Meditazioni

O Signore, se Tu vuoi..

 

di Vincenzo La Gamba

Ai tempi di Gesù il lebbroso era "intoccabile", cioè tutti schivavano di avere alcun contatto per aiutarlo, perché dicevano che un lebbroso é sinonimo di male, di bestemmia, di emarginazione.

Non sappiamo se nell' odierno Vangelo di Marco quel "Se vuoi, puoi guarirmi" rivolto a Gesù dal lebbroso è più un atto di disperazione che di coraggio. É brutto conoscere una persona che non ha speranza nella vita e tenta il tutto per tutto per essere amato. Il lebbroso, ci viene insegnato oggi, aveva riposto in Gesù la sua ultima speranza di guarigione dalla sua terribile malattia.

Ma nel contesto delle nostre cose terrene quel lebbroso, senza volto né nome, siamo noi. Si, siamo noi stessi, quando stanchi di sfuggire dalla realtà, quando non in grado di dare un senso alla nostra vita, ci avviciniamo a Lui con pudore, umiltà e speranza.

Ci si convince e si riafferma che noi non meritiamo nulla, abbiamo solo della Tua pietà e del Tuo  amore, O Signore! Con tutta discrezione Ti diciamo: "Se Tu vuoi...".

Il nostro futuro speranzoso é appeso a quel "se", che non é un mera interrogazione, ma una condizione di impotenza da parte nostra verso Gesù, che é potente e quindi "può".

Se Egli "può” allora "vuole".

Ci può essere solamente un dubbio "qual é la vera volontà di Dio?". Sicuramente né io né voi la sappiamo, perché non possiamo imporre la nostra alla Sua volontà. Il senso del mistero sta proprio qui! La Sua volontà non ci é data di conoscere.

Nella fattispecie, non possiamo sapere perché, in quel momento l' uomo affetto e sofferente da lebbra é stato curato da quella carne sfatta ed il corpo piagato.

Conosciamo la risposta di Gesù al lebbroso: “Sì. Lo voglio....".

La conclusione può essere questa: Dio "vuole" figli guariti, perché, fondamentalmente, Dio é guarigione. Una persona da guarire ha bisogno di cure da parte del medico, mentre la professione del medico non esisterebbe se fossimo tutti sani. Si é intenerito Gesù dalla richiesta del lebbroso? E perché?

Io mi fido del desiderio di Dio di guarire colui il quale ne fa richiesta con quel "se" che é una condizione, non una mera imposizione.

Ogni vita muore se non é toccata!  Cosi é l' anima. Se Dio non guarisce un' anima malata é perché non la tocca. Ma non la tocca, non perché é a Lui proibito, ma perché quell'anima crede di essere "sana" fisicamente, non spiritualmente.

Ecco la differenza! L' anima muore e "può” morire per assenza di incontri con Dio.

E non é poco....

Permettetemi di dire che Gesù tocca e chiede a ciascuno di noi di partecipare al desiderio di Dio, non ai Suoi miracoli. O forse sì. Ci chiede di partecipare ad un miracolo: avere fede in Lui.

 

Meditazioni: «O Signore, se Tu vuoi..»,  Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York,  Domenica 15 Febbraio 2009, VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)


 

Domenica 15 febbraio  2009, VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Vangelo  Mc 1,40-45
La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato

 Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va', invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.