Meditazioni

Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi

 

di Vincenzo La Gamba

Per comprendere meglio il significato dell'Epifania del Signore andiamo indietro di qualche mese allorquando, con il periodo dell'Avvento, abbiamo ricordato le attese vigilanti prima della venuta del Messia.

A Natale abbiamo celebrato la nascita del Messia.

Per l' Epifania viviamo il mistero del Verbo che si è fatto Carne.

L' Epifania è la festa, quindi, della rivelazione e manifestazione di Dio, intesa come amore, giustizia, libertà, speranza e soprattutto pace.

Mai come in questo momento la pace è l'elemento indispensabile se si vuole credere e costruire un mondo migliore. La pace a New York tra le forze di polizia e la comunità afro-americana sembra molto tesa e pronta ad esplodere ancor dopo segnali di riconciliazione. Prima della fine dell’ anno 2014 New York e dintorni hanno vissuto giorni di proteste, di razzismo, di violenze verbali e omicidi che hanno elevato il tasso di intolleranze razziali. Innocenti vittime sono state uccise senza ragione. L’ attuale Sindaco di New York si e’ messo pure contro l’ operato della Polizia di New York, e quest’ ultima contro lo stesso primo cittadino della capitale del mondo.

La pace manca, altresì, in Israele e Palestina. Si decapitano teste di innocenti vittime attraverso atti di terrorismo da parte dell’ ISIS. Non cessa il terrorismo in ogni angolo del globo. Siamo veramente conciati male.

La Festa dell’ Epifania viene a puntino come festa di speranza e di pace. Tutto quello che non è amore è odio, sintesi di tutti i mali. L’ Epifania e’ invece coraggio, fratellanza, e soprattutto amore confortato dal fatto che esso è "la città luminosa posta sul monte”, che è la Chiesa, a cui tocca interpretare la "luce" indiretta dei segni dei tempi.

L' Evangelista Marco narra nell'odierno Vangelo l'adorazione dei Re Magi alla ricerca di quel Re, trovato poi in una stalla tra le braccia di Maria (e non in una reggia). Ma non per questo si rifiutarono di adorarLo. Anzi Gli offrirono (così come l' interpretò San Carlo Magno) l'incenso come Dio; mirra come uomo; oro come re.

San Carlo Magno interpretò pure la stella di Betlemme come l' illuminazione dei pagani (e la cecità degli Israeliti).

Leggiamo nella seconda lettura: "Tutti i popoli sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità. Anche i non Giudei, rappresentati nei Magi d'Oriente, ereditarono le promesse di salvezza di Dio".

È giunta l' ora in cui un nuovo sogno è dato all' umanità, oggi come ieri, cioè quando anche i pagani parteciparono alla gioia dell'incontro con Dio.

Nell' odierno Vangelo riscontriamo i sogni, le apparizioni, i pastori e gli angeli di Betlemme, la stella ed i Magi d' Oriente. Essi sono catalogati da alcuni biblisti tra gli elementi "haggad" , appartenenti al genere letterario del "Midrash", che consiste nel rielaborare ed interpretare liberamente un testo ed un fatto, aggiungendo riferimenti antichi con una finalità didattico-storica, che simbolicamente e tipologicamente arricchisce i fatti umani. Questo non tocca il contenuto essenziale della rivelazione che ci viene comunicato nel complesso della narrazione.

Rimane comunque inconfutabile ed essenzialmente cristiano il messaggio con questi importanti punti :

- L' Incarnazione del Figlio di Dio, Gesù Cristo nel seno di Maria, e la Sua nascita e vita in Palestina durante la dominazione romana;

- Il messianismo e la divinità di Gesù di Nazareth, nel quale si compiono le profezie;

- l' offerta della salvezza divina per mezzo di Gesù, Parola e Figlio di Dio in carne umana, è per tutti gli uomini; e, grazie al Cristo, l' uomo ottiene la filiazione adottiva divina.

Queste verità teologiche restano valide perché non dipendono dalle forme narrative. Per una fede matura ciò è motivo di gioia, adorazione, lode e benedizione a Dio.

L' Epifania è dunque l’occasione per dire grazie al Signore, che è il motivo eucaristico per eccellenza.

Sia la festa dell' Epifania di quest'anno nuovo 2015 pace e speranza, elementi indispensabili come mete positive delle vicende umane, specialmente qui a New York e in altre aree calde degli USA ove tutti dovrebbero riflettere e calmare i bollenti spiriti.

 

La Liturgia di Domenica 4 Gennaio 2015, II DOMENICA DOPO NATALE

 

Vangelo

(Gv 1,1-5.9-14):
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi

 

Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.

La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» New York, La Liturgia di Domenica 4 Gennaio 2015, II DOMENICA DOPO NATALE

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