Non preoccupatevi del domani
Ricercare e praticare il Regno di Dio in terra ora, oggi, durante la nostra quotidianità. Noi non dobbiamo avere timore, nessuna preoccupazione per il domani se amiamo Dio. Il Padre sa di quanto abbiamo bisogno, e provvederà
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di Vincenzo La Gamba Cari fratelli e sorelle in Cristo, oggi ci poniamo questo quesito: Nel regno dei cieli c' e' una giustizia da cui delle leggi vanno messe in pratica?.La risposta è quasi ovvia: un regno senza leggi non può esistere ma è anche vero che chi appartiene ad un regno vive le leggi di quel regno. Si ammette quindi che la giustizia del regno dei cieli non è di questa terra, non è semplicemente umana ma è stata promulgata da Cristo ed ha come realtà costituita la fraternità dei figli di Dio. Far parte del regno dei cieli è vivere questa fraternità attuata dal sacrificio di Cristo e resa possibile dal dono dello Spirito Santo. Chi la vive e la promuove è meritevole di lode. Ovviamente, ogni lode viene pronunciata da chi ha l'autorità di pronunciarla, così come in un esame è il maestro o docente universitario che esprime la lode. Così è pure la lode eterna,. Essa non potrà che essere pronunciata da Cristo, in ragione della sua autorità di Re, e in ragione del fatto che Egli è l'infinitamente capace di conoscere la vera misura dei nostri meriti. Nella lettura San Paolo aveva la consapevolezza di non essere nel peccato e da ciò la certezza morale di essere nella grazia di Dio; una solida certezza morale basata sulla universale volontà salvifica di Dio e sulla volontà di essere di Dio. Nell' odierna seconda lettura l' Apostolo Paolo ci invita a non giudicare nulla perché i seguaci di Cristo devono essere sempre gli uomini dell' attesa e della speranza. Per noi nessuna cosa deve essere definitiva, neppure le sentenze dei più alti tribunali umani per cui noi dobbiamo essere sempre disposti ad accettare qualsiasi essere umano come prossimo, senza tenere conto di nessun giudizio umano. Gesù nel Vangelo domenicale secondo Matteo ci rammenta:"Nessuno può servire due padroni: o odierà l' uno e amerà l' altro, o preferirà l' uno e disprezzerà; non potete servire a Dio e a mammona." Ci sprona e ci invita. Sembra quindi che il Suo il discorso è focalizzato sulla giustizia del regno dei cieli che va ricercata, praticata. ' Ma, cari fedeli, dobbiamo essere noi a ricercare e praticare il Regno di Dio in terra ora, oggi, durante la nostra quotidianità. Noi non dobbiamo avere timore, e nessuna preoccupazione se amiamo Dio. Questo è l'elemento fondamentale della nostra fede in Dio, perché il Padre sa di quanto abbiamo bisogno, e provvederà. Quante volte abbiamo invocato il Signore della terra e del Cielo per aiutarci secondo le nostre intenzioni? E quando non abbiamo avuto nessuna risposta abbiamo detto: ci affidiamo alla Divina Provvidenza. Va da sé che quello che dobbiamo fare è cercare sempre nella nostra quotidianità il regno di Dio e la sua giustizia. Il resto? Sicuramente è una cosa in più, cioè “in aggiunta”. Così ci dice Gesù nell' odierno brano Evangelico di Matteo. Ed aggiunge:" Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascuno giorno-conclude Gesù- basta la sua pena." Cari amici, il domani, dice Gesù, si preoccuperà di se stesso, cioè appronterà quanto è necessario perché Dio agisce con la Sua provvidenza. Il domani provvederà a se stesso e noi penseremo al domani quando sarà diventato un oggi. Questo è un concetto basilare per capire cosa è veramente il Regno di Dio. Il regno di Dio si stabilisce dentro di noi, se lo vogliamo accogliere. Il regno di Dio che è tra noi, in mezzo a noi (Lc 17,21), stabilito in una giustizia che ha come anima l'amore verso Dio e verso i fratelli e sorelle in Cristo. Tanto più i popoli si scoprono interdipendenti, tanto più hanno bisogno di cercare il Regno di Dio e la Sua giustizia, e devono domandare al Padre: “Venga il tuo Regno”.
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La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «"Non preoccupatevi del domani" Ricercare e praticare il Regno di Dio in terra ora, oggi, durante la nostra quotidianità. Noi non dobbiamo avere timore, nessuna preoccupazione per il domani se amiamo Dio. Il Padre sa di quanto abbiamo bisogno, e provvederà», New York, www.galatro.org, Domenica 27 Febbraio 2011, VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) |
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