"Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli"
Le tentazioni non si evitano, ma si attraversano: senza tentazioni non c'è salvezza, perché non esiste scelta, scompare la libertà, è l'uomo stesso che finisce
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di Vincenzo La Gamba Entriamo, oggi, nel periodo quaresimale, che ci incammina verso la Pasqua 2012 con il brano evangelico di Marco incentrato sulle tentazioni di Satana verso il Figlio di Dio, Gesù. Marco ci narra che lo Spirito che protegge e conforta Gesù, lo spinge nel deserto, nel cuore del conflitto. E questo perché nel deserto un uomo sa quanto vale, cioè quanto valgono i suoi ideali. Il deserto è scuola di monoteismo. E' lì che è nata l'inguaribile malattia israelitica dell'assoluto. Marco non riporta il contenuto delle tentazioni, ma ci ricorda l'essenziale: che le tentazioni non si evitano, ma si attraversano: senza tentazioni non c'è salvezza, perché non esiste scelta, scompare la libertà, è l'uomo stesso che finisce. Ogni vita spirituale inizia sempre con un pellegrinaggio verso il mistero interiore che ci minaccia e che ci genera, con il confronto quotidiano con le zone oscure del nostro intimo oppure con il nostro caos interiore, che si contendono il cuore. Gesù predicava la buona notizia e diceva: è finita l'attesa; un mondo nuovo è possibile, il nuovo progetto di Dio è qui, convertitevi. Noi percepiamo questo verbo come un imperativo, mentre invece è un invito per cambiare vita, cioè non è richiesta di obbedienza, ma l'offerta di un' opportunità. Cambia vita, io ti indico la via perché da quì il cielo è più vicino e l'azzurro non è così azzurro da nessun'altra parte. Convertitevi, non suona allora come un'ingiunzione, ma come la migliore delle risorse. credendo nel Vangelo. Fidatevi di una buona notizia, Dio è qui e guarisce la vita, Dio è con noi, con amore. La buona notizia che Gesù annuncia è l'amore. Credi; vale a dire: fidati dell'amore, abbi fiducia nell'amore in tutte le sue forme, come forma della terra, come forma del vivere, come forma di Dio. Non fidarti di altre cose, non della forza, non dell'intelligenza, non del denaro. Bisogna partire dall'amore per capire chi siamo., La domanda spontanea è questa: siamo in condizioni di non sentire le lusinghe del diavolo. e quindi sconfiggere Satana? Certo che si se ci incamminiamo durante questo periodo quaresimale in un viaggio di fede verso la piena luce della Pasqua. Trovare la luce significa non avere tra i piedi Satana, nel momento in cui c'è in noi una conversione dei cuori. Ma come avviene la conversione dei cuori? Gesù è stato tentato da Satana, ma è stato lo stesso Gesù a sconfiggerlo, fornendo, alla fine del brano evangelico odierno, questo fondamentale messaggio salvifico a tutti noi: "Convertitevi e credete al Vangelo". Ecco. Cominciamo a calmarci un po' durante questo tormentato periodo quaresimale. Cominciamo a fare esercizi pratici di vita cristiana, di ascolto della Parola di Dio, di incessanti preghiere per noi e l' umanità intera, di rinnovamento battesimale (cacciando da noi lo spirito del male, Satana) e di sincera conversione al Signore, prima di aspettare che il mondo cambi. Perché noi sappiamo che il mondo non cambia, se non è l'uomo a cambiare. Con la Quaresima, Dio ci fa una "chiamata", non per strillarci, ma per farci capire che, in fondo, è il bene che deve trionfare sul male e non viceversa. Fare Quaresima è rileggere la Parola di Dio per trovare la via della salvezza non solo nostra, ma dell'umanità intera. Vivere la Quaresima è un momento di adattamento ad un nuovo cammino, in cui ci si diventa consapevoli della rinascita a "nuova" vita: quel "nuovo" deve essere assoluto abbandono di atti ed intenzione cattive. Ecco come ci ammonisce Gesù, in un passaggio di Marco (7; 21-22): "Dal cuore degli uomini escono le intenzioni cattive: fornicazioni, omicidi, adulteri, cupidigie, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia e stoltezza". Le sopra elencate sono sorgenti di peccato, però nella misura in cui convertiremo il nostro cuore al valore del Regno di Dio, prosciugheremo queste sorgenti di male. L' uomo ha quaranta giorni per ponderare la sua esistenza e se dalla Quaresima il cristiano convertito è un uomo "nuovo", significa che comincerà a perdonare e non odiare; sarà fratello del prossimo e non più nemico; sarà pacifico e non violento. La Quaresima non è privarsi di alcuni vizi come sigarette, liquori, cioccolatini e dolciumi vari. Non è così che si diventa buoni dal di dentro. Essere buoni significa togliersi il vizio di essere animali ragionevoli e diventare (veramente) fratelli e sorelle in Cristo.
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La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «"Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli". Le tentazioni non si evitano, ma si attraversano: senza tentazioni non c'è salvezza, perché non esiste scelta, scompare la libertà, è l'uomo stesso che finisce» New York, www.galatro.org, La Liturgia di oggi Domenica 26 Febbraio 2012, I DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO B) |
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