Meditazioni

Non le idee cambieranno la vita ma l'incontro con persone con una vita cambiata

 

 Zaccheo per vedere Gesù si arranca su un albero, sa riconoscere i propri limiti, li accetta, non si autocommisera, non si fa complessi. Inventa una soluzione: l'albero. Ha il coraggio dei propri desideri, agisce nel nome delle sue convinzioni, non delle sue paure, e l'albero diventa la sua libertà

 

 

di Vincenzo La Gamba

 

"Cercava di vedere Gesù". ma non ci riuscì.  Voleva e gli bastava vederLo, ma non voleva parlargli perché proprio non sperava di fare ciò.

E' uno dei brani evangelici che è di una attualità straordinaria.

Il nostro protagonista è Zaccheo e per vedere Gesù si arranca su un albero perché c'era un muro di folla e lui è basso.

Zaccheo, piccolo grande uomo, é una figura che sa riconoscere i propri limiti. Li accetta, non si autocommisera, non si fa complessi.

Inventa una soluzione: l'albero. Ha il coraggio dei propri desideri, agisce nel nome delle sue convinzioni, non delle sue paure, e l'albero diventa la sua libertà.

 

La libertà è il respiro del Vangelo. La libertà é la vitamina della nostra esistenza, senza la quale non ci nutriamo di un Dio che "deve" venire a trovarci.

Se é vero per Zaccheo sarà vero anche per noi perché quando Cristo si avvicina a noi si "deve" sentire aria di libertà.

 

«Gesù alza lo sguardo». A sorpresa Gesù gli rivolge la parola. Lo chiama per nome, come se a Gerico cercasse Zaccheo solo. Gesù si autoinvita a casa sua.

 

La distanza è annullata: colui che Zaccheo cercava di vedere, si rivela come colui che alza gli occhi cercando Zaccheo. E lo fa dal basso, quasi fosse più piccolo del piccolo Zaccheo. Il cercatore si accorge di essere cercato; colui che desidera si scopre oggetto di desiderio; l'amante scopre di essere amato. Ed è subito festa.

 

«Oggi devo fermarmi a casa tua». Il dovere di Dio: «devo» fermarmi.  Dio «deve». E non per le nostre suppliche o la nostra buona condotta, Dio «deve venire» per un suo dovere interno, per un bisogno che gli urge nel cuore, perché lo spinge un fuoco e un'ansia, perché noi gli manchiamo.

 

Tutta la nostra speranza è che Dio «deve venire», e verrà se lo chiama il nostro desiderio.  E verrà perché "deve".

 

Si legge nell' odierno Vangelo : "S'incamminarono verso casa". E non occorre che Gesù parli, rimproveri, lodi, non servono prediche, basta l'incontro: incontrare un uomo riuscito fa credere nell'uomo; incontrare un Dio che non giudica, rende liberi; incontrare un Dio che si fa amico, crea amicizia.

 

Zaccheo che conosceva solo rapporti di sfruttamento, capisce dal comportamento di Gesù che la legge della vita è altro.

 

Il ladro non smette semplicemente di rubare («non ruberò più») ma passa al dono («la metà è per i poveri»). Vero capovolgimento della vita, conversione. Fa più di ciò che esigeva la legge, forse meno di quello che Gesù vorrebbe, ma lo fa in totale libertà. Cuore nuovo, cuore libero.

 

Come per Zaccheo, non sono mai state le idee a cambiarci la vita, ma l'incontro con persone. Zaccheo prima incontra, poi si converte. La sua conversione non è condizione  (Gesù non ne pone alcuna ), ma conseguenza dell'incontro. E questo può scandaloso per i moralisti. Abbiamo pur sempre pensato di trovare Cristo come risultato del nostro comportamento onesto. Invece la nostra vita cambierà davvero solo quando lo incontreremo.

 

E già viene. Gerico è su ogni strada del mondo: per ogni piccolo c'è un albero, per ognuno uno sguardo.
Il Signore "deve" fermarsi, oggi, proprio a casa nostra.

Domenica 31 Ottobre 2010, XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Vangelo (Lc 19,1-10)
Il Figlio dell’uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto

 Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Non le idee cambieranno la vita ma l'incontro con persone con una vita cambiata. Zaccheo per vedere Gesù si arranca su un albero, sa riconoscere i propri limiti, li accetta, non si autocommisera, non si fa complessi. Inventa una soluzione: l'albero. Ha il coraggio dei propri desideri, agisce nel nome delle sue convinzioni, non delle sue paure, e l'albero diventa la sua libertà», New York, www.galatro.org, Domenica 31 Ottobre 2010, XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Home