"Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto"
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di Vincenzo La Gamba
Nell' odierno brano evangelico della seconda domenica di Quaresima, Luca ci narra il Mistero della Trasfigurazione, per mezzo del quale Gesù è indicato come la vera speranza dell’uomo. E' uno dei piu' importanti brani evangelici perche' Luca parla dell’ “esodo” di Gesù, che contiene allo stesso tempo morte e Risurrezione. Tutto si svolge sul Monte Tabor. I protagonisti sono i tre apostoli, Pietro, Giovanni e Giacomo. Essi stanno dormendo ed il loro sonno rappresenta l’incapacità dell’uomo di penetrare nel Mistero. Capita pure a noi certe volte di non tenere gli occhi aperti e non essere partecipi al mistero di Dio. Invece di stare all' erta ci rilassiamo dormendo dimenticandoci di tutto cio' di buono Gesu' ci offre nella vita, sopratutto dei doni che ci concede, sopratutto quella ispirato alla fede. i Tre sono poi risvegliati da Gesù e d' un tratto "vedono la Sua gloria". Come la vedono? Attraverso una nube, simbolo dell’immensità di Dio e della sua presenza; una nuvola che copre tutti e tre. Succede pure che Pietro, Giovanni e Giacomo, ascoltano queste parole pronunciate dal Padre che dice: “Questi è il Figlio mio, l’ Eletto, ascoltatelo”. In questa frase é racchiuso il messaggio sul quale non c’è altro commento da fare anche se e' recepito dagli Apostoli con timore e stupore. E tutti e tre vorrebbero attaccarsi a questo momento per evitare l’attimo seguente della discesa dalla montagna (Tabor) e il suo fardello di abitudine, di oscurità, di passione. Appena la voce di Dio cessa, rimane “Gesù solo”. Questa visione non li solleverà dal peso della vita di tutti i giorni né li dispenserà dall’atto di fede al momento della prova, quando i vestiti bianchi e il viso "trasfigurato di Gesù" saranno strappati e umiliati. Ma il ricordo di questa visione li aiuterà a capire, come spiega il Prefazio della Messa di oggi, “che attraverso la Passione si giungerà al trionfo della Risurrezione." Nel suo profondo senso teologico la Trasfigurazione é alla pari dell' Incarnazione e della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, cioé un rapporto umano-divino o viceversa, che più delle volte ha confuso e messo in soggezione tutti gli Apostoli, i quali si domandavano: ma con Chi abbiamo, veramente, a che fare? Andiamo con ordine. Gli Apostoli, Pietro, Giovanni e Giacomo salgono sul monte Tabor. Gesù, mentre prega, "trasforma" il Suo volto, "trasfigurandolo", assumendo sembianze di luce Divina, non più umana quindi. Gesù, sulla montagna Tabor, smette di pregare nel momento in cui "parla" con Mosé ed Elia (entrambi personaggi del Vecchio Testamento; il primo rappresenta la Legge; il secondo é uno degli eccelsi profeti). Gesù parla della Sua prossima morte. Vede già profilarsi un altro monte, il monte della Croce per arrivarvi dopo essere stato condannato sol perche' aveva detto che Lui e' venuto in terra per servire e non essere servito, perche' cosi' ha voluto la volonta di Sup Padre, Iddio Onnipotente. La Sua morte si rendera' drammaticamente necessaria per svelare al mondo il vero volto di Gesu', figlio di Dio Padre. Se questo non é un mistero, ditemelo voi cosa é! La Trasfigurazione, momento in cui Gesù svela il Suo mistero, accecando di luce divina gli stessi Apostoli, é la meta a cui noi tutti siamo chiamati in questo cammino di Quaresima: é là che siamo diretti. Il deserto che abbiamo iniziato a percorrere per ritrovare la lucidità mentale è verità; i gesti, come la preghiera, digiuno ed elemosina, che stiamo compiendo per rafforzare la nostra spiritualità, arrivano lì: al Tabor. Il vero mistero e' ancora attuale ed e' questo: non c'e salvezza nella Croce se non dopo la Risurrezione! |
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La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto» New York, www.galatro.org, La Liturgia di oggi Domenica 24 Febbraio 2013, II DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO C) e-mail: VJIM19@aol.com |
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