Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita
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di Vincenzo La Gamba
Domenica 13 Novembre, 2016 - XXXIII.ma di T.O. Il brano evangelico di questa domenica sembra essere un' anteprima di quelle brutture che sicuramente sono scoraggianti per chi ha fede in Dio. A prima vista il Vangelo di oggi sembra un banale telegiornale, con le solite cattive notizie. Oppure un qualche discorso catastrofico da salotto. Basta guardare cosa succede nel mondo intero per capire che non c'e' un attimo di respiro nella nostra esistenza e quotidianità Tra guerre, terrorismo, immoralità nella società e mondo politico, attacchi alla nostra religione cattolica, allagamenti, inondazioni, violenza domestica nelle famiglie italiane, pedofilia sembra una fotografia del piu' profondo caos moderno. Dovremmo tutti esplodere di rabbia: cosa sta succedendo, nel mondo d' oggi? Perché nel mondo non c'e' armonia? Dov' e la moralità che sembra essere l' antitesi degli insegnamenti di Gesù? Ma cari amici fedeli questo certamente non è l' intento di Gesù, che ci rammenta che tutto può avvenire nel futuro. Non dobbiamo spaventarci. Nell' odierno Vangelo odierno notiamo che i discepoli sono in ammirazione del Tempio, che doveva essere molto bello, anche perché di recente costruzione. Gesù li invita a non confidare in ciò che vedono, in ciò che sembra sicuro e solido. E' un po' come se dicesse a noi: "Non confidare nel mattone, anche se oggi sembra l'investimento più sicuro". Poi preannuncia persecuzioni, catastrofi e distruzioni, invitando i discepoli a non disperare quando queste cose succedono, a non dare loro troppa importanza. Invita altresì a non temere né l'uomo che uccide, né la natura ingovernabile e crudele (sembra di rivedere quelle immagini distruttive nei filmati televisivi).
Poi la sentenza che brucia di piu':
"Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e
dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a
causa del mio nome". E' vero che siamo preoccupati riguardo al domani e al quando e come sarà la nostra fine, vorremmo che non venisse mai!
Ma non sarà cosi. Gesù, dopo avercelo
ricordato ci fa una promessa: "Nemmeno un capello del vostro capo
perirà". Cosa significa ciò? E' un modo di dire, ma è sopratutto un
messaggio che vuole aprirci ad una speranza: il futuro non è una
catastrofe, è la comunione con Dio. A questo siamo chiamati. Come i martiri che con il dono di loro continuano a parlarci, a vivere nella storia e in Dio, così noi siamo chiamati a vivere in Dio, avendo fin da oggi come orizzonte non le tenebre ma la luce. |
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La Gamba Vincenzo M. -
Meditazioni: «Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita»
New York, La Liturgia di Domenica 13 Novembre 2016, XXXIII DOMENICA DEL
TEMPO ORDINARIO (ANNO C) e-mail: VJIM19@aol.com |
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