Meditazioni

Raddrizzate le vie del Signore

 

di Vincenzo La Gamba

Se teniamo a confronto il Vangelo della prima di Avvento di domenica scorsa, il contenuto del brano evangelico odierno é spettacolare, perché spettacolare é l' ingresso di Giovanni il Battista, con le sue parole che bruciano l' aria e le sue azioni che frustano il vento.

Perché? vi domandate. Ma perché Giovanni Battista, il precursore di Gesù, nonché primo suo cugino, predica una parola forte, attualissima anche oggi: "Convertitevi".

Questa parola è la stessa che pronuncerà Gesù all'inizio della sua vita pubblica, secondo l'evangelista Marco.

Il battesimo dunque che il Battista dà è il tuffarsi nell'acqua del Giordano ma come segno di un urgente cambiar vita perché, ecco, sta per venire Il Messia, a cui il Battista non si sente “degno neppure di portare i sandali”, così come descritto nelle Sacre Scritture.

Giovanni cosi predicava: "Dopo di me viene uno che è più forte di me al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo."

E' bello che, in questo cammino d'Avvento, il Vangelo ci aiuta a riprendere in mano Battesimo, il primo dei tre Sacramenti di iniziazione per ogni cristiano cattolico.

Siamo stati battezzati quando eravamo infanti, un giorno lontano ma sempre da ricordare come l'inizio della nostra “nuova vita” in Cristo perché siamo stati purificati dal peccato originale.

Ma, miei cari fedeli, se viviamo bene questo Avvento che ci conduce al Natale, Gesù perfeziona il Battesimo in "Spirito Santo e Fuoco", cioè effonde in noi lo Spirito Santo suo fuoco d'amore che tutto vitalizza.

Tenere "a battesimo" noi, cioè una umanità nuova, significa attualizzare "la conversione dei cuori" delle persone.

Questo é il primo presupposto per cambiare lo "status quo" di chi faccia il primo passo verso la conversione personale.

Però se prima essa non avviene sarà tutto tempo perduto se. Molte volte (e capita!) ci comportiamo da ipocriti. Da una parte si fa una grande professione di onestà, di amore e di giustizia, come se fossimo in un "regno di perfezione", mentre dall' altra parte siamo immersi in atteggiamenti, modi di pensare ipocriti che sono in netto contrasto con quanto professiamo.

Solo il messaggio di Dio non é cambiato nei tempi mentre noi cambiano in peggio come fossimo dei camaleonti. Questo succede quando non si ha sete di verità e al suo posto prendono luogo le diffamazioni, calunnie, menzogne in un contesto di regole personali che é il contrario degli insegnamenti di Cristo.

Fondamentalmente chi odia non sa cos’e l’ amore in tutte le sue sue sfumature: verso la famiglia, i parenti, la società il prossimo. Ma come si può andare a letto la sera quando le persone (ed io ne conosco tanti) sono presi dalla rabbia e bile contro sé stessi ed il mondo intero. Vivono nel buio più profondo e l’ Avvento avviene sopratutto per loro che schiumano di rabbia e insofferenza perché vogliono fare male agli altri facendo male solo a se stessi!

E poi è anche vero che se si predica l'odio non ci può essere amore e fratellanza; se si é ingiusti non si può essere veritieri.

A quei tempi Giovanni il Battista aveva di fronte una schiera di persone che non differiva dalla nostra: aveva lo stesso modo di pensare e vivere. E allora? Perché il mondo non é cambiato da allora, non cambia e (forse) non cambierà nel prossimo futuro?

É una domanda che ci dovremmo porre in questo periodo dell' Avvento, perché c'é bisogno di ridiventare tutti come Giovanni il Battista e ridire la stessa verità: "Convertitevi e preparatevi per le vostre vie al Signore".

La Liturgia di Domenica 7 Dicembre 2014, II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B)

 

Vangelo

(Mc 1,1-8)
Raddrizzate le vie del Signore

 

Dal Vangelo secondo Marco

 Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa:
«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri»,
vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

 

La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Raddrizzate le vie del Signore» New York, La Liturgia di Domenica 7 Dicembre 2014, II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B)

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