Meditazioni

Io battezzo con acqua, ma Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo

 

di Vincenzo La Gamba

 Oggi celebriamo la festa del Battesimo del Signore al fiume Giordano. La liturgia presenta questo fatto come la manifestazione di Gesù, fattosi uomo come tutti, per salvare l' umanità intera. Gesù è il Messia Salvatore, sul quale Giovanni il Battista vede scendere lo Spirito Santo. Così pure si sentì una voce dal cielo: "Tu sei il mio Figlio prediletto, in Te mi sono compiaciuto."
Giustamente il defunto Giovanni Paolo II, ha messo, nel rosario, come primo mistero della Luce, il Battesimo di Gesù al Giordano. Gesù è la luce, venuta nel mondo. È la vita del mondo. È il Figlio unigenito del Padre.

Possiamo contemplare questa rivelazione e questa manifestazione della Santissima Trinità al Giordano e nello stesso tempo possiamo seguire l'inizio della missione pubblica di Gesù.

È la grande manifestazione di Gesù al Giordano. Su quel Gesù di Nazaret scende lo Spirito e la voce del Padre: "Egli è il Figlio di Dio, il Salvatore, Colui che ci meriterà ogni grazia e ogni santificazione".

Al Giordano dà inizio alla sua vita pubblica, al compimento della sua missione.

Ciascuno di noi può chiedersi: Ho accolto Cristo Gesù nella mia vita? La sua manifestazione è chiara per me? Com'è ora il mio rapporto con Gesù? Com'è dopo tutte le celebrazioni natalizie? Dopo la grande indicazione del Papa nella Lettera del Nuovo Millennio, quando dice: "Il nostro programma di vita è Cristo: da conoscere, amare, imitare, per vivere in lui la vita trinitaria e trasformare con lui la storia..."?

Giovanni il Battista dice: "Io battezzo con acqua, ma Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo".
Si riferisce al battesimo di penitenza che dà Giovanni e si annuncia il sacramento del Battesimo, cioè la "vita nuova" meritata dal sacrificio di Cristo e data a noi per opera dello Spirito Santo. 
Nel Giordano non fu l'acqua a santificare Gesù, ma Gesù che santificò l'acqua. Non solo l'acqua del Giordano, ma quella di tutti i battisteri del mondo.

La liturgia ci aiuta a ripensare e rinnovare la grazia del nostro Battesimo. Noi siamo stati battezzati nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo, cioè nell'amore del Padre, nella salvezza di Cristo, nella grazia dello Spirito. A ciascuno di noi il Padre ha detto: "Tu sei mio figlio". Noi rivolgendoci a Lui, possiamo dire: "Tu sei mio Padre!".

È la nuova vita che ci è stata donata, la grande dignità alla quale siamo stati elevati. 
Con il sacramento del Battesimo siamo il tempio dello Spirito Santo.

Ci ha detto S. Paolo nella lettera a Tito: "È apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell'attesa della manifestazione del nostro grande Dio e Salvatore Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone. Egli ci ha salvati con un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo".

È quanto il Signore ha compiuto in noi membri del suo popolo; è quanto siamo chiamati a vivere nella nostra coerenza di battezzati.

 

Meditazioni: «Io battezzo con acqua, ma Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo»,  Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, Domenica  7  Gennaio 2007 -  Battesimo di Gesù
 

Domenica 7 gennaio 2007

Lc 3,15-16.21-22
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto».