"Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo"
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di Vincenzo La Gamba
Doppia ricorrenza questa domenica. La Festa della Mamma, quindi una
giornata speciale per tutte le mamme del mondo e sopratutto per le
mamme di "America Oggi, attente lettrici alle quali desidero
esprimere il mio piu' sincero augurio in occasione del giorno a loro
dedicato. Ma e' pure grande festa nella Chiesa Universale di una
ricorrenza speciale, quella dell' Ascensione. Va rilevato che
in molte diocesi americane l' Ascensione e' stata di già celebrata
giovedì scorso.
L' Ascensione, e' uno dei
grandi misteri della nostra fede, il cui significato può essere
sintetizzato e scritto nella Lettera indirizzata agli Ebrei (11, 1):
Con questo passo veniamo introdotti al senso reale della nostra adesione a Dio che comporta l'atteggiamento di apertura incondizionata nei suoi confronti: la fede. Questa prospettiva viene definita prova delle cose che non si vedono: attraverso di essa noi infatti accettiamo per vero quello che non ci consta immediatamente al tatto e alla vista e che non sperimentiamo sensorialmente né siamo in grado di provare. Unica prova valida è la stessa Parola del Signore.
La fede del resto non sarebbe tale se i suoi
contenuti fossero verificabili: di fronte al dono di Dio e alla
verità rivelata non si deve porre ostacolo né si deve obiettare, ma
semplicemente riporre la fiducia, affidarsi al mistero stesso
incondizionatamente e senza riserve. Chi crede e si affida non deve
cercare prova alcuna se non nella Parola stessa del Signore. Per i discepoli che noi ora vediamo attoniti guardare il cielo, l'ascesa di Gesù costituisce un monito a vivere la propria fede nel Signore sotto questa prospettiva: adesso che il Maestro è salito alla sfera del divino, essi non potranno più interagire con Lui come avevano fatto fino ad allora: non sarà loro possibile incontrarLo, intrattenersi con Lui. Questo, tuttavia, non vuol dire che Egli non presenzierà più nella loro vita e soprattutto nel loro operato di annuncio. Dovranno semplicemente incontrarLo secondo l'aspetto specifico che Lui stesso aveva loro indicato: "Dove due o più sono nel mio nome, Io sono in mezzo a loro"; oppure "Ecco Io sono con voi fino alla fine del mondo" e quindi percepire la Sua presenza misteriosa ma attiva ed insinuante nell' ordinarietà della loro vita e in tutte le loro attività. Se pure Gesù insomma non sarà più visto da loro nel puro senso materiale, nella prospettiva della fede sarà visto come costantemente presente in mezzo a loro. E’ per questo che, superato lo sgomento e l'imbarazzo iniziale, essi si lanceranno fiduciosi nell'apostolato di annuncio salvifico provando con la stessa esperienza di fede, che ingenera certezza, che il loro Signore ancora vive e agisce. E in effetti, se pure asceso e invisibile Gesù sarà sempre presente in ogni circostanza in cui essi si troveranno e recherà Lui stesso alla Sua Chiesa i meritati frutti di tanto zelo e apostolato missionario. Mentre gli apostoli vivendo la fede in Lui esorteranno gli altri a riporre in Lui fede e speranza come Risorto. La fede è l'elemento determinante che ci aiuta anche a riprendere il cammino con coraggio senza fermarsi alla considerazione della disfatta ma prodigandoci verso il futuro e in tal senso sempre la Lettera agli Ebrei ci ricorda che la fede è il fondamento delle cose che si sperano, cioè che si aspettano con ansia e che attendono di essere da noi raggiunte poiché nel credere e nell'affidarci esse in parte sono state raggiunte. Dall'Ascensione del Signore siamo pertanto esortati alla fiducia e alla speranza che ci provengono in quello che non possiamo provare ma che tuttavia sussiste e guida costantemente la nostra vita usando forza e consolazione.
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La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo» New York, www.galatro.org, La Liturgia di oggi Domenica 12 Maggio 2013, ASCENSIONE DEL SIGNORE (ANNO C) e-mail: VJIM19@aol.com |
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