Come Pilato, Giuda e Pietro abbandoniamo, tradiamo e rinneghiamo
Cristo nella nostra quotidianità,
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di Vincenzo La Gamba La domenica delle Palme ci fa ricordare una delle più drammatiche pagine della Liturgia cattolica. Perché? Certamente si riscontra tutto: dalla conflittualità al tradimento di Pietro, dalla trasudazione alla preghiera, dalla blasfemità alla rinnegazione,dall' abbandono all' impiccagione di Giuda Iscariota. Solo il Cireneo, è il personaggi positivo per Cristo sulla via del Calvario assieme ad uno dei ladroni. Uno scenario del genere aveva certamente bisogno di personaggi misteriosi. Ognuno ha fatto la sua parte e la cosa più attuale, anche a distanza di duemila anni ci identifichiamo pure noi nel bene e nel male. La parte finale spetta a Gesù, che muore sulla Croce, dopo essere venuto in terra per redimerci dal peccato. Chi veramente ha capito chi fosse Gesù è stato il centurione romano , che esclama: "Davvero Costui era il Figlio di Dio!". Tardi, troppo tardi per riconoscere il Figlio di Dio, incarnatosi nato per poi morire per la redenzione dei nostri peccati. Molte volte ci siamo sicuramente domandati come si può giustiziare un giusto. Come si é potuto condannare Gesù che non ha commesso nessuno reato se non quello di proclamarsi Messia. Può la legge condannare un uomo innocente, giusto e per giunta senza peccato? Bisogna puntualizzare che Ponzio Pilato si é lavato le mani una volta che la folla ha deciso di crocifiggere Colui che era il figlio di Dio. La legge é legge e deve essere applicata, sebbene la legge divina non abbia niente a che fare con la legge terrena. Il gesto di Ponzio Pilato di lavarsi le mani non é altro che una chiara partecipazione al peccato. Si sa di non dover peccare, ma lo si fa perché non si può fare a meno di farlo. Quante volte abbiamo incontrato gente che, come Ponzio Pilato, si sono lavate le mani? Quanto volte siamo stati traditi dai nostri amici così come Giuda Iscariota ha tradito Gesù? Quanti di noi agiscono come Ponzio Pilato e Giuda? Da un lato Pilato rappresenta la superficialità umana, mentre Giuda incarna il male e la negatività assoluta. Gesù sentenzia prima della Sua morte: "sarebbe meglio per quell'uomo (Giuda Iscariota) se non fosse mai nato!" (Matteo 26,24). Parole pesanti come macigni. Per non parlare di Pietro, il fido Pietro, al quale Gesù disse: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherai la mia Chiesa". Ma la fedeltà di Pietro a Gesù é caduta di schianto nei tre momenti in cui ha rinnegato Gesù. Pilato, Giuda e Pietro sono personaggi che hanno abbandonato, tradito, rinnegato Cristo, in cui noi ci identifichiamo meglio perché come loro abbandoniamo, tradiamo e rinneghiamo Cristo nella nostra quotidianità. Ecco perché questa domenica di Passione di Gesù é il punto di partenza della grande settimana della fede cristiana. Data la sua importanza, non possiamo banalizzarla, tantomeno sprecarla dal punto di vista religioso.
Riflettiamo sul vero significato della
Passione di Gesù Cristo, la cui lettura, passo per passo, ci impone
il silenzio totale per viverla e meditare nella fede e nell' amore. |
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La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Come Pilato, Giuda e Pietro abbandoniamo, tradiamo e rinneghiamo Cristo nella nostra quotidianità, ma lui ha avuto pietà del nostro niente», America Oggi, New York, Domenica 28 Marzo 2010, DOMENICA DELLE PALME (ANNO C) |
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