Meditazioni

Prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto

 

di Vincenzo La Gamba

Quasi tutti di noi, almeno una volta, abbiamo partecipato alla celebrazione di un matrimonio cristiano. Anzi, molti di noi abbiamo vissuto in prima persona questa celebrazione. Chi e' ancora sposato ricorderà queste parole pronunciate dalla coppia che poi diventerà marito e moglie: "Io prendo te e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita".

Parole che rendono fondamentali il Sacramento del Matrimonio. 
"Prometto di esserti fedele sempre, tutti i giorni della mia vita": parole grosse, forti, impegnative; parole segnate dall'emozione di chi inizia con speranza una nuova vita; ma anche parole che, in seguito, saranno segnate dalla fatica della quotidianità, di una vita che non ha solo gioia e salute, ma ha pure dolore e malattia, come ci ricordava molto bene il Siracide nella prima lettura.

"Prometto di esserti fedele sempre, tutti i giorni della mia vita".

Come si fa ad essere fedeli sempre?

Se fossero rispettati i valori familiari presenti nella liturgia di oggi, cioè rispetto, obbedienza e aiuto, sollecitudine e cura, amore reciproco, allora i valori stessi della famiglia contribuirebbero a cementare un nuovo mondo di pace tra i popoli, ma é anche vero che i valori nella famiglia di oggi sono cambiati.

 Questi valori si scontrano con antivalori che vengono esaltati dalla  cultura anti famiglia regnante e ben vengano delle parole rinfrescanti perché il Vangelo odierno ci permettere di riflettere sui veri e positivi  valori del nucleo familiare. Una riflessione dalla quale si deve partire dalle fondamenta del senso della famiglia, cioè cos’ é un nucleo familiare.

 Oggi la Chiesa ci propone e ci permette di inculcare i grandi valori familiari, riassunti tutti nell'amore disinteressato e sincero; di insistere su alcuni modi concreti di esprimere e manifestare questi valori; di richiamare l'attenzione dei fedeli sugli antivalori già presenti e che mettono in pericolo la stessa vita familiare; ma anche e, soprattutto, di stabilire chiaramente che il vero fondamento di tutti questi valori è Cristo.

Il vero modello di famiglia cristiana, cari amici fedeli, è la famiglia di Gesù di Nazaret che potrà dare risposta a queste domande. E lo può fare con la trasparenza della sua vicenda, così vicina alla complessità delle nostre vicende famigliari, ma anche così particolare, così lontana dalla crisi di molte famiglie.

La vicenda di Giuseppe, Maria e Gesù è infatti molto vicina al travaglio che anche noi sperimentiamo, una vicenda particolare, perché non è guidata dal semplice amore umano, ma è sostenuta dalla fede nella parola del Signore.

Sappiamo per certo che la vicenda di Giuseppe, Maria e Gesù è sostenuta dal Signore, da Dio: alla sua Parola, soltanto al compimento della sua Parola essi affidano il loro cammino.

Avevamo detto sopra "Come  essere fedeli per sempre?"

Fedeli sempre: appunto come Giuseppe e Maria, che nel silenzio hanno custodito la Parola del Signore; appunto come Gesù, che dalla mangiatoia di Betlemme alla croce del Calvario si è fidato solo della fedeltà del Padre: dentro e al di là di ogni umana debolezza, fino alla fine.
 

 

La Liturgia di Domenica 29 Dicembre 2013, SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE (ANNO A)

 

Vangelo

(Mt 2,13-15.19-23)
Prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto
 

 Dal Vangelo secondo Matteo


 

La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto» New York, La Liturgia di Domenica 29 Dicembre 2013, SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE (ANNO A)

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