Meditazioni

Io servo perché Gesù è il Servo sofferente

 

di Vincenzo La Gamba

Una vecchia preghiera del catechismo scritta da Papa Pio X chiedeva al Signore: "Accresci la nostra fede".  Non sono sicuro se Pio X si fosse ispirato al Vangelo di oggi, quando i discepoli chiedono al Signore: "Aumenta la nostra fede". Cambia il verbo ma resta la sostanza: la fede. Dopo tutto cosa è la fede?

Partiamo da un semplice punto: la parola "fede" è parola molto corta per numero di quattro lettere, ma molto lunga per significato e valore. Come possiamo sapere se abbiamo fede?

Gesù risponde indicando qual è la misura della fede: essere servo. «Quando avete fatto tutto, dite: siamo servi inutili». Inutili noi, ma non inutile é il servizio! Perché la forza è nella Parola, non nel predicatore, la forza è nel seme non nel seminatore; perché chi gonfia di vita i granelli fino a che ne sgorgano alberi è il Signore. «Inutile», in origine significa: “senza pretese", quindi cosa é vera fede?  Vera fede é amare Dio più delle consolazioni di Dio! 

Va da sé che fede è un dono di Dio. Ma è nelle molteplici forme che la fede è vasta ed infinita: parte dal cuore, passa per la mente, agisce per amore verso il Signore. Insomma la fede in Dio esiste ma sfugge ad ogni misura fisica di peso, volume, lunghezza e profondità, proprio perché trascende nel piano dello spirito.

Un’altra certezza è che la fede non si compra al supermarket in nessuno peso ed in nessuna misura. Però una persona può sapere se ha fede, se ne ha poca, se ne ha molta o se l' ha perduta. Fondamentalmente la fede è fede quando si sente dal di dentro. Non manca mai la ragione (a parte il cuore) per fidarsi di Dio; ma dobbiamo coltivare e vivere una fede in crescita come fosse un giro ciclistico a tappe, perché ai problemi vecchi si aggiungono sempre quelli nuovi per cui a problemi nuovi si deve dare pure una risposta nuova. Con questo non si cambia il contenuto della fede, ma la sua esperienza vissuta sì.

Un secondo aspetto della fede è l'incontro fondamentalmente personale ed intimo con Dio, che viene rafforzato dal contenuto della Prima Lettura odierna: "Il giusto vivrà per la sua fede" (Ab1,2-3; 2, 2-4).

Un terzo aspetto della fede non è avere Dio al nostro servizio, ma metterci completamente a sua disposizione quando ci chiama per servirLo.

Io servo Dio perché Dio è il servitore della vita. E servire mi fa sua immagine e somiglianza. Io servo perché Gesù è il Servo sofferente. E ha scelto la sofferenza, il mezzo più scandalosamente inutile, per guarire le nostre piaghe.

Io servo perché questo è il solo modo per creare una storia che umanizza, che libera, che pianta alberi di vita nel deserto e nel mare.

La fede é tutto nella vita di un cristiano. Ma non tutti sono privilegiati a possederla......... anche se Dio la dà in dono a tutti. 
 

Meditazioni: «Io servo perché Gesù è il Servo sofferente»,  Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, 7 Ottobre 2007 - XXVII.ma Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)
 

Domenica 07 Ottobre 2007
Vangelo Lc 17,5-10
Se aveste fede!

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: "Aumenta la nostra fede!". Il Signore rispose: "Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimbóccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare".