Benedetto colui che viene nel nome del Signore
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di Vincenzo La Gamba Con il Profeta Isaia si ringrazia Dio Onnipotente per i doni della parola, dell'ascolto, dell'umiltà, del coraggio e della perseveranza della fede. Seguendo l'invito di San Paolo nell' odierna seconda Lettura, pieghiamo i nostri ginocchi e proclamiamo, oggi e sempre, che "Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre". Con le nostre palme tenute ben alte accogliamo questo Redentore dicendo: "Benedetto Colui che viene nel nome del Signore". Mi viene in mente quando si cantava "Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat!", ovvero "Cristo vince, Cristo regna, Cristo impererà !!!!". Ma qual è il trionfo di Dio? Certamente è tanto diverso da come noi lo immaginiamo. Per capire quale è la strada del trionfo di Dio, meditiamo insieme il senso degli avvenimenti di questa DOMENICA DELLE PALME. Guardiamo come si comporta la folla. Essa grida, canta, prega: la folla è sempre ambigua. Oggi acclama, domani bestemmia. Oggi esalta, domani bastona. La folla fa paura: cambia troppo facilmente il proprio atteggiamento. E noi? Quale fede abbiamo? Quale è la nostra risposta a Cristo? Il vero cristiano è colui che segue Cristo con fedeltà e perseveranza. Quale è la strada di Cristo? La risposta la troviamo nel Suo comportamento. Gesù respinge Satana, quando Satana gli propone la strada del potere. Gesù fugge quando gli uomini, dopo il miracolo dei pani, lo vogliono proclamare Re. Gesù rimprovera Pietro, quando questi tenta di distoglierLo dalla strada di Gerusalemme; e va decisamente verso Gerusalemme, verso la Croce: perché questa è la strada del Suo trionfo. Oggi noi guardiamo Gesù che entra in Gerusalemme: ormai è vicina la Sua ora. Egli si presenta mite, apparentemente debole. Così Gesù ci ha insegnato che la grande forza del mondo è la bontà: il vero forte è l'uomo buono. Il vincitore è chi dà la vita per gli altri e non chi toglie la vita agli altri. Ma nella Passione non c'è soltanto Cristo. Ci sono altri personaggi che prendono risalto in rapporto a Gesù. C'è Pilato: un indeciso, perché vuoto. Chi è vuoto di ideali, può facilmente condannare Cristo. Lavarsi le mani significa che se una “decisione” era presa dalla folla, Pilato può giustificarsi dicendo che gli altri erano vuoti di ideali e per questo motivo hanno condannato il Messia. Pietro merita un capitolo a parte per come ha coperto il ruolo di “traditore” di Cristo. Ha mentito tre volte dimostrando una assoluta debolezza., che e’ pericolosa: è terreno di tradimento. C'è Giuda: uno deciso al male, pieno d'orgoglio e l'orgoglio è il cancro dell'anima, la radice di ogni violenza. C'è Maria: una donna e mamma decisa a compiere il bene fino alla Croce, perché Maria è umile di cuore. Ci sono i sommi sacerdoti: gente che conosce la Legge, ma non ne conosce lo Spirito. Qual é il personaggio in cui noi ci identifichiamo meglio? Forse nel comportamento di Ponzio Pilato, talvolta in quello di Pietro e poi quella di Giuda e dei sommi sacerdoti. Oggi siamo alle soglie della Settimana Santa. Abbiamo concluso il nostro viaggio quaresimale. La Passione di Gesù continua... Una storia scritta con il Sangue del Figlio di Dio. Una Storia scritta con le lacrime di Sua Madre. Celebrando l'entrata di Gesù a Gerusalemme, vogliamo fermamente che Egli "entri" anche e soprattutto nei nostri cuori. Guardando la Croce, il giorno di Venerdì Santo, potremmo capire meglio il Suo messaggio di amore infinito.
Da oggi vogliamo diventare tanti
Cirenei, perché Gesù ci ha rivelato che la Croce non si sopporta, ma
la si porta leggera o pesante che sia. |
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La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Benedetto colui che viene nel nome del Signore» New York, La Liturgia di Domenica 29 Marzo 2015, DOMENICA DELLE PALME (ANNO B) e-mail: VJIM19@aol.com |
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