Meditazioni

"Chiedete e vi sarà dato"

 

di Vincenzo La Gamba

 "Chiunque chiede ottiene; chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa" sono parole scritte da San Luca nell' odierno brano evangelico, che ci insegna quello che significa la preghiera e come bisogna pregare.

Non e' semplice spiegare ai credenti che basta pregare per una guarigione o l' ottenimento di un favore o addirittura un miracolo ed e' tutto OK. Molte volte c'e' una delusione o una disillusione sopratutto per quelli che pregano solamente per ricevere un "favore" da Dio.

Una volta non ottenuto quanto sopra si allontanano da Dio e dalla Chiesa

Conosco molti casi di gente che dicono di aver pregato per se' stessi o per altri eppure non sono stati ascoltati dal Signore. E' mancato in loro un requisito: non hanno perseverato nella utilita' della preghiera che e' abbandono totale a Dio e avvicinamento ai suoi insegnamenti.

Andiamo per gradi. Grazie alle letture bibliche, oggi la Chiesa ci insegna quello che significa la preghiera e come bisogna pregare.

Nella prima lettura il racconto dell’intercessione di Abramo in favore delle città depravate di Sodoma e Gomorra (Gen 18,20-32: 1a lettura) dimostra che i castighi di Dio non sono la conseguenza di una predestinazione irrevocabile.

L' Evangelista Luca ci riporta invece una serie di insegnamenti di Gesù su come bisogna pregare. Gesù invita innanzitutto a pregare, per qualsiasi richiesta, con fiducia, ed assicura ad ognuno che tutte le preghiere sincere saranno esaudite." Non e' chiarito il punto quanto si deve pregare per ottenere una grazia perché la preghiera non e' una cambiale in bianco. E' una delle cose più importanti della nostra religione cattolica.

Va rilevato pure che Padre Pio scelse questo passaggio del brano evangelico odierno "Chiunque chiede ottiene; chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa" nella sua quotidiana preghiera dedicata al Sacro Cuore di Gesù, che i suoi figli e figlie spirituali recitano ogni giorno come guida alla loro giornata. Lo fanno con costante assiduità per come e' giusto che sia. E nessuno può negare quanti miracoli Padre Pio ha fatto da vivo e da morto e li continuerà a fare fino alla fine dei tempi! D' altra parte e' divenuto Santo, quindi intercessore verso il Signore Nostro Dio.

Se poi Padre Pio l' ha scelta come preghiera essenziale dire che é indispensabile per ottenere le cose che hanno bisogno della sua intercessione. Padre Pio ci ha pure insegnato, attraverso la preghiera, l' umiltà del cuore per essere annoverati tra i "piccoli" del Vangelo, ai quali il Padre ha promesso di rivelare i misteri del Suo Regno.

Egli ha pure detto che é la preghiera la cosa essenziale per entrare dalla porta del Paradiso, perché attraverso la preghiera si entra in comunione con Dio e con la Madonna, la quale rimane sempre la mediatrice di tutte le grazie terrene.

Poi Gesù, nel Vangelo odierno di Luca, dice che un padre terreno dà solo buone cose ai suoi figli e non vuole ingannarli. Come potrebbe Dio, il migliore dei padri, mandarci qualcosa di cattivo quando noi suoi figli gli chiediamo il suo aiuto?

La parabola dell’uomo che sollecita il suo amico è basata sulla regola del rilancio: se un amico terreno non è capace di mandare via colui che è venuto per pregarlo, anche se chiede il suo aiuto nelle peggiori circostanze, a maggior ragione Dio - che è il nostro migliore amico - esaudirà le nostre preghiere! Tanto più che noi per lui non siamo mai importuni.

Tutto questo trova la sua espressione più convincente nella preghiera che il Signore insegna ai suoi discepoli. Se abbiamo fatto nostra la preoccupazione di Dio: cioè che il suo nome sia conosciuto e riconosciuto e che il suo regno venga nel mondo, egli stesso farà sue le nostre preoccupazioni.

La preghiera del Signore è il riassunto di tutto il Vangelo. Ed è per questo che è il fondamento e il cuore di tutta la preghiera umana.

 

La Liturgia di Domenica 28 Luglio 2013,  XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
 

Vangelo (Lc 11,1-13)
Chiedete e vi sarà dato

 

 Dal Vangelo secondo Luca


Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
“Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione”».
Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Chiedete e vi sarà dato» New York, www.galatro.org, La Liturgia di Domenica 28 Luglio 2013,  XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

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