Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso
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di Vincenzo La Gamba
Domenica 3 Settembre, 2017 - XXII.ma di T.O. L' odierno Vangelo parla di Gesù' che rimprovera Pietro, che poi diventerà colui che fonderà la Chiesa con fondamenta pari ad una roccia e per la quale il Cristianesimo si e' divulgato in tutti gli angoli dei cinque continenti
Dice Gesù a Pietro: "Non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!". È uno dei rimproveri più chiari e allo stesso tempo più duri che il Maestro rivolge al suo discepolo.
Ciascuno di noi si deve porre questa domanda: Come posso io pensare secondo Dio? Io per primo non posso, perché so che Dio ha i Suoi pensieri e i Suoi progetto per il mio bene.
E se io non penso come Dio vuol dire che anche voi, amici fedeli andate indietro ai discorsi triviali delle persone, a tutte le suggestioni del mondo che tendono a rifiutare le cose importanti per le cose meno importanti.
E cos'è la cosa più importante della nostra vita?
La verità. Dio non solo è amore, ma è verità. La nostra vita si deve costruire solamente sulla verità, perché chi è un calunniatore, un bugiardo, un malpensante, un diffamatore pensa come gli uomini mediocri.
È importante mettersi sulla via del Signore, imparare a dire sempre la verità per essere degni di una vita secondo Dio e non secondo gli uomini. Il resto è tutta un' illusione, una chimera, un miraggio, una tentazione e, per ultimo, un fallimento.
Quanti uomini falliti sono diventati utili a se stessi e alla società in cui vivono scegliendo il servizio a Dio, la povertà, la misericordia, la fame di giustizia, la mitezza, l' umiltà e la croce.
La croce del discepolo di Dio non sono le fatiche, le malattie, il dolore quotidiano. La croce è da scegliere, come scelta di vita spirituale. E Gesù ci rammenta: "ricordati che chi vive solo per sé, muore”; perché il vero dramma dell' uomo non è perdere la vita, ma non avere nulla per cui valga la pena dare la vita.
Quando parliamo di croce il nostro pensiero è rivolto a quella croce, quella che ha visto il nostro Gesù morire di una morte orrenda, dopo tre ore di agonia straziante.
Questo è lo scandalo del nostro Cristianesimo. È pure uno scandalo se la pensiamo come Pietro e ripetiamo a Gesù: "Senti Gesù, il mondo, da che mondo è mondo, è pieno di problemi. Tu vuoi risolverli facendoti crocifiggere sulla croce? Il mondo non sarà salvo per un crocifisso in più fra i milioni di crocifissi della storia".
Ma cos'è veramente la croce di Cristo che Pietro non aveva capito e che anche la maggioranza di noi, non riesce a comprendere nella sua essenza?
La croce, secondo me, è il segnale massimo voluto e lanciato da Dio, il punto in cui convergono tutte le vie del mondo spirituale: le vie del cuore, le vie della terra e le vie del cielo, come dire che tutto è scritto in lettere di sangue e di amore, le uniche che non ingannano.
Da che mondo è mondo, il colore del sangue è rosso in tutti gli esseri umani, senza distinzione di razza e di colore. Il rosso del sangue è quello del martirio e della morte.
Questo voleva dire Gesù a Pietro nel Vangelo odierno. Gesù parla a Pietro della sua prossima sofferenza, del fatto che a Gerusalemme dovrà soffrire molto, sarà condannato, ucciso e poi risusciterà.
Poi Gesù parla ai discepoli e dice loro tre frasi essenziali: "Rinnegate voi stessi", che significa trovare Dio al centro della propria esistenza; "prendete la propria croce", cioè: affrontate tutti i problemi della vita con serenità anche se è difficile superare tutte le prove e sopportare tutte le avversità che la vita ci offre quotidianamente; "seguitemi", inteso a camminare dietro a Lui, il Maestro, che ci insegna ad amare e non ci deluderà mai.
Infine il richiamo alle nostre responsabilità: "Che cosa serve all' uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l' anima?"
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La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso» New York, a Liturgia di Domenica 3 Settembre 2017, XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) e-mail: VJIM19@aol.com |
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