Siamo venuti dall’oriente per adorare il re
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di Vincenzo La Gamba
DOMENICA 6 Gennaio, 2019
Con la prima domenica dell' anno 2019 si celebra pure l' Epifania del Signore con il Vangelo raccontato da San Matteo, in cui i tre Re Magi, partiti da lontano, vedono la luce che li dirige verso Betlemme. Ed é attraverso quella luce che i Re Magi trovano in Betlemme adorando il Salvatore. I tre Re Magi sono parte della storia perché portato in dono al Salvatore i tre regali più famosi nella storia: oro, incenso e mirra.
Va rilevato che Epifania significa letteralmente "manifestazione di Dio" e per essere più vicini alla traduzione dei tempi, Epifania é "la festa della rivelazione".
Fondamentalmente il figlio di Dio venuto in terra per redimere il mondo si é finalmente "rivelato" all'uomo. In parole semplici Gesù viene incontro all'uomo, colmando l'aspettativa innata e multisecolare degli esseri umani.
L'odierna solennità é incentrata sulla luce di Dio, attraverso la quale si arriva alla salvezza. La domanda d' uopo e' questa: Come ci si arriva? Gesù Bambino ce lo fa capire chiaramente. Col Verbo fattosi Carne, Egli porta nel mondo una dimensione della inevitabile battaglia tra bene e male, tra guerra e pace, tra fratellanza ed inimicizia.
I Magi, d'altro canto, incarnano la figura dell'uomo che spia la presenza di Dio nei segni dei tempi. Con i Re Magi immaginiamo noi stessi credenti, che cerchiamo Dio senz'altra traccia che la pallida luce di una stella. Loro sono come modello per noi pellegrini attuali della fede e della speranza. Con l' istituzione dell' anno della Fede (2012-2013), voluto dal nostro Sommo Pontefice Benedetto XVI diventiamo noi i pellegrini della fede nel terzo millennio. Sostanzialmente e' attraverso la fede che nutriamo della speranza in un mondo migliore. E speriamo che questo nuovo anno sia apportare di pace e serenità nel mondo ma sopratutto nei nostri cuori.
Sperare é essenziale per l'uomo, specialmente se la speranza é fortificata nella fede. E' basilare per il padre di famiglia, la madre, il bambino, l'adolescente, il giovane, l'adulto e perfino l'anziano: ognuno vive la sua illusione segreta, la sua intima speranza.
A ciò si deve aggiungere che Gesù Cristo é la ragione e l'oggetto del nostro sperare: nessun altro al mondo ci può salvare! In questa era di globalizzazione, di continue guerre, di livelli di poverta' assoluta, di mali incurabili, abbiamo bisogno dell'entusiasmo dell'Epifania, di quella luce che ci accompagna nel difficile cammino della vita. Abbiamo veramente bisogno di quella gioia cristiana che nasce dalla fede per vincere le delusioni e cominciare ogni mattina, nella nostra occupazione o professione, il lavoro per un mondo migliore.
Per costruire un mondo migliore si devono progettare delle solide fondazioni le cui basi sono cementate nella quotidiana preghiera.
La Chiesa prega sempre per la pace dei popoli e la fratellanza universale per condurre l' uomo alla salvezza universale di Dio. La Chiesa educa i bambini, gli adolescenti ed i giovani alla solidarietà, al rispetto e all'amore verso gli altri, di qualunque colore, estrazione od ideologia siano.
In breve, per mostrare al mondo che la Chiesa stessa é sacramento (oppure segno) universale della salvezza. É nel segno della povertà ed umiltà che troviamo, serviamo e riconosciamo Dio.
Per servire il Signore bisogna essere in pace con il proprio cuore. In più di un senso logico la festa dell' Epifania é riconoscere il Salvatore, amarLo con estrema serenità e tranquillità d' animo.
Egli si rivela, non si vela a noi. Concludiamo affermando che Epifania significa speranza per quel mondo migliore che tutti si auspicano, ma che i potenti della terra non vogliono.
É perfetta la chiave di lettura di oggi imperniata sulla manifestazione del Signore a tutte le nazioni.
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La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Siamo venuti dall’oriente per adorare il re» New York, La Liturgia di Domenica 6 Gennaio 2019, EPIFANIA DEL SIGNORE
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