Meditazioni

Questo, a Cana di Galilea,
fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù

 

di Vincenzo La Gamba

 Domenica 17 Gennaio, 2016 - II.a domenica T.O.

Fai ciò che Egli ti dice di fare". Sono queste le parole di Maria  che imparte ad un servo di obbedire alla volontà di Gesù, Suo Figlio, che sarà prossimo ad iniziare la Sua missone in terra con il primo dei Suoi miracoli. Quello delle nozze a Cana.

Maria parla poco nelle Sacre Scritture, ma fa senso di quello che dice. Il ruolo primario spetta al Figlio, Figlio Suo e di Dio Padre.

L' invito, se ci pensate bene, è semplice: "Fate quello che Lui vi dice e vi troverete bene nella vostra vita". Più invito materno teneramente trasmesso a noi dopo oltre due mila anni non esiste al mondo perché Egli parla del Salvatore, del Redentore, del Figlio di Dio venuto in terra a causa dei nostri peccati.

Quanto sia importante questo brano evangelico che narra il primo miracolo di Gesù lo ha capito nella sua profondità il Beato Papa Giovanni Paolo II, che lo volle far rilevare nei nuovi misteri luminosi da egli ha istituito prima della sua morte.. 

Fermamente lo volle instituire come  prima decade dei misteri luminosi. Misteri che, grazie a lui, hanno acquisito una profonda ed innovativa prominenza nella Liturgia della Chiesa. 

Molto probabilmente il Beato Giovanni Paolo II ha "selezionato il matrimonio" avvenuto a Cana, per incoraggiarci a pregare e riflettere  Sacramento del Matrimonio, specialmente quando, nella nostra società, si parla di unione matrimoniale tra due persone "dello stesso sesso" (sic).

 Chiariamo subito: prima si parlava del "same-sex marriage".

 Adesso è diventato legge in alcuni stati d' America e in alcune nazioni del mondo.

Mi sembra inverosimile, ahimè! Non so se a voi, cari amici fedeli, ciò provoca ribrezzo o accettazione. Per chi è "veramente cristiano cattolico e praticante", lasciatemelo dire, è incomprensibile che ci sia addirittura un dibattito su di esso. Eppure qualche anno fa come appartenenti al clero della Diocesi di Brooklyn, ci hanno "preparati" dopo il passaggio della legge caldeggiata (è il termine giusto?) dal Governatore di New York Andrew Cuomo. Questa legge è frutto dei tempi moderni, mi limito a dire. Ma non è che personalmente l' abbia digerita!

 Fatto questo doveroso preambolo, il brano evangelico odierno ci narra di una cerimonia di matrimonio, in cui  gli sposi (marito e moglie tanto per intenderci !) sono i protagonisti principali, cioè quelli su cui si incentra l'attenzione e per cui si celebra la festa per condividere e partecipare alla loro gioia in un giorno memorabile e speciale.

 Va rilevato che, a parte, gli sposi come attori principali, vi sono Gesù e Sua Madre Maria. E mi pare che umilmente emerge la figura di Sua Madre, Maria. In questa visione assistiamo oggi a due livelli di lettura: quello cristologico, riferito al "primo" miracolo di Gesù e quello mariologico, basato sull'intervento supplice di Maria, come mediatrice. E' verosimile che nei secoli è ancora considerata dai credenti come Colei per cui si arriva a Dio più direttamente, ma che non è alla pari di Suo Figlio, sebbene Madre.

 Quando si parla del "primo" dei miracoli di Gesù, miei cari amici fedeli, si vuole dire che Gesù "manifestò la Sua gloria e i Suoi discepoli credettero in Lui".

 Trattandosi, quindi, di miracolo sorge spontanea la domanda: "Che cosa significa questo fatto straordinario”?  Bene. Significa che vengono a compiersi quattro cose importanti. 

La prima è che Gesù, per intercessione di sua Madre Maria, anticipa in un segno l'ora della Sua glorificazione divina. 

La seconda ribadisce l'annuncio del banchetto messianico del Regno di Dio, nel quale è profuso il vino, come simbolo della salvezza.  

 Più importante è il terzo punto, secondo cui il vino è soprattutto simbolo dell'Eucaristia, nella quale il vino si converte, a sua volta, in sangue di Cristo, il sangue della nuova alleanza.  

 La quarta riguarda l'immagine dell'amore nuziale di Dio per il Suo popolo e per tutta l'umanità. 

 A quest'ultima idea si riallaccia la prima lettura, desunta dal terzo Isaia e riferita a Gerusalemme: "Sii come una giovane sposa, come una vergine, così ti sposerà il Signore, Tuo Creatore". 

 Ciò da sempre è stato capito dal popolo cristiano che, attraverso i secoli, ha confidato nella mediazione della Madre del Signore, venerandola ed invocandola continuamente. Nella maggioranza dei casi i Papi, nella loro missione della Chiesa, si sono sempre affidati a Maria per intercedere a Dio. 

 Il Concilio Vaticano II, nel 1968,  decise pure di  includere dentro la Sua Costituzione sulla Chiesa la dottrina sulla Vergine Maria, perchè "nella Chiesa stessa occupa, dopo Cristo, il posto più alto ed il più vicino a noi" (LG 54).

Maria è quindi la cristiana perfetta, probabilmente la più perfetta, la prima discepola di Gesù, che ascolta la parola di Dio, la medita nel Suo cuore, l'assimila e la metta in pratica. E che, a distanza di secoli ci esorta così: "Fate ciò che Egli vi dice di fare.". Amen

 

La Liturgia di Domenica 17 Gennaio 2016, II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)
 

Vangelo

(Gv 2,1-11)
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù
 

 Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
 

La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù» New York, La Liturgia di Domenica 17 Gennaio 2016, II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

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