"Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore"
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di Vincenzo La Gamba
Succede sempre che le figure al femminile sono a dir poco
interessanti ma non come le sorelle Marta e Maria. Sono di tutto e
di piu'. Esse sono descritte
nell'odierno
brano evangelico come il simbolo
dell'eterna controversia tra mondo contemplativo e mondo attivo, tra
chi fa la scelta di pregare e chi preferisce agire.
Non ho nessun dubbio
che tutti di noi cristiani siamo un poco Marta e un poco Maria, e il
cammino stesso della vita ci porta ad essere a volte più l'uno o più
l'altro. Gesu' rende loro visita perche' sorelle del suo amici
Lazzaro che non c'e' in casa.
Non sappiamo se sta
per tornare o se è fuori tutto il giorno. Marta lo accoglie in casa
e Gesù accetta l'invito. Sono tutti contenti, ma ecco che in Marta
scatta un meccanismo vecchio come il mondo: deve organizzare l'
accoglienza preparando subito un sacco di cose, per cui non ha il
tempo per stare con l'ospite, e siccome non va lasciato solo, delega
questo compito a Maria.
É vero, comunque, che
Marta è abituata a muovere Maria come una pedina per tirarsi fuori
dalle situazioni imbarazzanti, come farà anche dopo la risurrezione
di Lazzaro (conf. Gv.11,28).
Maria ubbidisce e si
mette ad ascoltare Gesù. A Gesù interessa tutto ciò che Marta sta
preparando? Non lo sappiamo perché Marta non glielo chiede. Decide
tutto lei. Marta si offende. Morale della favola: Marta pensa di
fare del suo meglio per accogliere Gesù, ma in realtà è Gesù che
accoglie lei lasciandola fare tutto quello che ha deciso di fare.
Tutto questo succede
perché Marta mostra incapacità di comunicare e di ascoltare. É
abituata a decidere tutto lei, da persona fondamentalmente sola, pur
vivendo con un fratello e una sorella. Se non si comunica si è soli
anche in mezzo alla folla.
Marta prende
l'iniziativa per organizzare un'accoglienza perfetta. Fa del suo
meglio ma Gesù non ha voce in capitolo.
Fatto sta che lo fa
per un motivo ben preciso: essere apprezzata da Gesù.
S'aspetterebbe che
Gesù, ogni tanto, le faccia un complimento, dia una sbirciata in
cucina. Lei si sente la serva di turno, mentre vuole essere la
protagonista, tirando tutti nel suo gioco. Non lo sopporta, quindi
prima comincia a fare rumore in cucina sbattendo i coperchi delle
pentole, poi non regge più e fa il suo intervento. Vuole solo
riprendere il ruolo di padrona di casa che le sta sfuggendo. É
talmente convinta d'avere ragione che non esita a comandare a Gesù
quello che deve fare: "Dille che mi aiuti".
Marta è scontrosa
perché non sopporta che Gesù dia tanta importanza a Maria, e non si
accorge che Gesù sta accogliendo anche lei, lasciandola fare. Però,
grazie a questo suo sfogo, finalmente Gesù ha la possibilità di
parlare con lei; e non gli risponde a tono perché Gesù sa guardare
con benevolenza il suo modo di fare.
Prima difende Maria,
ma le fa anche una proposta. Gesù le fa vedere che si agita e si
preoccupa per molte cose e non riesce a vedere qual è il suo
bisogno. Le dice: "Non vedi che stai male? Se ti arrabbi è perché
vivi la frustrazione del tuo bisogno. Siediti anche tu con noi e
parliamo. Devi imparare a stare con gli altri e anche con te stessa.
Le cose da fare le faremo insieme dopo. Adesso siediti e ascolta, ho
delle cose importanti da raccontarti."
Gesù è un maestro di relazioni umane,
e se c'invita a pregare e ad ascoltarlo, è per aiutarci a vivere in
armonia con tutto il creato. La prima condizione per riuscire a
stare bene è stare bene con gli altri.
Solo così si riesce a star bene con
se stessi. La via migliore è fermarsi e ascoltare ciò che il Signore
ha da dirci e sperimentare la sua accoglienza. C'e' gente che non ha
tempo per ascoltare Gesu' per cui il suo messaggio non viene
recepito. Poi c'e' gente che fingendo di ascoltarlo non percepisce
il suo messaggio di salvezza. Di chi e' la colpa? |
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La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore» New York, www.galatro.org, La Liturgia di Domenica 21 Luglio 2013, XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C) e-mail: VJIM19@aol.com |
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