"Chi
viene a me non avrà fame
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di Vincenzo La Gamba
Molte volte,
quando siamo insoddisfatti di come le cose vanno nel cammino
della nostra vita, ci domandiamo: Cosa ci manca o
Chi ci manca?
É una domanda che
non riguarda solo l'uomo o la donna qualunque o di successo, ma
riguarda anche preti, suore, diaconi, tutti, insomma, perché comune
è l'origine e la natura e quindi il desiderio di felicità.
Il Vangelo odierno
racconta che il giorno dopo il miracolo della moltiplicazione dei
pani, a Gesù la folla pose domande incalzanti: "Rabbi, quando sei
venuto qua?" oppure: “Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere
di Dio." Ed ancora: “Quale segno tu fai perché
vediamo e possiamo crederti?"
Fondamentalmente
la folla voleva conoscere non solo chi Gesù veramente fosse, ma
sapere di più della Sua missione in terra.
E qui comincia la
difficile spiegazione di Gesù che ammonisce tutti loro: "Voi mi
cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato
di quei pani e vi siete saziati. Procuratevi non il cibo che
perisce, ma quello che dura per la vita eterna e che il Figlio dell'
uomo vi darà."
"In verità vi
dico, non Mosè ha dato il pane del cielo, quello vero: e il pane di
Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo". Allora
Gli dissero: "Signore, dacci sempre questo pane."
E Gesù risponde
alla domanda: "Io sono il pane della vita. Chi viene a Me non avrà
più fame e chi crede in Me non avrà più sete".
Tradotto nel
mistero Eucaristico ci accorgiamo che é bello nutrirsi del pane
della vita e del vino, perché sono i
simboli del sacrificio di Gesù
attraverso i quali "sigilliamo" la venuta del Figlio di Dio, venuto
in terra per redimerci dal peccato.
I Santi sono la
testimonianza non solo della loro santità, ma della totale felicità
della vita, perché non si sono mai privati del pane che sazia la
fame del cuore. In ogni Messa ci nutriamo del pane e del vino per
saziare la nostra fame e la nostra sete, essendo bisognosi della
parola di Dio ed arrivare a capire, in ogni atto eucaristico,che
cosa è la dignità umana, l' amore tra le persone ed i popoli nel
rispetto dei diritti umani, la solidarietà e la carità.
Moltiplicare oggi
il pane per i poveri comporta
primariamente il miracolo di amare il prossimo.
Altrimenti il solo
pane materiale, cioè l'avere e lo
spendere, ci lasceranno vuoti internamente. Quando
siamo attaccati al denaro ed il denaro diventa
arbitro della nostra esistenza, non solo perdiamo il gusto delle
cose semplici, ma tutto è marginale e non importante, incluso Dio.
Davanti alla
religione del denaro che crea egoismo, insoddisfazione,
depressione, stress, Gesù oggi proclama:
"Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi
crede in me non avrà più sete".
Che
altro aggiungere? |
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La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «"Chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!" Molte volte, quando siamo insoddisfatti di come le cose vanno nel cammino della nostra vita, ci domandiamo: Cosa ci manca o Chi ci manca? Davanti alla religione del denaro che crea egoismo, insoddisfazione, depressione, stress, Gesù oggi proclama: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete".» New York, www.galatro.org, La Liturgia di oggi Domenica 5 Agosto 2012, XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) e-mail: VJIM19@aol.com |
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