Meditazioni

"Io sono la via, la verità e la vita"

 

Restare in Cristo e fare frutto. Gesù ci invita, fondamentalmente, a questo: "Rimanete in me ed io in voi", come per dire io sono sempre vicino a voi, nei momenti lieti, come in quelli tristi; nei momenti di disperazione come in quelli di gioia; nei momenti di dolore come in quelli della speranza. C'é in tutto questo, un elemento essenziale, che é un momento di grande intimità con Cristo

 

di Vincenzo La Gamba

 

"Restare in Cristo e fare frutto". Sono queste due idee fondamentali che sono ripetute con insistenza nell' odierno Vangelo di Giovanni.

Diciamo subito che la prima é la condizione della seconda nel senso che Gesù dice: "In questo é glorificato il Padre mio. Che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli".

Per essere veri discepoli  deve sussistere la prerogativa di donare il proprio amore a Gesù.  Evangelizzare sopratutto tutto quello che contengono le Sacre Scritture. Significa pure sacrificarsi per amore di Dio e morire se e' necessario per Dio.

Facciamo un salto indietro ricordandoci che nell' Antico Testamento, Dio era il padrone della vigna, custode buono ed operoso.

Nell' odierno brano evangelico Gesù afferma qualcosa di assolutamente nuovo: Io sono la vite, voi siete i tralci - dice - come per significare che il vignaiolo si é fatto vite ed il creatore si é fatto creatura.  Diamo quindi una definizione sul come Dio é in noi.

Dio é in noi, non come padrone però, ma come linfa vitale. 

Dio é in noi, non come una voce che viene da fuori, ma come il segreto della vita. 

Dio é in noi per prendersi meglio cura di noi stessi.

Gesù ci invita, fondamentalmente, a questo: "Rimanete in me ed io in voi", come per dire io sono sempre vicino a voi, nei momenti lieti, come in quelli tristi; nei momenti di disperazione come in quelli di gioia; nei momenti di dolore come in quelli della speranza. C'é in tutto questo, un elemento essenziale, che é un momento di grande intimità con Cristo. Non é vero?

É una intima relazione tra Padre e Figlio, nella quale il Padre aiuterà sempre il figlio nei momenti di bisogno a qualsiasi livello.

Gesù ancora ci dice oggi: "Ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto", che tradotto nella nostra quotidianità significa: "Chi osserva i miei comandamenti - precisa la seconda lettura - dimora in Dio ed egli in Lui".

Questa é la stagione in cui profumano i fiori delle vite. Una volta un contadino originario della Calabria mi disse che nel suo orticello c'era una linfa che saliva misteriosamente lungo il ceppo e si affacciava alla ferita del tralcio potato, come una lacrima. Egli mi raccontava che non vi era nulla di strano perché é la vite che va in amore.
 

In sostanza c'é sempre un amore che sale dalla radice del mondo ad un misterioso segnale di terra, di sole, di vento, e, in alto, apre la corteccia che sembra secca e morta, mentre la incide invece di fiori e di foglie.
Come per miracolo, quel grappolo poi crescerà, per essere pieno di succo lucente, come il sole,  e dolce, come il miele.

Quella linfa é, in parole povere, come un visibile parlare di Dio. Quella linfa viene da Dio e va in amore, va in frutti d' amore. Viene da Dio, radice del vivere e dice a noi, piccoli tralci: ho bisogno di voi per una vendemmia d' amore. E nessuno si può rifiutare!

La Liturgia di oggi Domenica 22 Maggio 2011,   V DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

Vangelo (Gv 14,1-12)
Io sono la via, la verità e la vita

 Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».

Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.

Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.

In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».

La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «"Io sono la via, la verità e la vita". Restare in Cristo e fare frutto. Gesù ci invita, fondamentalmente, a questo: "Rimanete in me ed io in voi", come per dire io sono sempre vicino a voi, nei momenti lieti, come in quelli tristi; nei momenti di disperazione come in quelli di gioia; nei momenti di dolore come in quelli della speranza. C'é in tutto questo, un elemento essenziale, che é un momento di grande intimità con Cristo» New York, www.galatro.org, La Liturgia di oggi Domenica 22 Maggio 2011,   V DOMENICA DI PASQUA (ANNO A)

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