Così fu detto agli antichi; ma io vi dico
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di Vincenzo La Gamba
Due giorni fa abbiamo celebrato la Festa di San Valentino, il Santo
degli innamorati per antonomasia. Quasi che il Vangelo di oggi è un
inno all' amore due giorni dopo.
Ed è per questo che Gesù enumera sei casi della vita quotidiana -
noi vedremo oggi i primi tre - in cui si manifesta questo amore
concreto: la riconciliazione con il prossimo, non adirarsi, non
insultare nessuno, non commettere adulterio neanche nel desiderio,
evitare il peccato, non divorziare da un matrimonio valido... Gesù ha posto come unico comandamento l' amore nel senso lato della parola perché il Vangelo é il più grande messaggio d' amore mai scritto. Ma anche e sopratutto di sperare nell' amore sia esso divino o terreno. Cosi come ha recentemente spiegato Papa Francesco ci deve essere un ritorno al cuore, che è il laboratorio dove si forma ciò che poi uscirà fuori e prenderà figura di parola, gesto, atto. È necessario guarire il cuore per guarire la vita. Il Papa ha recentemente invitato tutti a pensare proprio a cosa succede nel nostro cuore. “Tante volte- ha detto il Pontefice, il nostro cuore è una strada, passano tutti lì… Mettere alla prova. E scelgo sempre le cose che vengono da Dio? So quale sono quelle che vengono da Dio? Conosco il vero criterio per discernere i miei pensieri, i miei desideri? Pensiamo questo e non dimentichiamo che il criterio è l’Incarnazione del Verbo. Il Verbo è venuto in carne: questo è Gesù Cristo! Gesù Cristo che si è fatto uomo, Dio fatto uomo, si è abbassato, si è umiliato per amore, per servire tutti noi. E l’Apostolo Giovanni ci conceda questa grazia di conoscere cosa succede nel nostro cuore e avere la saggezza di discernere quello che viene da Dio e quello che non viene da Dio”. Nel brano evangelico di oggi dice Gesù che il comandamento dell'amore rifiuta non solo ogni atto contrario, ma ogni possibile incertezza o ambiguità per cui é auspicabile che l'amore in Dio e per ogni uomo o cristiano vero abbraccia Dio e il prossimo a tutto campo perché non tralascia nessun aspetto della vita ed elimina ogni atto contrario o anche di indifferenza. C'è pure nell' odierno vangelo la parabola dell'invito che Gesù fa al banchetto preparato per le grandi nozze eterne. Manda gli inviti, ma gli invitati rifiutano l'invito preferendo i propri interessi personali. Ed alla fine ordina che si vada per le strade, per i vicoli, sede degli emarginati, dei barboni, e si portino quelli, fino a che la sala sarà piena. Ma sottolinea Gesù a quel banchetto, anche se si è storpi o altro, poveri peccatori, come tutti noi, vuole che si vada con "la veste nuziale", ossia con il cuore aperto alla carità.
Viene voglia di pensare, guardando alla carenza di amore quanti oggi
di noi, invitati al banchetto di Dio, si sentirebbero cacciati
perché privi della "veste nuziale"?
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La
Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Così fu detto agli antichi; ma io vi
dico» New York, La Liturgia di Domenica 16 Febbraio 2014, VI DOMENICA
DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) e-mail: VJIM19@aol.com |
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