Meditazioni

Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce

 

di Vincenzo La Gamba

 

DOMENICA  5 Maggio, 2019 -  III dopo Pasqua

Succede sempre che quando uno di noi commette peccati ci si pente dei peccati commessi per ricevere l' assoluzione e per non ricadere negli stessi peccati.

 

Per  Pietro, di cui sappiamo che è "un pescatore d'uomini" come definito da Gesù nel Vangelo di qualche domenica fa, c'è l' investitura ufficiale di "Leader della Chiesa" nel brano evangelico odierno.

 

Un Pietro, diciamolo subito, che "prima che il gallo canti" aveva rinnegato Gesù ben tre volte durante il periodo della Sua Passione.

 

E per tre volte nel Vangelo odierno di San Giovanni, notiamo che Gesù cerca di riabilitare Simon Pietro dicendogli: "Mi ami più di costoro?".

 

"Certo, Signore, tu lo sai che ti amo!", risponde Pietro tre volte di seguito alla stessa domanda di Gesù, che appare "per la terza volta" ai Suoi discepoli dopo la sua Risurrezione.

 

Notiamo quindi che Gesù appare per la terza volta a Pietro, che lo aveva rinnegato per ben tre volte prima della Sua Morte, mentre per tre volte ha dichiarato il suo amore a Gesù dopo la Sua Risurrezione.

 

Sono queste le cose su cui dobbiamo riflettere o no?  Cioè, si può ripudiare un amico prima che muoia e dire di amarlo dopo la sua morte?

 

Può succedere. Quello che, in verità, è toccato a Pietro è ancora più straordinariamente fantastico.

 

Egli diventa il "capo" della Chiesa dopo avere ripudiato Gesù, che, qualche settimana dopo la Risurrezione dai morti, gli appare per la terza volta, e a cui dice: "Pasci le mie pecorelle"... per porgli poi l'invito finale: "Seguimi".

Questo Vangelo sa veramente di straordinario! Mette in luce Pietro, che da pescatore-peccatore diventa pastore-predicatore della Buona Novella, una volta che decide di seguire (finalmente!) Gesù per dare inizio a quella che oggi chiamiamo la nostra Romana Chiesa, di cui proprio Pietro è stato il primo e il più longevo Papa della sua storia.

 

Da notare un particolare che, oggi, è in sintonia con la diversità della nostra Chiesa.

 

Quando nell'odierno Vangelo Gesù dice agli Apostoli: "Figlioli, non avete nulla da mangiare? Ebbene gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete", talmente è stata fruttuosa la pesca che  gli Apostoli prendono  una rete piena di 153  qualità di pesce.

 

L' allusione della "rete piena" è diretta alla Chiesa, mentre i 153 pesci, numero che pare indicare l'interezza della specie dei pesci conosciute in quell'epoca, dicono che "nella Chiesa c'è posto per tutti".

 

Una Chiesa su cui nutriamo fiducia, nonostante i malintesi, le vicissitudini, gli scandali del sesso sui minori, le intolleranze, le immancabili defezioni spirituali. Una Chiesa che resta sempre l'istituzione salvifica voluta da Cristo per il solo nostro vantaggio spirituale.

 

Una Chiesa fondata, guidata e confermata nella fede dal pescatore Pietro: apostolo che seppe piangere la propria fragilità per incontrare la tenerezza e la misericordia di Dio. Allo stesso nostro modo, oggi.

 

Sembra strano ma è stato in quel preciso momento (dopo che per tre volte dice di amare Gesù) che in Pietro avviene la consapevolezza di essere vero discepolo.

 

Una guida simile serviva alla prima comunità della Chiesa: una persona cosciente dei propri limiti per potere accogliere e sostenere quelli dei propri compagni di viaggio.

 

Quella parola finale dell'odierno Vangelo: "Seguimi" è diretta, quindi,  non solo a Pietro, ma a noi anche a distanza di oltre duemila anni.

 

Seguire Gesù è d'obbligo se Egli insiste che noi lo seguiamo. Il Suo invito è più di un comando: è una certezza.  Perchè quindi rifiutarsi a tale comando?

 

Cosa mai può ostacolare l'amore di Dio? Cosa impedirGli di stare accanto? Cosa fare tacere la Sua chiamata in fondo ad ogni delusione?

 

Gesù è Risorto!  Lo riconosciamo dai segni che ci richiamano a Lui e che ci scuotono dalla tiepidezza e dal torpore.

 

La Liturgia di Domenica 5 Maggio 2019, III DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

 

 

Vangelo

(Gv 21,1-19)
Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce

 

 Dal Vangelo secondo  Giovanni

In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
 

La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Viene Gesù, prende il pane e lo dà loro, così pure il pesce» New York, La Liturgia di Domenica 5 Maggio 2019, III DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

 

e-mail: VJIM19@aol.com

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