va in amore. Quella linfa é, in parole povere, come un visibile parlare di Dio. Quella linfa viene da Dio e va in amore, va in frutti d' amore. Viene da Dio, radice del vivere e dice a noi, piccoli tralci: ho bisogno di voi per una vendemmia d' amore. E nessuno si può rifiutare!
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Meditazioni: «HO BISOGNO DI VOI PER UNA VENDEMMIA D’AMORE», Vincenzo La Gamba - America Oggi, New York, 14 Maggio 2006 - Quinta Domenica di Pasqua |