Terme "Bruno Marazzita" ...dopo circa un secolo
di varie vicissitudini umane, di passaggi di proprietà e di cambi di
gestione ...lo stabilimento termobalneare di Galatro tornava ad essere
di proprietà del comune grazie all'opera instancabile del Sindaco Bruno
Marazzita... Anche il
nuovo palazzo delle Terme è stato ideato e voluto dall’amministrazione
con a capo il Sindaco Bruno Marazzita ...
che resterà nella storia di Galatro come il più importante ed il più
rappresentativo amministratore di tutto il secolo appena concluso ...
il Sindaco Bruno Marazzita
disinteressato e coraggioso “difensore civico”.
>
Fango. Quando la macchina va in panne
Intervista ad Antonio Saladino, il principale indagato, la
«nuova Tangentopoli» italiana risoltasi in un clamoroso flop
29.10.10
@ La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Videro
dove dimorava e rimasero con lui» New York,
La Liturgia di Domenica 14 Gennaio 2018, II DOMENICA DEL TEMPO
ORDINARIO (ANNO B)
Ma perché
Dio ci ha fatti, Domenica 14 Gennaio 2018
Ma perché Dio ci ha fatti,
che bisogno aveva Dio di creare gli uomini?
Per un'esplosione di quell'amore che vive nel seno della
Trinità,
ha voluto condividere il proprio essere, la propria pienezza,
con qualcuno.
E poteva farlo solo generando una creatura con un desiderio
infinito.
Sant'Agostino lo dice in questa bellissima frase:
<<Ci hai fatto per Te, Signore, e il nostro cuore è inquieto
finché non riposa in Te>>
Juliàn Carròn
«La chiesa di San Paolino dei Giardinieri,
nel cuore della vecchia Palermo, a due passi dalla
Cattedrale, è stata la prima chiesa d’Italia trasformata in
moschea, nel 1990. Solo in Frisia, nel nord dell’Olanda,
circa 250 delle 720 chiese hanno chiuso i battenti e sono
diventate appartamenti, uffici, ristoranti o, in una
manciata di casi, moschee» (da La Stampa, ripresa
dall’Anteprima di Giorgio Dell’Arti).
Caro padre Aldo,
piacere. Sono Elisa, una studentessa universitaria al
terzo anno di psicologia amica di Franco Bruschi di
Varese.
Per il mio primo traguardo universitario, la laurea
triennale, ho deciso di scrivere una tesi sull’Hospice e
le Cure Palliative e il ruolo che lo psicologo svolge in
queste strutture. Quest’estate sono stata una settimana
nell’Hospice di Forlimpopoli del dott. Maltoni e lì ho
avuto la conferma rispetto alla mia intuizione di poter
un giorno lavorare al servizio dei malati.
Grazie alla compagnia di amici del movimento, ho letto
spesso tantissimi dei tuoi articoli e testimonianze
rispetto quello che vivi in Paraguay.
Qui in Italia qualche settimana fa sono state approvate
le DAT(dichiarazioni anticipate di trattamento) e dai
dialoghi con le compagne in università, adulti o
famigliari è emerso come una delle domande che preme più
al cuore di ognuno è: perché soffrire? Che senso ha
questa sofferenza che dura così tanti anni? Chi decide
cosa è vita e che senso ha la vita? E come starci di
fronte?
Una terribile paura della sofferenza e un’ansia di
essere padroni della propria morte. Un’ansia di dire per
tempo 'non tenetemi in vita, in certe condizioni', non
curatemi, non nutritemi nemmeno. Mentre qui tutti
gioivano del progresso che l’Italia sta facendo nel
legiferare giorno dopo giorno la morte, ripensavo a te e
alla storia di Jose Ocampos.
È veramente misterioso come Dio abbia voluto chiamare
proprio me, che fino a qualche anno fa stavo per
rifiutare la mia stessa vita per portare e ricordare
agli altri (anche attraverso la mia professione futura)
che ognuno di noi ha un valore infinito ed è un dono,
semplicemente perché c'è indipendentemente dalla
situazione drammatica in cui si trova. C'è Qui. C'è
Oggi. Perché ogni istante della nostra esistenza è
prezioso.
Desidero tantissimo poter venire a trovarti in Paraguay,
per conoscerti, poter stare con te per educarmi a uno
sguardo attento come il tuo e per capire di più di me e
della mia vocazione. Pensavo magari a quest’estate dopo
la sessione di esami, ma ci tenevo a chiederti quanto e
se sarebbe fattibile.
Ti ringrazio, prego per te.
Cara Elisa,
"Se Dio non esiste tutto é possibile" scriveva
Dostoieski... e quindi anche la eutanasia. Ti faccio un
esempio: "Io sono ateo, ad un certo punto della vita
caddo vittima di una grave malattia, il cui dolore é
insopportabile...mi debbono intubare e tante altre cose,
intorno a me non c`é nessuno che mi vuole bene. in una
parola sono solo...perché dovrei continuare a vivere?"
In queste consizioni non é ragionevole "obbligarmi" a
vivere. Solo nell´incontro con Gesú e ragionevole vivere
fino al punto di lasciarmi crucifiggere con Gesú. Ma
l´incontro con Gesú non dura se attorno a me non c´e´una
compagnia cristiana che mi vuole bene, che mi ricorda
secondo per secondo che io sono relazione con il
Mistero, che io sono propietá di Gesú. Per questo esiste
il mio hospice con 48 letti. Ho accompagnato a morire
1.500 persone e tutte hanno vissuto questa esperienza di
fede che é stata decisiva nelle cure paliative. Per
questo il cuore dell `Hospice é Gesú Eucarestia. Ma
senza un "esperienza cosí io sarei il primo a chiedere l
´eutanasia, a chiedere che mi lasciare morire. La vita
umana non ha un valore in se, staccata dalla sua
relazione con il Mistero e con il volto di chi ha
permesso che il Mistero si facesse carne.
Per cui il problema non é lottare contro l`eutanasia ma
annunciare il vangelo, annunciare Gesú e anche creare
piccole strutture nelle quali noi cristiani accogliamo
gli ammalati terminali ACCOMPAGNANDOLI A MORIRE con il
conforto della fede come diceva una volta.
Ti consiglio entrare nel blog di Costanza Miriano per
vedere un dialogo fra me e José in chio dato per una
spondiliti al letto, cieco e muovendo solo un pochino la
mano destra. E´un esempio di ció che ti ho detto.
"Contra facta non valem argumento" "Se Dio non esiste,
tutto é lecito".
Con affetto,
Padre Aldo
L'occasione
di incontrare un cristianesimo vissuto, Domenica 7
Gennaio 2018
L'illuminista Lessing diceva:<< Se fossi vissuto all'epoca di
Cristo e avessi visto i miracoli che faceva e il compimento
delle profezie su di lui, anch'io avrei creduto; e se li vedessi
accadere ancora oggi per opera dei cristiani, certamente il
cristianesimo sarebbe interessante per me>>. A prescindere dalla
posizione personale di Lessing, l'affermazione evidenzia il
problema: tante persone non hanno avuto l'occasione di
incontrare un cristianesimo vissuto, il solo in grado di
ridestare l'interesse dell'uomo reale. Ed è un problema che ci
riguarda, la cui gravità riecheggia in una memorabile frase di
Eliot>>.
Juliàn Carròn (cit. in "Dov'è Dio?" pag.27 ed. PIEMME €15,90)
Domenica 31 Dicembre 2017
@ La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Il
bambino cresceva, pieno di sapienza» New York,
La Liturgia di Domenica 31 Dicembre 2017, SANTA FAMIGLIA DI
GESÙ, MARIA E GIUSEPPE (ANNO B)
Gli
stoici hanno scoperto il trucco per fingere di essere felici,
Domenica 31 Dicembre 2017
Gli stoici, egli [Agostino] afferma, hanno scoperto il trucco
per fingere di essere felici: <>.
Per di più, prosegue Agostino, se gli Stoici presuppongono che <>,
non credono però nell'immortalità, per lo meno non nella
risurrezione della carne, cioè in una futura vita immortale, e
ciò costituisce una contraddizione in termini. Infatti, <>. [...] Detto
altrimenti, i mortali non possono essere felici e, in fondo,
l'insistenza degli stoici sulla paura della morte come fonte
ispiratrice di infelicità ne è la riprova; tutt'al più essi
possono ottenere di rendersi "apatici", non turbati nè dalla
vita nè dalla morte.
Hannah Arendt (cit. in "Il pensiero secondo", pag.127) edizioni BUR
Rizzoli €12.00
«Alfie» è un celebre film del 1966
con Michael Caine, con una altrettanto celebre
colonna sonora di Burt Bacharach cantata da Dionne
Warwick. Ma era una commedia. Quella di oggi è una
tragedia. Scrive il vaticanista Marco Tosatti: «Un
altro Charlie Gard. Sempre in Gran Bretagna, sempre
in un ospedale, sempre dei medici che vogliono
terminare un bambino di diciotto mesi, e i genitori
che lottano per tenerlo in vita, e per portarlo
altrove. Alfie Evans è in coma, affetto da una
patologia misteriosa, che i medici non sono riusciti
a decifrare. È ricoverato all’Alder Hey Children
Hospital di Liverpool, i cui medici hanno chiesto
all’Alta Corte britannica l’autorizzazione a
lasciarlo morire. I suoi genitori, Katie e Thomas,
si oppongono. Un anno fa, nel dicembre 2016, Alfie è
entrato in coma; i medici non sono riusciti a
stabilire quale sia la sua malattia. I genitori
stanno cercando ovunque ospedali in grado di fare
una diagnosi, ma è una lotta contro il tempo, perché
per i sanitari dell’Alder Hey non ci sono più
speranze».
Ricordate quando la tedesca
Lidl censurò le croci sulle chiese greche
nel pubblicizzare lo yogurt? Ebbene, i
cattolici di Csepel, in quel di Budapest,
hanno piazzato una croce di tre metri
proprio davanti all’ingresso del famoso
supermercato. Di pietra (Il Giornale.it).
Chi di croce ferisce…
Domenica 24 Dicembre 2017
@ La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Ecco
concepirai un figlio e lo darai alla luce» New York,
La Liturgia di Domenica 24 Dicembre 2017:
- IV DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B)
- NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELLA VIGILIA, IV DOMENICA DI
AVVENTO (ANNO B)
Il
miracolo che preserva il mondo, Domenica 24 Dicembre
2017
Il miracolo che preserva il mondo,
la sfera delle faccende umane, dalla sua normale, <<naturale>>
rovina
è in definitiva il fatto della natalità,
in cui è ontologicamente radicata la facoltà di agire.
E', in altre parole, la nascita di nuovi uomini e il nuovo
inizio,
l'azione di cui essi sono capaci in virtù dell'esser nati.
Solo la piena esperienza di questa facoltà può conferire alla
cose umane la fede e la speranza,
le due essenziali caratteristiche dell'esperienza umana
che l'antichità greca ignorò completamente
E' questa fede e speranza nel mondo che trova la sua più
gloriosa ed efficace espressione
nelle poche parole con cui il vangelo annunciò la <<lieta
novella>> dell' Avvento:
<<Un bambino è nato tra noi>>.
Hannah Arendt
(cit. in "Il pensiero secondo" pag.68 ed. Bur-Rizzoli €12)
«La Conferenza episcopale inglese, tramite il
suo Servizio di educazione cattolica, organismo che
sovraintende alle scuole cattoliche di Inghilterra e Galles,
ha deciso – dopo essere stata portata in giudizio da un
genitore – di rimuovere la distinzione di “padre” e “madre”
dai suoi moduli di iscrizione e dunque dal proprio apparato
burocratico interno al fine di “non discriminare” nessuno» (Aleteia.org
e Tempi.it). Calata di braghe. Ma perché quel «genitore» ci
tiene tanto a iscrivere il suo pargolo a una scuola
cattolica? Esempio: mi iscrivo al club del bridge, poi, una
volta dentro, protesto perché le regole del gioco non mi
piacciono. Se mi accompagnano alla porta consigliandomi
l’iscrizione al club del tresette, è «discriminazione»?
Un gioco da tavolo, inglese e diffuso nei
Paesi anglofoni, si chiama «Santa Vs. Jesus». Consigliato
dai 15 anni in su, vede la lotta tra Babbo Natale e Gesù per
conquistare il maggior numero di seguaci (fonte: Aleteia.org).
Chi vincerà? Certo, Santa Claus porta i regali, mentre Gesù
porta con sé la croce. Non c’è partita. Tuttavia, è un
derby, perché Babbo Natale non è altro che il cristianissimo
san Nicola di Myra. Comunque, la mente va, invidiosa, alla
fantasia di chi le pensa, certe cose…
«Il direttore dell’associazione della
cittadina belga di Verviers ha ricevuto una
circolare dal comitato centrale della Croce Rossa
belga che ordina di togliere i crocifissi dalle
pareti delle succursali per risultare “più
imparziali e neutri”. Più precisamente la circolare
esige di “rispettare i principi fondamentali della
Croce Rossa quali il divieto di discriminare le
persone”» (da Maipiùcristianofobia). Be’,
dovrebbero, allora, cambiare nome: Cosarossa?
Notizia Ansa:
“Nell’individuazione del regalo per i più
piccoli – secondo quanto emerge da una
ricerca di Toluna, società di digital market
research, che ha intervistato mille persone,
fra i genitori sarebbe disposto a regalare
ai figli maschi i trucchi solo il 3%, le
bambole il 11% e la cucina il 20%. Anche fra
i genitori delle femmine non si riscontra
grande apertura: solo il 7% accetterebbe di
regalare alle figlie un’arma giocattolo e il
20% un dinosauro”. Insomma, poca “apertura”,
ahimè, per l’Ansa. Tuttavia, oggi come oggi,
regalare cucine-giocattolo ai maschi
potrebbe assicurare loro una carriera da
grande chef. I dinosauri alle bimbe?
Risvegliare il pallino della paleontologia
potrebbe essere una buona idea…
Domenica 17 Dicembre 2017
@ La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «In
mezzo a voi sta uno che voi non conoscete» New York,
La Liturgia di Domenica 17 Dicembre 2017, III DOMENICA DI
AVVENTO (ANNO B) - GAUDETE
Cosa
permette ai bambini di imparare quando sono così piccoli?,
Domenica 17 Dicembre 2017
I bambini piccoli sono come carta assorbente, basti pensare che, in poco
più di un anno, un bambino impara, da zero, una lingua.
Cosa permette ai bambini di imparare quando sono così piccoli?
Che cosa comunica un genitore di così decisivo, di così
fondamentale e così elementare, tanto che non bisogna studiare
per comunicarlo?
Comunica una certezza affettiva.
I bambini piccoli si educano attraverso la comunicazione di una
certezza affettiva.
Un bambino impara quando è sicuro che la sua mamma e il suo papà
gli vogliono bene;
se non fosse certo di ciò, imparerebbe cento volte di meno.
Tanto è vero che l'insicurezza a livello infantile è valutata
come una delle principali cause di disordine mentale.
La certezza affettiva non è il risultato dell'umore della mamma
- che qualche volta non ne può più, non solo del bambino, ma
magari anche del marito -
ma è il giudizio di valore sulle cose, che regge sia se l'umore
è giusto, sia se è sbagliato.
Si illudono i genitori che pensano basti non litigare davanti ai
bambini per nascondere le tensioni,
come se i bambini, vedendo i genitori immusoniti, non si
rendessero conto che c'è qualcosa che non va.
Intendo dire che due genitori educano non se non sbagliano mai,
se non sbottano;
ma se rendono evidente la comprensione, la stima nel rapporto
tra di loro e con gli altri
Giancarlo Cesana
(cit. in "Ed io che sono? " pag.108 ed. La fontana di Siloe €10)
Domenica 10 Dicembre 2017
@ La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Raddrizzate
le vie del Signore» New York,
La Liturgia di Domenica 10 Dicembre 2017, II DOMENICA DI AVVENTO
(ANNO B)
Non siamo
nati per morire ma per incominciare,
Domenica 10 Dicembre 2017
Il corso della vita umana diretta verso la morte condurrebbe
inevitabilmente ogni essere umano alla deriva e alla distruzione
se non fosse per la facoltà di interromperlo e di iniziare
qualcosa di nuovo,
una facoltà che è inerente all'azione e ci ricorda in permanenza
che gli uomini,
anche se devono morire, non sono nati per morire ma per
incominciare.
[...]
L'azione, dal punto di vista dei processi automatici che
sembrano determinare il corso del mondo,
assomiglia ad un miracolo.
Nel linguaggio della scienza naturale, essa è l'<<improbabilità
infinita che si verifica regolarmente>>
Hannah Arendt
(cit. in "Il pensiero secondo" pag.68 ed. BUR-Rizzoli €12)
E'
davvero una grande fortuna per una famiglia essere parte di una
comunità, Domenica 3 Dicembre 2017
E' davvero una grande fortuna per una famiglia essere parte di
una comunità,
in cui ci sono persone di età, temperamento e storia diversi,
che però vivono un unico grande ideale. [....]
Senza questo contesto, senza amicizia, i genitori rischiano di
perdersi e di perdere i loro figli,
che diventano distanti e, a volte, irriconoscibili.
Perché le famiglie non riescono a stare insieme, a durare, a
riprodursi?
Perché non hanno amici, non hanno compagnia, qualcosa più grande
di loro che le tenga insieme
Vivere da soli con il proprio pensiero [....] è una delle
disgrazie peggiori che possano succedere.
Due solitudini non fanno una compagnia, ma una solitudine
maggiore.
Ci vuole qualcun altro vicino, che sostenga e richiami il
cammino verso il destino per cui siamo fatti.
<<Non è bene che l'uomo sia solo>>.[...]
Sapere a chi domandare è il segreto della vita,
facile perché possibile a tutti,
difficile perché chiede virtù oggi scarsamente praticate:
fedeltà, umiltà e pazienza.
Giancarlo Cesana
(cit. in "Ed io che sono? " pag.123 ed. La fontana di Siloe €10)
Uno dei
misteri più oscuri della storia è questo: perché
Giuda tradisce Cristo e lo vende al Sinedrio? E’
l’oggetto di indagine del mio romanzo storico “Il
mio nome è Giuda” (ed. La Fontana di Siloe), dal 23
novembre 2017 in libreria.
Anna
Bono, esperta di cose africane, ha scritto (dopo
aver parlato dei sacrifici umani, diffusissimi in
tutto il continente): «Ma proprio in Mozambico
intanto si è diffusa una nuova credenza secondo la
quale la testa degli uomini calvi contiene dell’oro
che gli stregoni sono in grado di estrarre. Le prime
tre vittime, trovate decapitate, risalgono a maggio.
Altri tre uomini calvi sono stati uccisi a giugno. A
fine luglio in un cimitero sono stati riesumati e
trafugati cinque cadaveri di uomini calvi. Secondo
le autorità mozambicane a commissionare gli omicidi
sono degli stregoni stranieri, quasi tutti residenti
in Malawi, Tanzania e nella regione dei Grandi
Laghi» (La Nuova Bussola Quotidiana, 3.11.17).
«Il giro d’affari per accessori e cibo prima
infanzia arriva a 825 milioni di euro, nel
2017. Gli animali domestici censiti sono
circa 15 milioni, tanti quanti i pensionati
over 65, più o meno. Quello per accessori
(…) e cibo per animali a 2,6 miliardi. Tre
volte abbondanti la spesa per gli animali
rispetto a quella per neonati. Sono dati
Nielsen». (Aleteia.org, 2.11.17).
L'inevitabile
insicurezza del pensiero filosofico e
la camicia di forza della logica,
Domenica 26 Novembre 2017
Le ideologie ritengono che una sola idea basti a spiegare ogni
cosa nello svolgimento della premessa, e che nessuna esperienza
possa insegnare alcunché dato che tutto è compreso in questo
processo coerente di deduzione logica.
Il pericolo inerente al passaggio dall'inevitabile insicurezza
del pensiero filosofico alla spiegazione totale di un'ideologia
e della sua Weltanschauung non consiste tanto nel lasciarsi
irretire da un'ipotesi spesso volgare, ma sempre acritica,
quanto nell'abbandonare la libertà implicita nella capacità di
pensare per la camicia di forza della logica, mediante la quale
l'uomo può farsi violenza quasi con la stessa brutalità usata da
una forza esterna
Hannah Arendt
(cit. in "Il pensiero secondo" pag. 136 ed BUR-Rizzoli €12)
L'unica
possibilità di essere liberi dalla tirannia di possessi e
progetti ..., Domenica 19 Novembre 2017
Cesare Pavese, nel giorno in cui riceve il premio Strega:<<A
Roma, apoteosi! E con questo?>>.
La drammaticità della vita, l'insaziabilità del desiderio
emergono dalle viscere del successo, non dell'insuccesso.
Il contenuto dell'annuncio cristiano
è che la risposta a questa sete di pienezza che è nel cuore di
ognuno di noi
è diventato un uomo, Gesù, morto e risorto, presente oggi nella
storia.
Ma occorre che la Sua presenza mi raggiunga ora, nell'esperienza
di un incontro concreto e reale;
altrimenti sarò prigioniero, come tutti, di una qualche immagine
di risposta,
avvinghiato a un qualche bene che mi griderà : <<Addio!>>, come
dice Rebora in una sua poesia.
L'unica possibilità di essere liberi dalla tirannia di possessi
e progetti, e quindi del male,
è infatti quella di fare un'esperienza talmente potente del
vivere,
di sperimentare una pienezza talmente grande, da non avere più
bisogno di accaparrarsi quante più cose possibili
o di legare a sé le persone per sentirsi vivi.
Juliàn Carròn
(cit. in "Dov'è Dio?" pag. 34 ed. Piemme €15,90)
Domenica 12 Novembre 2017
@ La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Ecco
lo sposo! Andategli incontro! » New York,
La Liturgia di Domenica 12 Novembre 2017, XXXII DOMENICA DEL TEMPO
ORDINARIO (ANNO A)
Tutto
quello che facciamo è un tentativo di rispondere alla sete che
ci costituisce, Domenica 12 Novembre 2017
La samaritana aveva avuto cinque mariti, e l'uomo con cui viveva
non era suo marito,
ma Gesù non parte da quello:
comincia a domandarle dell'acqua da bere,
e poi le parla dell'acqua viva che lei non può non desiderare,
cioè della felicità che ha invano cercato nei rapporti che ha
avuto,
che non potevano saziare la sua sete.
Tutto quello che facciamo, in fondo,,inclusi tanti dei nostri
sbagli,
è un tentativo di rispondere alla sete che ci costituisce:
cerchiamo la risposta in ciò che che non ce la può dare
e per questo dobbiamo cominciare sempre da capo alla ricerca di
ciò che ci soddisfa.
E alla fine uno diventa scettico,
non crede che possa esserci risposta adeguata alla sua attesa.
Juliàn Carròn
Letto sulla newletter “Une minute avec
Marie”. L’egiziana Nahed Mahmoud Metwalli, musulmana, si
divertiva a dileggiare e tormentare i cristiani nella scuola
in cui lavorava. Un giorno, di colpo le apparve la Madonna
velata di blu. La stessa notte fu la volta di Cristo, che le
preannunciò una missione. La donna, sconvolta, capitolò e
nel 1988 si fece battezzare. Naturalmente, dovette scappare
dall’Egitto. Oggi vive in Olanda. La sua esperienza è
diventata un libro, tradotto dall’arabo in francese: “Ma
rencontre avec le Christ”.
«Pochi giorni fa, è rimbalzata sulla scena
mediatica e, ahimè, rapidamente scomparsa, la notizia,
giudicata da tutti come sensazionale, relativa ai risultati
ottenuti da una neuroscienziata italiana operante in
Francia, con un paziente in stato vegetativo
“irreversibile”. La dottoressa in questione, Angela Sirigu,
direttrice di ricerca all’Istituto di Scienze cognitive Marc
Jeannerod del Centro nazionale di ricerca scientifica (Cnrs)
di Lione, è riuscita, infatti, servendosi di
elettrostimolazioni applicate al nervo vago per un intero
mese, a fare recuperare la coscienza ad un paziente in stato
vegetativo giudicato “irreversibile” da ben 15 anni. Da
precisare che, al fine di rendere particolarmente
significativo l’esperimento, il paziente sia stato scelto
proprio per la gravità delle sue condizioni e per il fatto
di non aver mai manifestato, dal giorno dell’incidente,
alcuna forma di miglioramento» (Roberto Fantini,
Flipnews.org, 18.10.2017).
Letto su tutti i giornali (tutti) che al
referendum «lombardo» del 22 ottobre 2017 non serve la
scheda elettorale perché “elettronico”, mi presento con la
sola carta d’identità. Sì, ma in quale seggio? Nella scuola
elementare adibita alla consultazione ce ne sono decine, uno
per aula, su due piani. Lei dove deve andare? Non lo so. Non
ha la scheda? No, perché sui giornali (tutti) c’era scritto
che non serviva. Ovviamente, nessun giornale ha riportato
che la scheda è essenziale non per la validità del voto ma
per sapere in quale delle decine di cabine uno deve
infilarsi. Eggià, tutti i redattori (tutti) si sono limitati
a copiare il lancio di agenzia. Dopo aver debitamente spento
il cervello.
– Quando un tipo di destra
non è cacciatore e non gli piacciono le
armi, non va a caccia e non compra armi.
– Quando un tipo di sinistra non è
cacciatore e non gli piacciono le armi,
chiede che sia proibita la caccia e la
vendita di armi.
– Quando un tipo di destra è
vegetariano, non mangia carne.
– Quando un tipo di sinistra è vegetariano,
fa una campagna contro gli alimenti di carne
e gli piacerebbe che si proibisse di
mangiare carne.
– Quando un tipo di destra è
omosessuale, cerca di fare una vita normale.
– Quando un un tipo di sinistra è
omosessuale, fa apologia dell’omosessualità,
va alle manifestazioni “gay pride” e accusa
di “omofobia” tutti quelli che non la
pensano come lui.
– Quando uno di destra perde
il lavoro, pensa a come uscire dalla
situazione e fa di tutto per trovare un
nuovo lavoro.
– Quando uno di sinistra perde il lavoro, va
a lamentarsi col sindacato, spende fino
all’ultimo giorno e va a tutte le
manifestazioni e scioperi contro la destra e
contro gli imprenditori.
– Quando a un tipo di destra
non piace un programma televisivo, cambia
canale o spegne il televisore.
– Quando a un tipo di sinistra non piace un
programma televisivo, se ne lamenta coi
giornali, lo denuncia sui quotidiani, alle
radio, alle televisioni, ai partiti politici
di sinistra e promuove un’associazione
perché chiudano il canale televisivo che
trasmette quel programma.
– Quando un tipo di destra è
ateo, non va in Chiesa.
– Quando uno di sinistra è ateo, perseguita
tutti quelli che credono in Dio, denuncia la
scuola o l’istituzione che esponga un
crocifisso, protesta contro ogni segno di
identità religiosa, chiede che si esproprino
i beni della Chiesa, che si proibisca la
settimana Santa e ogni processione o
pellegrinaggio (contro l’Islam non fa niente
perché non ne ha il coraggio).
– Quando uno di destra ha
problemi economici, cerca il modo di
lavorare e di guadagnare di più o cerca di
trovare un finanziamento per pagare i propri
debiti, e, se può, risparmia.
– Quando un tipo di sinistra ha problemi
economici ne dà la colpa alla destra, agli
imprenditori, alla borghesia, al
capitalismo, ai neoconservatori ecc. ecc.,
poi si mette in un sindacato sperando che lo
infili poi in un partito politico o dove si
riesca.
– Quando un tipo di destra
legge questo scritto, ride e lo manda per
mail ai suoi amici.
– Quando un tipo di sinistra legge questo
scritto, si infuria e dà del fascista e del
retrogrado a chi l’ha scritto e glielo ha
mandato.
Questo
infinitamente improbabile costituisce di fatto il tessuto di
tutto quanto si chiama reale, Domenica 5 Novembre
2017
E' proprio di ogni nuovo inizio di irrompere nel mondo come
<un'infinita improbabilità>>;
pure, questo infinitamente improbabile costituisce di fatto il
tessuto di tutto quanto si chiama reale.
[...] Se consideriamo i processi che si svolgono nell'universo e
nella natura [...] ci appariranno tutti
come <<infinite improbabilità>>: ossia, nel linguaggio
quotidiano, <<miracoli>>.
Proprio a causa dell'elemento <<miracoloso>>, presente in ogni
realtà, gli eventi, per quanto possono essere anticipati da
timori o speranze, quando si verificano ci sorprendono e ci
scuotono.
La stessa forza d'urto di un evento non potrà essere spiegata
fino in fondo: in linea di principio, il <<fatto>> supera ogni
previsione.
L'esperienza che ci fa vedere un miracolo in ogni evento non è
né arbitraria né artificiosa, anzi è naturalissima, nella vita
di tutti i giorni.
Hannah Arendt
(cit. in "Il pensiero secondo" pag.73 ed. BUR €12)
Due
visioni della morte, Domenica 29 Ottobre 2017
Ci sono due e in definitiva non più di due visioni della morte.
La prima vede in essa una sopravvivenza, sia pure mutata o
superiore,
di ciò che c'era prima;
questa visione proietta come sono stati o in modo diverso i dati
del terrestre
in un aldilà immaginato;
chiamiamo mitica questa prospettiva.
La seconda visione non guarda oltre la vita terrena ad un'altra
vita,
che ne sarebbe la continuazione e sarebbe quindi l'annullamento
della sua definitività
ed assolutezza dinanzi a Dio, ma cerca nell'eternità, in Dio,
la verità della vita temporale vissuta una volta per tutte.
E soltanto questa è la visione cristiana.
Hans Urs Von Balthasar
(cit. in ""Escatologia nel nostro tempo" pag.80 ed. Querniana
€17 )
«Da una decina d’anni un apicultore di nome
Sidoros Ţiminis, che vive nella regione di Kapandriti, dalle
parti di Atene, infila nelle arnie, ad ogni primavera, delle
icone di Cristo, della Santa Vergine e di diversi santi.
Ogni anno si produce un fenomeno molto misterioso: le api
confezionano i loro alveoli attorno alle immagini sacre,
evitando scrupolosamente di ricoprirle» (Aleteia.org,
13.9.17).
Sul «Timone» n. 166, Andrea Sciffo ci informa
che la famosa maschera romanesca della commedia dell’arte,
Meo Patacca, nacque nel 1685 dalla fantasia del poeta
Giuseppe Berneri. Meo era uno «sgherro» che, raccolti i
denari -tramite una colletta- con cui partecipare alla
liberazione di Vienna dai turchi nel 1683, non era ancora
partito quando apprese che i cristiani avevano già vinto.
Così, anziché restituire i soldi, li spese in feste e bevute
celebrative.
Il
cristianesimo, in fondo, si comunica per "invidia",
Domenica 22 Ottobre 2017
Tanti pensano di sapere già che cos'è il cristianesimo,
hanno già un proprio giudizio, o pregiudizio,
in base a cui decidono che esso non li riguarda più.
Ma poi, quando si trovano davanti a persone che,
nella concretezza dei problemi e delle sfide,
testimoniano il guadagno umano che viene dallo sguardo di fede,
cominciano a interessarsi nuovamente al cristianesimo.
Ripeto sempre ai miei studenti che il cristianesimo,
in fondo, si comunica per "invidia":
vedendo che la vita di un cristiano è più piena, più intensa,
più capace di abbracciare il diverso, di amare l'altro,
si accende il desiderio di vivere così.
Juliàn Carròn
(cit. in "Dov'è Dio-La fede cristiana al tempo della grande
incertezza" pag.21 ed.Piemme €15,90)
Tutte
le concezioni dell'uomo che crea se stesso hanno in comune
..., Domenica 15 Ottobre 2017
Tutte le concezioni dell'uomo che crea se stesso hanno in comune
una ribellione contro gli stessi dati di fatto della condizione
umana.
Non c'è niente di più ovvio del fatto che l'uomo, sia coma
appartenente alla specie sia come individuo, non deve la sua
esistenza a se stesso.
[...]
Che io non possa ridurre il reale al pensabile, ecco il trionfo
della libertà possibile.
O, paradossalmente: solo perché non mi sono fatto da solo io
posso essere libero; se mi fossi fatto da solo, avrei potuto
prevedermi e, in tal modo, avrei perso la libertà
Hannah Arendt
(cit. in "Il Pensiero Secondo" pag.29. ed BUR Rizzoli €12)
I cyber-guerrieri che stanno dilaniando
la Chiesa
Ottobre 14, 2017 Damian Thompson
Per gentile concessione del Catholic Herald, proponiamo
di seguito in una nostra traduzione un articolo di
Damian Thompson apparso nel numero del 6 ottobre 2017
del settimanale britannico. Oltre che nello staff
dirigenziale del Catholich Herald, Thompson è anche
associate editor dello Spectator
Ci siamo arrivati: Oxford caccia i
cristiani
Assuntina Morresi, 11 OTT 2017
La divisione all’interno dell’Europa non poteva essere
più netta, tutta giocata sulla nostre radici cristiane.
Nei giorni in cui più di un milione di polacchi hanno
recitato il rosario lungo i confini del loro paese, le
associazioni studentesche cristiane sono state bandite
dalla fiera delle matricole (la settimana dedicata a far
conoscere ai nuovi iscritti la vita universitaria) del
Balliol College, uno dei più prestigiosi college
dell’Università di Oxford.
«Una conferma dell’usuale impiego della
taqiyya (dissimulazione, ndr) si è avuta recentemente con il
jihadista algerino Farid Ikken, responsabile a giugno 2017
dell’aggressione ai poliziotti francesi a colpi di martello
all’esterno della cattedrale di Notre Dame. Ebbene Ikken,
come riportato dal Daily Mail , aveva precedentemente
ricevuto niente meno che un premio dalla Commissione europea
per la sua attività di giornalista contro la discriminazione
ed era stato capace di non far sorgere alcun dubbio o
sospetto riguardo le sue convinzioni islamiche a nessuno dei
suoi colleghi» (L. Glori, Corrispondenza Romana, 6. 9. 17).
Stefano Magni su La Nuova Bussola
Quotidiana del 6.9.17 parla dei « cinesi che si
convertono al cristianesimo e fuggono in Italia in
cerca di libertà di religione. Si convertono a una
miriade di confessioni diverse, almeno 14, fra cui
molti culti e sette cristiane mai riconosciuti o
apertamente perseguitati dal regime cinese». Ma
«solo 5 su cento ottengono lo status di rifugiato,
gli altri sono respinti». E «nel 95% dei loro casi
non viene presa in considerazione neanche la
protezione sussidiaria» Per via di «dichiarazioni
incomplete o contraddittorie, la scarsa conoscenza
dei culti che si afferma di praticare», nonché
«l’utilizzo di una traduzione “stringata e che a
tratti appare approssimativa e superficiale”, in cui
alcune dichiarazioni dei richiedenti vengono
travisate, riportate in maniera incompleta e
talvolta neanche registrate”». Accoglienza italiana:
africani, ponti; cinesi, muri.
Domenica 8 Ottobre 2017
@La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Darà
in affitto la vigna ad altri contadini» New York,
La Liturgia di Domenica 8 Ottobre 2017, XXVII DOMENICA DEL TEMPO
ORDINARIO (ANNO A)
Dobbiamo
andare su questa strada, Domenica 8 Ottobre 2017
Amici miei
[...] dobbiamo andare su questa strada, [...]
Vorrete più bene alla donna,
vorrete più bene agli amici,
vorrete più bene ai figli,
saprete cosa vuol dire avere pietà,
saprete cosa vuol dire perdonare,
saprete cosa vuol dire sacrificarsi per costruire,
perché gli altri stiano meglio,
saprete essere umani, sarete più umani.
"Chi mi segue avrà la vita eterna" che è Lui, il rapporto con
Lui.
[...]
Cento volte l'umanità che avete addosso fiorirà,
fiorirà cento volte più che negli altri,
e non ci sarà niente che la scomporrà,
che la conturberà fino a farle paura,
non avrete paura di niente.
Luigi Giussani
(cit. in "Giornata di inizio d'anno 2017" in clonline.org )
In Myanmar tra i perseguitati vi sono anche i
cristiani delle etnie Kachin e Chin, nel nord del paese, e
Karen e Karenni, nell’est. Non si contano negli ultimi anni
le chiese distrutte, i villaggi messi a ferro e fuoco, le
decine di migliaia di persone costrette alla fuga. E
soprattutto: chi e perché li perseguita? Filtrano notizie di
conversioni forzate al buddismo, anche in tenera età, in
scuole finalizzate a trasformare gli alunni di altre fedi in
piccoli monaci col capo rasato e la tunica arancione.
L’importazione di Bibbie e libri religiosi è illegale. Ai
non buddisti è preclusa qualsiasi carriera nelle
amministrazioni statali. Di fede buddista è infatti la
stragrande maggioranza della popolazione del Myanmar. E sono
capitanate da monaci buddisti le organizzazioni più
intolleranti contro le minoranze di altre fedi, col pieno
appoggio dei militari. Tutto l’opposto, cioè, della leggenda
che accompagna universalmente il buddismo, quasi sempre
dipinto come tutto pace, compassione, saggezza, fratellanza.
La realtà è molto diversa. La libertà religiosa è
pesantemente repressa non solo in Myanmar ma, sia pure in
misura minore, in altri paesi a dominante buddista come lo
Sri Lanka (…), il Laos, la Cambogia, il Buthan, la Mongolia»
(Sandro Magister, blog Settimo Cielo, 5. 9.17).
Nell’agosto 2017 le autorità non
hanno consentito l’indizione di diverse feste
paesane per motivi di ordine pubblico: molti
attentati terroristici in Europa hanno preso di mira
proprio mercatini e manifestazioni del genere. Per
tali motivi è saltata a Bottagna (La Spezia) la
«Sagra della lumaca comunista». La fantasia al
potere.
Domanda a Ettore Gotti Tedeschi: «Nell’elenco
dei 62 (ora 68) il nome più noto è il tuo. E’ ovvio che
tutti i fulmini si siano scaricati su di te (es.: non sei in
comunione col papa…). Se lo sapevi, come mai hai firmato?».
Risposta: «Ho firmato il documento che implora il Santo
Padre di prevenire il rischio di errori ed eresie perché
credo che il luogo più caldo dell’Inferno sia riservato a
coloro che, in tempi di grandi crisi morali, si mantengono
prudentemente neutrali».
Joris-Karl Huysmans era così
decadente che, al suo confronto, D’Annunzio e Wilde
erano frati. Il suo personaggio passava il tempo a
guardare una tartaruga delle Galapagos incastonata
di gemme aggirarsi lentamente sul tappeto
marocchino; prendeva il treno solo per bere il
giusto tè a Londra. Un altro dandy, Barbey D’Aurevilly,
dopo averlo letto sentenziò che all’autore restava
solo la scelta tra la croce e la canna di una
pistola. Fu anche satanista prima di andare a morire
come monaco trappista. Lo aveva convertito la
bellezza della liturgia cattolica (quella
ottocentesca). Cfr: Joris-Karl Huysmans, L’oblato (D’Ettoris
Editori, pp. 400, €. 21,90).
Le parole del metropolita
Hilarion Alfeyev, alla guida del Dipartimento
per i Rapporti Esterni della Chiesa ortodossa russa,
Patriarcato di Mosca. Il 22 settembre ha parlato presso
l’ambasciata russa in Gran Bretagna nel contesto della
conferenza sul tema “Il Futuro Cristiano dell’Europa”.
E' un intervento la cui ragionevolezza e chiarezza mi
piacerebbe sentire più spesso tra i responsabili
politici, intellettuali e religiosi qui in Italia (che
salvo qualche rara eccezione, vanno in direzione
opposta).
Quando
vi innamorate, Domenica 1 ottobre 2017
Osservate la vostra esperienza:
quando vi innamorate, non andate - che so- al cinema con lei o
con lui
per uno sforzo volontaristico. (...)
Quanto più uno ama qualcosa, tanto meno è volontarismo ogni suo
gesto.
Quando manca questo amore, ogni atto rimane esterno a noi,
come qualcosa di aggiunto:
lo faccio perché non posso fare diversamente, altrimenti non mi
danno i soldi alla fine del mese, o perché ho un pedaggio da
pagare,
altrimenti non mi accolgono.
Ma questo accade per mancanza di amore.
Al contrario, quando uno vede nascere un amore, quando uno è
abbracciato,
tutto diventa facilissimo;
perfino chi resiste, a un certo momento,
a un certo momento, si arrende (...)
Costa di più continuare a resistere che cedere.
Ma è la lotta che ciascuno deve compiere, a cui Dio non vuole
dare risposte in anticipo.
Aspetta, aspetta, aspetta, come un mendicante, alla porta del
nostro io.
Juliàn Carròn
(cit. in "Esercizi della Fraternità di Comunione e Liberazione"
2017 pag. 83 )
@La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Sei
invidioso perché io sono buono?» New York, La Liturgia di
Domenica 24 Settembre 2017, XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
(ANNO A)
il
fondamentalista che brandisce un Dio spietato ...
Domanica 24 Settembre 2017
Vedere in un essere una creatura, prima che sia qualcosa
d'altro,
è acquisire la certezza che questo essere esiste per volontà
espressa del Creatore.
Questa verità può essere penosa da ammettere, ma è inevitabile:
se il Creatore non amasse quell'imbecille, quell'imbecille non
esisterebbe.
Di conseguenza proclamare il Vangelo a un uomo in quanto
creatura prima di
proclamarglielo in quanto uomo, ci impone di dire sì alla sua
presenza,
prima di predicargli qualcosa.
Prima di <<volergli fare del bene>> (che è sempre stato il motto
di tutti i poteri
- dalle madri tiranniche ai sistemi totalitari), si deve
riconoscere che è già un bene che esista:
per quanto stupido ci sembri, è una volontà dell'eterna
sapienza;
per quanto brutto ci appaia, è una creazione della bellezza
sussistente;
e per quanto cattivo, è innanzitutto l'opera della bontà
onnipotente.
IL che non può non metterci in una situazione tragicomica:
l'ateo che nega la parola di Dio è lui stesso parola di Dio (in
ciò che è, non in ciò che dice);
e il fondamentalista che brandisce un Dio spietato è lui stesso
sollecitudine di un Dio tanto paziente
da sopportare un simile cagnetto rognoso.
Fabrice Hadjadj
Ogni 6 agosto
nel comune di Canosio, nelle vallate alpine del cuneese, si
svolge una manifestazione storica piuttosto politicamente
scorretta. Commemora la costituzione di una scorta armata di
alabardieri che scortava le processioni, specialmente quella
per la festa patronale di San Laurèns (Lorenzo), perché
dalla seconda metà del Cinquecento tali esternazioni di
culto pubblico, cattolico, venivano attaccate dai calvinisti
ugonotti, ai quali poi subentrarono i valdesi. La
rievocazione viene chiamata in dialetto locale Bahìo.
Di Pietro: con Mani pulite ho distrutto la politica senza costruire nulla
09 SETTEMBRE 2017 INT. ANTONIO
DI PIETRO
In una intervista televisiva che ha fatto scalpore, ANTONIO DI PIETRO denuncia
le responsabilità del suo ruolo politico in passato. Ne abbiamo discusso con lui
l'impegnarsi
sembra che non giovi più....Domenica 17 Settembre
2017
Rimane un segno significativo che l'impegno cristiano, nelle sue
forme più decise,
ha posto con costante ed ostinata predilezione dove non c'è più
alcuna speranza umana e mondana
o l'impegnarsi sembra che non giovi più.
Per esempio nella cura dei moribondi, dei vecchi, degli
incurabili, dei pazzi o dei deformi,
dove non c'è mai da aspettarsi un sorriso di ringraziamento.
Non vogliamo porre l'interrogativo se tale impegno sia sensato o
produttivo,
perché è stato intrapreso proprio in sfida all'insensatezza
terrena
e con la coscienza che in esso appare veramente il senso
cristiano della speranza.
Il genio cristiano potrebbe e dovrebbe penetrare con la stessa
sfida pacata della libertà
in tutte le altre strutture della società umana,,
che hanno in sé tutto ciò che è mancanza di speranza del
moribondo,
del malato, del pazzo e mettersi a curarle ed a trattare con
esse con una speranza che supera la morte,
anche se fa i conti con essa.
Si risponderà che questo è un atteggiamento e un programma per
santi.
Può essere, ma la vita cristiana è stata sempre credibile
là dove è brillato almeno un bagliore della vera santità
Hans Urs von Balthasar
(cit. in "L'impegno del cristiano nel mondo" pag. 65 ed. Jaca
Book 1978)
Così ha scritto padre Piero Gheddo, decano
dei missionari italiani, su Tempi.it del 26 luglio 2017:
«Dal 1947 al 1953 gli Stati Uniti lanciavano il Piano
Marshall, 20 miliardi di dollari per i paesi dell’Europa
occidentale distrutti dalla guerra, che vennero restituiti
con l’interesse dell’1 per cento. Il Pew Research Centre di
Washington ha calcolato che nei 50 anni dell’indipendenza
africana (1960-2010), i doni, gli aiuti e i finanziamenti
del “Piano di sviluppo” per l’Africa nera sono stati di 300
miliardi di dollari». Morale: è inutile dargli soldi se
prima non gli cambi la testa. Come diceva Montanelli, i
soldi è meglio darli ai missionari.
Lorenza Formicola ha pubblicato su
L’Occidentale il 27 luglio 2017 un dettagliato articolo dal
titolo «Migranti e malattie infettive, il legame c’è ma
dirlo è tabù». Andate a leggerlo, è istruttivo.
Il 21 maggio scorso una reliquia del santo
(Nicola) ha lasciato per la prima volta Bari. Fino al 28
luglio 2017 a San Pietroburgo è stata esposta alla
venerazione dei fedeli russi. San Nicola è popolarissimo in
Russia. Ben un terzo delle chiese è sotto il suo patrocinio
e in tutte le abitazioni c’è una sua icona davanti alla
quale si chiede protezione per la famiglia. San Nicola è
colui che viene in soccorso in tutte le decisioni concrete
della vita di tutti i giorni. La reliquia del vescovo di
Mira (l’attuale Demre, in Turchia) è stata venerata
nell’arco di questi due mesi e sette giorni da oltre due
milioni e mezzo di fedeli. Eh, Fatima…
Il
perdono per cosa è necessario? Domenica 10 Settembre
2017
Una certa esperienza della famiglia mi ha fatto comprendere che
il perdono
era meno necessario per riconciliarsi con dei nemici che per
vivere con le persone vicine.
Innanzitutto, la grande riconciliazione col grande nemico
lusinga il nostro ego.
La superbia che se ne ricava può spingerci a farlo, più che la
misericordia.
Mentre in una riconciliazione nella propria cerchia familiare,
non c'è nulla di cui vantarsi,
è misericordia senza apparato, cavalleria senza cavallo.
Essere eroi esige meno eroicità che essere marito o padre.
L'eroe è portato dalla grandezza nell'affrontare il gigante
furioso;
il padre conosce l'umiliazione di essere disarmato davanti ai
furori di sua figlia.
E quando l'eroe riesce a fumare col gigante il calumet della
pace, è in prima pagina sul giornale;
ma quale notorietà potrebbe acquisire il padre dal fatto che sua
figlia
gli parli finalmente in modo gentile durante la colazione?
Fabrice Hadjadj
(cit. in "Risurrezione - Istruzioni per l'uso" pag.98 ed. ARES
€15)
C'è
qualche cosa di più grande che si possa dare ai nostri fratelli
uomini?, Domenica 3 Settembre 2017
C'è qualche cosa di più grande che si possa dare ai nostri
fratelli uomini
e al mondo intero di Cristo?
Non c'è nulla che possiamo dare ai nostri fratelli e al mondo
più di Cristo!
Ora, Cristo lo si dà attraverso una umanità nuova che si
dimostra.
Cristo lo si comunica attraverso una umanità nuova che noi
viviamo con gli altri.
E' da un atteggiamento amico e umano che io ho verso di lui,
che un compagno di lavoro può essere disposto a capire
che in me c'è qualcosa di diverso.
Luigi Giussani
(cit. in "Una Strana Compagnia" pag.296 ed Bur-Rizzoli €14 )
«Vaniy Fair», 8 luglio 2017: «In Inghilterra, 200 ragazze,
minorenni e di età in molti casi non superiore ai 9 anni, in
un anno si sono sottoposte a un intervento di chirurgia per
modificare la propria vagina». Tra il 2015 e il 2016, metà
di loro è sotto i quindici anni. Accampano scuse varie per
superare gli ostacoli del servizio sanitario, ma il motivo è
che la vogliono come quella della Barbie. Cioè, praticamente
invisibile (fonte, Aleteia.org 11 luglio 2017).
«L’uomo sarà felice solo quando avrà finalmente ucciso quel
Cristianesimo che gli impedisce di essere uomo. Ma non sarà
attraverso una persecuzione che si ucciderà il
Cristianesimo, ché semmai la persecuzione lo alimenta e lo
rafforza. Sarà attraverso l’irreversibile trasformazione
interna del Cristianesimo in umanesimo ateo con l’aiuto
degli stessi cristiani, guidati da un concetto di carità che
nulla avrà a che fare con il Vangelo» (Ludwig Feuerbach,
Essenza del Cristianesimo, cit. da M. Blondet, 10 luglio
2017)
La
Boekhandel Dominicanen, cappella gotica del monastero di Maastricht del
1294, è diventata una libreria. La libreria più bella del mondo, si dice.
Fra capitelli, volte a crociera affrescate, croci. Questa chiesa domenicana
è stata utilizzata come luogo di culto fino al 1796. Dopo la sconsacrazione
(vista la data, l’invasione giacobina) è stata trasformata in una scuderia,
poi in un magazzino per biciclette, in un archivio comunale e in una sala
per feste. Data la attuale penuria di fedeli, l’idea di farla ridiventare
chiesa non è stata nemmeno sfiorata. Almeno non è diventata moschea, sennò
sarebbero spariti croci e affreschi.
Cosa vuol
dire che il matrimonio diventa sacramento? Domenica
27 Agosto 2017
Cosa vuol dire che il matrimonio diventa sacramento?
Vuol dire che i due che vanno in chiesa riconoscono che
si sono messi insieme perché c'era l'attrattiva che li ha messi
insieme,
ma questo è stato il pretesto o lo spunto
per cui Dio ha fatto loro capire che dovevano fare tra di loro
una compagnia
fino alla fine della vita.
Perciò il compito di accompagnarsi fino alla fine della vita
è un compito davanti a Dio, per Dio,
ed è questo che rende stabile l'unione, non l'affettività
iniziale.
Con questa ragione, anche l'affettività,
col tempo che passa, normalmente diventa più facile,
più profonda.
Luigi Giussani
(cit. in "Una strana compagnia" pag.183 ed. Bur-Rizzoli €14)
Domenica 20 Agosto 2017
@La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Donna,
grande è la tua fede!» New York, La Liturgia di Domenica 20
Agosto 2017, XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
il nostro
scopo, Domenica 20 Agosto 2017
Noi vogliamo conoscere e vivere la fede in Cristo,
affinché il mondo Lo conosca.
Questo è il nostro scopo.
Luigi Giussani
(cit. in "Una strana compagnia" pag.179 ed.Bur Rizzoli €14)
“La sua ‘teologia’ è farneticante, la sua
abituale frequentazione dei ricchi e dei colti lo induce a
farsi annunciatore di una Chiesa povera e semplice. La sua
affinità elettiva con chi ha il potere dei mezzi di
comunicazione (televisione, Corriere della sera, etc.) gli
dà una risonanza e un’amplificazione del tutto
sproporzionata e ingiusta” (card. Giacomo Biffi su padre
Turoldo, in Lettere a una carmelitana scalza, Itaca, 2017).
Domenica 13 Agosto 2017
@La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Comandami
di venire verso di te sulle acque» New York, La Liturgia di
Domenica 13 Agosto 2017, XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO
A)
... se il
male esiste, Dio ne è la prima vittima, Domenica 13
Agosto 2017
I cristiani sanno che Dio non vuole il male.
E se il male esiste, Dio ne è la prima vittima.
(...)
Come può Dio essere toccato dal male?
Immaginate una madre con un figlio malato;
lei può soffrire per suo figlio a motivo del suo amore per lui e
identificandosi con lui.
Una madre in perfetta salute può vivere l'agonia del proprio
figlio
più dolorosamente che il figlio stesso,
proprio a motivo di questa identificazione dell'amore con
l'essere amato.
Come si può pensare che l'Amore di Dio sia meno materno che
l'amore di una madre,
mentre tutto l'amore di tutte le madri,
ivi compreso quello della Beatissima Vergine Maria stessa,
non è che una goccia in questo oceano della tenerezza materna di
Dio?
E' per questo che nessun essere umano può venire colpito
senza che lo sia anche Dio, in lui, prima di lui e per lui.
Robert Sarah
(cit. in "La Forza del Silenzio" pag.173 ed. Cantagalli €22 )
«Nella storia della cultura occidentale il
politicamente corretto è stato il modo nel quale una parte
politica, la parte progressista o liberal, ha preteso di
stabilire come le persone dovessero parlare e, per questa
via, che cosa dovessero pensare» (Luca Ricolfi, «Sinistra e
popolo», Longanesi).
«ARTE E FEDE è un binomio inscindibile che
accompagna la Chiesa Cattolica da duemila anni. Nessuna
religione ha espresso tanta cultura, tanta arte, tanta
bellezza, quanto la religione cristiana. E perché? Perché il
cristianesimo è l’unica religione monoteista a non essere
ANICONICA (=priva di immagini)». Monsignor Domenico de Toma,
Vicario zonale e parroco della parrocchia di Santa Maria del
Pozzo a Trani,, cit. da Cristina Siccardi.
Domenica 6 Agosto 2017
@La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Il
suo volto brillò come il sole» New York, La Liturgia di
Domenica 6 Agosto 2017, TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE (ANNO A)
Per
ascoltare, è necessario fare silenzio, Domenica 6
Agosto 2017
Per ascoltare, è necessario fare silenzio.
Non sto parlando semplicemente di una forma di costrizione
per cui si fa silenzio fisico per non interrompere il discorso
altrui,
bensì di un silenzio interiore,
cioè non soltanto diretto all'accoglienza della parola
dell'altro,
ma anche di un cuore traboccante di amore umile,
ricco di capacità di attenzione,
di accoglienza fraterna,
di spogliamento volontario e forte della consapevolezza della
nostra povertà.
Il silenzio di ascolto è un'attenzione,
un dono di sé all'altro e un segno di eleganza morale.
Deve essere la manifestazione della coscienza della nostra
umiltà
per accettare di ricevere l'altro come un dono che Dio ci fa.
Perché l'altro è sempre una ricchezza e un dono prezioso
che Dio ci offre per crescere in umiltà, in umanità e in
nobiltà.
Penso che la relazione umana più difettosa
è proprio quella in cui manca il silenzio di attenzione.
Robert Sarah
(cit. in " La forza del silenzio" pag.96 ed. Cantagalli €22)
Da «Il Giornale di Vicenza» del 27 giugno
2017: «Schio. Due ragazze coronano il loro sogno d’amore con
una unione civile e il prete benedice i loro anelli. La
cerimonia istituzionale celebrata sabato nella sala
consiliare del municipio di Schio è stata condita da un
insolito intervento dall’elevato simbolismo religioso»: un
prete ha benedetto le due fedi. «Le due avevano concordato
con il sacerdote questo momento particolare» (notizia
segnalata dal Centro Studi Federici).
«Fa riflettere che molti di coloro che per
lungo tempo hanno combattuto l’istituzione del matrimonio
come modello ostile e senza futuro, ora siano diventati
ferventi sostenitori del ‘matrimonio per tutti’», ha
osservato Heiner Koch, arcivescovo di Berlino, all’indomani
dell’approvazione delle “nozze gay” da parte del parlamento
tedesco.
Domenica 30 Luglio 2017
@La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Vende
tutti i suoi averi e compra quel campo» New York, La Liturgia di
Domenica 30 Luglio 2017, XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
L'amore
cristiano, Domenica 3 Luglio 2017
L'amore cristiano
non è in contraddizione con le sobrie e severe leggi della vita
quotidiana,
con la costrizione a stare assieme con ciò che non è amato,
chiuso e inutile,
non contrasta con i bui tramonti di dolore, demenza, crudeltà e
morte.
Non rinnega la colpa, la propria e quella degli altri ,
e non nega il fardello che si accumula ogni ora,
e tutto ciò che è trascurato, inutile e sciupato.
Esso forse comprende benissimo che il mondo deve morire;
lo comprende benissimo da solo.
Ma una volta questa morte fu l'atto d'amore della vita eterna.
Questo "una volta" è bastato per "tutte la volte".
Confidando su questa "volta", il nostro amore può acquistare la
fiducia di non morire totalmente nella morte
-non omnis moriar - e persino di cooperare, in maniera
abbastanza incomprensibile,
alla trasformazione delle cose.
Il pungiglione della morte è stato eliminato,
perciò esso non colpisce più mortalmente.
In noi c'è qualcosa che sopravvive,
e questo deriva dalla forza dell'unione ipostatica.
Il nostro amore non basterebbe per la trasformazione se non
fosse infiammato da un interiore fuoco divino,
che non siamo noi, che divampa da quella profondità in cui
siamo di Dio e Dio è più intimo a noi di quanto noi lo siamo a
noi stessi
Hans Urs Von Balthasar
(cit. in "Escatologia nel nostro tempo" pag.71 ed Querniana €17)
La morte
è la fine della vita?, Domenica 23 Luglio 2017
La morte è la fine della vita -
e da sempre solleva questioni che non trovano pace
e che si trascinano dietro altre domande:
in definitiva la vita è stata soltanto un episodio che vien dal
nulla e approda nuovamente al nulla?
oppure esiste una vita oltre la morte?
e se sì, in che modo la vita di un uomo,sempre frammentaria e
segnata dalla colpa,
può essere sanata e compiuta?
l'uomo sosterrà un giudizio e dovrà arrivare alla verità con se
stesso e con gli altri?
chi è il giudice e secondo quale misura l'uomo sarà valutato?
ci sarà un avvocato per i morti da giudicare?
come è conciliabile la speranza di una giustizia dopo la morte
con la speranza nella misericordia?
E infine: che cosa avrà Dio stesso dal compimento dell'uomo?
fallirebbe con il suo universale piano di salvezza,
se anche una sola delle sue creature rifiutasse la sua offerta
di riconciliazione?
Il luogo classico in cui sono trattate queste e simili domande
è l'escatologia - la dottrina delle realtà estreme, delle realtà
ultime.
Jean-Heimer Tuck
(cit. in H. U. Von Balthasar "Escatologia nel nostro tempo"
pag.97 ed. Querniana €17)
«Il 27 aprile la BKA, la polizia federale
criminale, ha mandato in stampa un rapporto sulla
“Criminalità nel contesto della migrazione” (Kriminalität im
Kontext von Zuwanderung), in cui si registra un incremento
di quasi il 500% di crimini sessuali commessi da immigrati
(aggressioni sessuali, stupri e abusi sessuali sui minori)
nel corso degli ultimi quattro anni» (Lorenza Formicola, su
«L’Occidentale» del 15 giugno 2017).
Un curiosa abitudine, da parte di
molti cattolici, è stata innescata dai cortei del
Gay Pride. Al grido di Pier Capponi («voi suonate la
vostre trombe, noi suoneremo le nostre campane»), a
ogni Gay Pride segue processione cattolica.
L’ultima, per chi voglia aggregarsi, partirà il 29
giugno p.v. alle 19,15 da Piazza Castello a Milano,
dove è appena cominciata una settimana «arcobaleno».
«Giovedì 30 marzo 2017 alle ore 12
l’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino inaugura la
“stanza del silenzio”» (fonte: Centro Studi Federici).
Si tratta, ovviamente, di un luogo privo di
contrassegni religiosi. Nulla da obiettare, di
questi tempi ci sono pazienti musulmani e, in misura
(molto) minore, sikh. Magari, l’unico ad aver
qualcosa da eccepire potrebbe essere il titolare
dell’ospedale. Ma tanto è morto…
Per la prima volta in quasi mille anni una reliquia di san
Nicola ha lasciato Bari per Mosca. Arrivata il 22 maggio 2017 (fino al 28
luglio) nella cattedrale del Salvatore, all’8 giugno la reliquia era stata
venerata da mezzo milione di persone. In fila, attesa media: nove ore. In
effetti, a Fatima la Madonna l’aveva detto…
Bessie, ventunenne figlia del generale di stato maggiore
Daniel Flager, si presentò alla polizia di Washington: «Sono venuta a
costituirmi. Ho appena sparato a un negro». Ernest Green (il suo nome) come
altri ragazzi del vicinato era stato attratto dagli alberi carichi di frutta
dell’enorme giardino dei Flager. Aveva infilato la mano tra le sbarre della
cancellata per prendere una mela caduta. Un colpo di pistola al petto. Cercò
di scappare, ma un altro colpo, alla schiena, lo stese. Bessie Flager fu
condannata a tre ore di carcere e 500 dollari di multa. «A Washington, il
fatto stesso che la ragazza venisse sottoposta a giudizio fece scalpore: i
giornali si schierarono subito dalla sua parte commiserandola per lo shock
subito nell’apprendere che il ragazzo era morto» (Idanna Pucci, La signora
di Sing-Sing, Lef, pp. 185-186).
Sembrava un’emergenza nazionale. A un anno dalla legge poche
unioni civili (fonte, «Repubblica» del 7 maggio 2017). Per quanto riguarda
le nozze gay, in testa Milano con 353 (su quasi due milioni di abitanti).
Maglia nera la Basilicata: 2. Eh, il Sud è sempre stato arretrato…
Domenica 16 Luglio 2017
@La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Il
seminatore uscì a seminare» New York,
La Liturgia di Domenica 16 Luglio 2017, XV DOMENICA DEL TEMPO
ORDINARIO (ANNO A)
Le
creature di Dio sono perfette così come sono,
Domenica 16 Luglio 2017
Non si può dire certamente che dall'eternità si guarderà
indietro
al tempo come passato.
Come se ciò che abbiamo vissuto di più caro,
quello che abbiamo sperimentato di più prezioso ci fosse tolto,
sebbene sostituito da qualcosa di meglio.
Come se la vita eterna fosse una seconda esistenza che segue la
prima.
No,
quello che adesso viviamo in modo incompiuto
-quello che adesso dissipiamo e da cui dobbiamo continuamente
prendere commiato- si svelerà nella sua eterna profondità.
Oppure dobbiamo aspettare forse rose più belle,
forse anche più grandi che fioriscono più a lungo
e hanno un profumo migliore?
No,
le creature di Dio sono perfette così come sono,
non c'è il loro doppio.
Solo che adesso non lo vediamo,
ma suo tempo lo vedremo.
Adesso tutto può deporre contro,
ma un giorno tutto deporrà a favore.
Hans Urs Von Balthsar
(cit. in "Escatologia Nel Nostro Tempo" pag.95 ed. Querniana
€17)
Domenica 9 Luglio 2017
@La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Io
sono mite e umile di cuore» New York,
La Liturgia di Domenica 9 Luglio 2017, XIV DOMENICA DEL TEMPO
ORDINARIO (ANNO A)
Si crede
che i bambini non sappiano nulla. Domenica 9 Luglio
2017
Si crede che i bambini non sappiano nulla.
E che i genitori e le persone grandi sappiano qualcosa.
Ora io ve lo dico, è il contrario.
(E' sempre il contrario.)
Sono i genitori, sono le persone grandi
che non sanno nulla.
E sono i bambini che sanno
Tutto.
Perché essi sanno l'innocenza prima.
Che è tutto.
Beato neanche, beato non solo quello
che fosse come un bambino, che restasse
come un bambino.
Ma propriamente beato colui che è (un)
bambino che resta un bambino.
Propriamente, precisamente il bambino
stesso che è stato.
Poiché giustamente è stato dato a ogni uomo
Di essere.
Poiché è dato a ogni uomo di essere stato
Un piccolo bambino latteo
Charles Peguy
(cit. da Pier Paolo Bellini in "il Foglio" del 1/7/17 pag.4)
«Le percentuali dei musulmani che
vorrebbero la sharia (la legge coranica) come legge
fondamentale del loro paese: il 99% degli afgani e
il 91% degli iracheni, due popoli teoricamente
liberati dagli occidentali, l’89% dei palestinesi
(che pure hanno una classe dirigente laica), l’83%
dei marocchini (un regno moderato), il 72% degli
indonesiani (Stato democratico e multi-confessionale),
solo per citare i dati più interessanti. Fra i più
moderati, cioè quei popoli musulmani che meno
desidererebbero essere governati dalla sharia?
Albanesi (12%), kosovari (15%), turchi (12%)»
(Stefano Magni su La Nuova Bussola Quotidiana del
5.6.17).
“Tutto comincia quando mio nipote Nicola, che
fa il liceo, viene a chiedere allo zio, scrittore di cose
cristiane, qualche dritta per polemizzare col suo insegnante
di religione. Le domande che pone sono semplici, per
qualcuno scontate (ma sempre meno per un sempre maggior
numero di persone): perché devo mangiare il Corpo di Cristo?
che c’è di male se ho rapporti intimi con la mia ragazza?
che cos’è questa storia del Dio Trino? e quella della
Madonna vergine? Poi, però, Nicola si appassiona, perché
certe spiegazioni non le aveva mai sentite. E comincia a
venire a trovarmi, e le sue domande si fanno sempre più
interessate e pungenti: perché bisogna pregare? perché Dio
il più delle volte non esaudisce? perché sono nato? e perché
devo soffrire? perché…?”
Quando scoppiò il caso-Fatima, il
problema fu l’acqua per tutti quei pellegrini. La
zona, infatti, era arida. Nel 1921, tra le risate
dei paesani, il vescovo fece scavare un pozzo vicino
al leccio su sui era apparsa la Madonna. E trovò
l’acqua. Si gridò al miracolo, anche perché di pozzi
ne furono scavati altri due, e ognuno portava acqua.
A quell’acqua furono attribuite molte guarigioni.
Poi, con la costruzione della grande basilica, tutto
si ridusse a qualche rubinetto sul monumento al
Sacro Cuore. Quasi nessuno oggi ricorda più l’antica
acqua di Fatima (fonte, Tfp, giugno 2017).
I figli
non sono nostri, Domenica 2 Luglio 2017
I figli non sono nostri,
assolutamente mai.,
non sono nati nemmeno per farci compagnia.
Hanno un destino loro, ed è buono.
Bisogna avere l'amore di lasciarli andare.
E' la paura nostra che andranno nel grande Nulla a farci
tremare.
Ma non è così.
Non è per questo che sono nati: è così evidente.
Sono nati per la loro piena felicità.
Charlie, ma forse non ora,
un giorno andrà nella casa del Padre,
nelle braccia del Padre nostro che sei nei Cieli.
Ce lo porteranno i santi Angeli.
E sarà più felice che se fosse vissuto.
Andrà bene così, Charlie.
Maurizio Crippa
Quando
andiamo ad incontrare un ladro, noi portiamo noi stessi a
quell'incontro. Domenica 25-06-2017
Quando andiamo ad incontrare un ladro, noi portiamo noi stessi a
quell'incontro.
Gesù non ha avuto problemi ad andare a casa di Zaccheo,
senza bisogno di spiegargli tutta la sua teologia o le regole
morali.
E' andato perché la verità si incarnava nella sua persona.
Il problema è:
che persone incontra chi ci incontra?
Se quello che incontrano in noi è semplicemente un manuale di
cose da fare,
lo conoscono già e non sono capaci di metterlo in pratica.
Ma se si trovano davanti una persona che offre loro amore,
cominceranno a desiderare di andar dietro a quella persona
e di essere come lei, che è ciò che è accaduto con Gesù
Juliàn Carròn
(cit.in "Se non pensiamo che Francesco sia la cura è perché non
capiamo la malattia" in www.clonline.org)
Secondo il Sunday Times sono circa 80
le scuole che hanno permesso ai propri allievi di
indossare sia la divisa maschile che quella
femminile a proprio piacimento (La Nuova Bussola
Quotidiana). I c.d. «valori dell’Occidente».
Dovrebbe essere evidente a tutti quanto sia rilevante il tema
dell’immigrazione nell’Italia di oggi; ma credo sia altrettanto innegabile
l’inadeguata attenzione pastorale e lo scarso realismo con cui finora esso è
stato valutato e affrontato.
Tu potrai
scoprire se la realtà è positiva se la assecondi,
Domenica 18 Giugno 2017
Io ti posso assicurare di si,
ma non ti serve granché, se tu
non lo scopri dall'interno della tua esperienza.
Che la realtà è positiva tu l'hai sentito,
ma non basta ripetere la frase giusta perché sia tua.
E qui di nuovo ritorna la questione della libertà.
[...]
Tu potrai scoprire se la realtà è positiva se la assecondi.
Juliàn Carròn
(cit. in " Appunti dalla Scuola di Comunità di Julian Carron 24
Maggio
2017" in www.clonline.org)
La Madre
è sempre presente, Domenica 11 Giugno 2017
La Madre era là quando il Figlio moriva;
ma è sempre presente anche là dove c'è qualcuno che muore;
nel suo amore, non separa il Figlio dell'uomo dai suoi fratelli;
essa ha accompagnato il Figlio, accompagna dunque tutti i suoi
fratelli,
accompagna per servire, per aiutare.
Ciò che ha ricevuto lo mette a disposizione.
La fecondità permanente del suo amore è percepibile là dove uno
che muore
ha paura di non incontrare più l'amore,
là dove, alla fine della sua vita, riconosce che ha amato troppo
poco,
ha creduto troppo poco e troppo poco ha sperato.
Allora essa interviene con il suo amore affinché germogli un
nuovo amore,
una nuova speranza e una nuova fede..
E la forma di questo 'nuovo' è:<< Che avvenga secondo la tua
parola>>,
perché ogni persona che muore non può più fare altro che
lasciare fare,
senza porre domande e in un abbandono totale.
In questo modo si svela il senso della morte, mentre si svela il
senso della
vita della Madre e del Figlio, e l'accompagnamento nella morte
diventa
un accompagnamento della vita al di là della morte nella vita
eterna.
Adrienne von Speyr
(cit. in "Il mistero della morte" pag.103 ed. Centro Ambrosiano
€12)
«Io, in qualità di Presidente della Repubblica del Perù, con
l’autorità che mi è stata consegnata faccio un atto di
consacrazione all’amore e alla protezione di Dio onnipotente
della mia persona, della mia famiglia e della Repubblica del
Perù per mezzo dell’intercessione del Sacro Cuore di Gesù e
del Cuore Immacolato di Maria». (Pedro Pablo Kuczynski, 21
ottobre 2016).
“Anche la descrizione della posizione del sudario – che
secondo traduzioni recenti era «non là con i teli, ma in
disparte, piegato in un luogo» – ha convinto poco don
Antonio: «Keímenon, come già keímena, è participio di keîmai,
giacere. Ou metà tôn othoníon keímenon significa che il
sudario non era disteso come le altre bende. Ma, al
contrario (così va tradotto l’avverbio khorìs, in senso
modale), appariva arrotolato (entetyligménon, dal verbo
entylísso, che significa avvolgere, arrotolare) in una
posizione unica, singolare. Così si può tradurre eis héna
tópon, che le versioni correnti traducono banalmente come
“in un luogo”. Significa che il sudario, a differenza delle
fasce distese, appariva sollevato, in maniera quasi
innaturale, forse perché su di esso i profumi avevano avuto
un effetto inamidante». (don Antonio Persili, intervista a
«30 giorni», febbraio 2001, ricordato da Giuliano Guzzo).
Domenica 4 Giugno 2017
@La Gamba Vincenzo M. - Meditazioni: «Come
il Padre ha mandato me anch’io mando voi» New York,
La Liturgia di Domenica 4 Giugno 2017, DOMENICA DI PENTECOSTE -
MESSA DEL GIORNO (ANNO A)
I tempi
sono cattivi, Domenica 6 Giugno 2017
<<I tempi sono cattivi>> diceva san Paolo agli efesini, nella
lettera che scriveva loro:
tra allora e ora la differenza è minima, anzi,
forse ora la situazione è aggravata,
perché, come diceva giustamente una scrittrice inglese
convertitasi al cristianesimo,
<< gli uomini raramente apprendono ciò che credono già di
sapere>>.
Tutti credono di sapere cos'è il cristianesimo, cos'è Cristo,
e perciò nessuno più lo impara, mentre - almeno - duemila anni
fa
era una cosa nuova!
Luigi Giussani
(cit. in "Una strana Compagnia" pag.206 ed. Bur - Rizzoli €14)
«Nell’originale greco è scritto che Pietro, entrando
nel sepolcro, vide “tà othónia keímena” […] la
versione della Cei traduce questa espressione con “i
teli ancora là”. Altre versioni la traducono con “i
teli per terra”. In realtà il verbo keîmai, da cui
viene il participio keímena, non significa
genericamente “essere lì” né tantomeno “stare per
terra”. Esso indica una posizione precisa, significa
giacere, essere disteso, in una posizione
orizzontale. Ciò vuol dire che i due videro non le
fasce a terra, ma le fasce distese, afflosciate,
senza essere state sciolte o manomesse. Erano
rimaste immobili al loro posto. Probabilmente in una
nicchia scavata nella parete, tipica
dell’architettura funeraria di tipo signorile, in
cui era stato posto il corpo di Gesù. Semplicemente,
ora quel corpo non c’era più, e le tele si erano
afflosciate su se stesse» (Antonio Persili,
intervistato da «30 giorni» nel febbraio 2001, e
rammentato da Giuliano Guzzo).
La crisi del mondo nato dall'Illuminismo. L'educazione, la
libertà. E l'importanza di «parlare con chi è diverso da noi». Cronaca e video
integrale del dialogo tra Luciano Violante e Julián Carrón sulle domande nate
dall'intervista a "Jotdown"Alessandra
Stoppa
@
«AUGURISSIMI,
SAN NICOLA. Il sei dicembre prossimo tutti i calendari sono
d’accordo: San Nicola di Bari. San Nicola è il Santo protettore di Galatro e
si spera che resti a lungo il Patrono di Galatro per guidarlo, proteggerlo,
dare alla gente pace e serenità, confortare gli ammalati, far crescere buoni
ed onesti i bambini, raddrizzare qualche testa storta, frenare l'esodo che
sta spopolando il paese, dare entusiasmo ai pochi rimasti, ispirare a chi di
dovere idee per fatti concreti e non per bla, bla, bla ...»,
Cordiani
Carmelo, Galatro (RC), 4
Dicembre
2010
@
«Il Maestro, il Sindaco Bruno Marazzita.
Ciao, Galatrese Bruno. Ricreatore di entusiasmo. Per farisei sei il
“mostro”, per i pubblicani, ancora in vita, sei stato e resti il benefattore di
Galatro»,
di Carmelo Cordiani,
Galatro (RC), 7 Dicembre 2007
@«In Memoria della
Signora Franca Cannatà. Zia Franca. Se
anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi la carità,
sarei un bronzo risonante o un cembalo squillante.»,
Galatro, Giovedì 28 Aprile2016
@
San Pio da Pietralcina:
«Padre Pio nella mia
vita, quando lo straordinario era quotidiano. Appunti della
vita del Dottor Francesco Lotti, collaboratore e figlio
spirituale di San Pio da Pieltralcina» di Angelo Marazzita,
Galatro, 16 Agosto 2015 Festa di San Rocco
@ am:
«Parigi val bene
una messa, San Nicola! In margine all'attentato al giornale
“Charlie Hebdo” di Parigi il 7 Gennaio 2015» Galatro,
Sabato 10 Gennaio 2015
@ am:
«L'Europa
rinascerà? San Nicola!
L’Europa ha perso per strada molti dei suoi ideali.
La vera emergenza odierna» Galatro,
Sabato 24 Maggio 2014
@ am:
«Suicidarsi a 13 anni, San Nicola!
Sabato mattino una leggera ed esile pioggia, quasi reverenziale, ha
accompagnato il funerale di una giovanissima ragazza, una tredicenne. La
cronaca nera di una cittadina a ridosso di Torino questa volta è
generosa di dettagli» Galatro,
Lunedì 21 Aprile 2014
@ am:
«La primavera, San Nicola! Tutto è diverso, tutto è nuovo. Il Destino
non ha lasciato solo l’uomo. Il Destino si è reso incontrabile,
verificabile» Galatro,
Giovedì 10 Aprile 2014
@
am:
«La notte degli Oscar, San
Nicola! Era una giornata bellissima, primaverile e tiepida.
Gli amici sbucavano all’improvviso e alla spicciolata. La
compagnia si ricomponeva. Uno degli amici aveva lo sguardo
sospeso in aria e a tratti sembrava che calpestasse qualcosa per
terra. Di punto in bianco esordì: “Avete visto domenica scorsa
gli Oscar?"» Galatro,
Mercoledì 12 Marzo 2014
@am: «La
Bulla e le Nuove Periferie, San Nicola! Un timido sole di
metà febbraio ci ha invogliato a spingerci a fare una lunga
passeggiata sino alle Terme, quelle che Bruno “Il Sindaco”
considerava l'oro del Paese. Le poche macchine che
intercettavamo lasciavano inalterato tutto l'ambiente, non
alteravano la tranquillità che ci invadeva e ci permetteva di
parlare con trasporto senza doverci urlare addosso, come invece
vediamo accadere sistematicamente in tutte le trasmissione
televisive. Ma la questione della “Bulla” di Bollate non ci
lasciava tranquilli. “Avete visto cosa ha fatto la bulla ai
primi di febbraio, fuori dalla scuola, con la sua tuta grigia e
la borsetta a tracolla? Ha insultato e picchiato una ragazza,
che forse le ha soffiato il ragazzo, con una semplicità
disarmante”, ci raccontava un amico» Galatro,
Domenica 16 Febbraio 2014
@
am:
«Cannabis … per avere giovani storditi e passivi, San Nicola!
Qualche giorno addietro approfittando di un pomeriggio ancora soleggiato
ma freddo, con il solito gruppo di amici, facemmo una passeggiata lungo
la strada che porta alle Terme, quella strada che “'u Sindacu” fece
costruire proprio per agevolare l'accesso alle terme. Si chiacchierava
sui festeggiamenti a Montevideo in Uruguay per la liberalizzazione del
consumo di marijuana» Galatro,
Domenica 2 Febbraio 2014
@am:
«Buon Anno, San Nicola! Le
feste di Natale sono appena finite e si ricomincia con le
passeggiate in piazza. Un anno nuovo non è diverso dal
precedente. I pochi emigranti che erano venuti al paese, per
ritrovare i loro cari, sono ormai andati via e pochi sparuti
gruppetti hanno ripreso le salutari consuetudini. Da alcune sere
si riesce a passeggiare piacevolmente. Non c'è un freddo
eccessivo. Si conversa amabilmente ma gli argomenti toccati
agitano sempre gli animi» Galatro,
Domenica 12 Gennaio 2014
@
am:
«L'invidia, San Nicola! Parlare delle vicende sportive ha un effetto:
infiammare gli animi. Nelle fredde serate invernali questo è un grande
beneficio. Le passeggiate diventano sempre più corte, come i giorni,
mente l’invidia per il successo riportato dalla squadra avversaria,
cresce. Nelle vicende politiche nazionali e locali, l’invidia è padrona
sovrana. Per non parlare dell’invidia sul luogo di lavoro, pubblico o
privato che sia, … e l’elenco potrebbe continuare…
ché a tutte un fil di ferro il ciglio fora/ e cuce si come a sparvier
selvaggio …» Galatro,
Lunedì 16 Dicembre 2013
@
am:
«La Giornata
Nazionale della Colletta Alimentare, che splendore San Nicola!"
Che c'è d'allegro in questo maledetto paese?" gridò l'Innominato
di Manzoniana memoria. Questa battuta infiammò la discussione
serale in piazza. Il commento dei fatti politici, degli scioperi
nelle varie città italiane, non dava adito a possibili vie di
fuga. Il disagio, l’ intolleranza, l’ insofferenza verso tutto
ciò che non andava bene, prendeva il sopravvento» Galatro,
Martedì 10 Dicembre 2013
@
am:
«John Fitzgerald Kennedy un mito o il
nuovo, San Nicola? Ripercorrere quanto stava sucedendo
cinquant'anni fa in america, con quegli gli occhi di un bambino
o di un adolescente, rende ancora oggi struggente il ricordo
vivissimo di quelle sbiadite immagini in bianco e nero che
arrivavano su quell'unico canale televisivo che esisteva.
Arrivavano da un mondo lontanissimo che un'improvvisa tragedia
rese incredibilmente e dolorosamente vicino. Il mondo era
certamente molto diverso. Quelle vicende si fissarono molto più
facilmente nel cuore e nella mente, sebbene i mezzi di
comunicazione fossero quelli che erano» Galatro,
Sabato 30
Novembre 2013
@am:
«Bomba d’acqua, San
Nicola! Non erano passati che pochi giorni dalla
chiacchierata su “Piove, governo ladro!” che una vera bomba
d’acqua si stava abbattendo sulla Sardegna e su di noi. “Una
bomba d’acqua sulla Sardegna”, “Un inferno d’acqua sulla
Sardegna”, “Il ciclone Cleopatra fa una strage” , “Il ciclone
Cleopatra semina morte, terrore e distruzione in Sardegna”,
“Sardegna in ginocchio” ... questi i titoli dei vari giornali
che leggevamo per capire cosa stesse succedendo» Galatro,
Martedì 26
Novembre 2013
@am:
«Piove, governo ladro! San Nicola. Sino a pochi giorni orsono ero
fermamente convinto che “Piove, governo ladro!” fosse un’imprecazione
inventata nell’era della Prima repubblica, ma in questi giorni mi sono
ricreduto. Visitando la mostra “Casimiro Teja, sulla vetta
dell’umorismo”. Con mio grande stupore ho scoperto che correva l’anno
1861 quando Casimiro Teja usò questa espressione a corredo di una
vignetta che illustrava un comizio indetto dai mazziniani ed interrotto
a causa della pioggia. Per certi versi i mazziniani dell’epoca si
potrebbe dire sono i grillini di oggi: ai mazziniani ieri, come ai
grillini oggi, non andava mai bene nulla. L’imprecazione, però, andava
bene allora come va bene oggi per la Prima, la Seconda e la
Terza repubblica» Galatro, Sabato
16
Novembre 2013
... continua a leggere
@
am:
«Ognuno ha un
prezzo, San Nicola!
Quando muore un amico e viene celebrato il funerale ti accorgi
che non tutti i funerali sono tristi. La chiesa è piena zeppa
delle persone più diverse, gente del popolo, ex colleghi di
lavoro, amici e nemici. Tutti hanno bisogno di ringraziarlo per
aver reso migliore la propria vita. Il valore di quell’amico lo
si vede lì. Poi nei giorni scorsi leggendo i giornali,
ascoltando i telegiornali, si restava sbigottiti nel sentire che
alcune minorenni offrivano prestazioni sessuali in cambio di una
ricarica telefonica. Per complicare il tutto si aggiungeva anche
la notizia che qualche madre prendeva la percentuale sui
proventi della prostituzione della propria figlia quindicenne.
Era troppo. Tutto diventava insopportabile e rinasceva spontanea
la domanda: "Qual' è il valore della nostra vita?"» Galatro, Sabato
9
Novembre 2013
@am:
«Il Papa spiato, San Nicola!
Il Papa, gli spionaggi e i social network» Galatro, Sabato 2
Novembre 2013
@
am:
«La chiave che apre la porta
alla fede, San Nicola. Immaginate
una chiesa chiusa nella quale la gente, che passa davanti non
può entrare e da dove il Signore che è dentro non può uscire.
Ecco sovente molti cristiani hanno in mano la chiave e la
portano via, non aprono la porta; o peggio, si fermano alla
porta e non lasciano entrare» Galatro, Sabato 26 Ottobre 2013
@
Don Giuseppe Calimera: «“Beato l'uomo che confida
nel Signore”...
è con questa esclamazione che voglio salutare il Professore Cordiani.
Ho voluto scegliere questa frase del Salmo 1 perchè così mi piace
ricordare il professore, uomo timorato di Dio, uomo che confidava in
Dio, uomo che aveva sempre il pensiero alle cose di Dio. Posso
confermarlo sopratutto pensando a qualche mese fa quando lui stesso mi
chiamò che voleva confessarsi e ricevere il sacramento dell'unzione.
Non poteva essere diversamente essendo uscito da una formazione
Salesiana dove ha ricevuto i principi cristiani, i valori umani, la
conoscenza di Dio, che lui non ha mai smesso di trasmettere a chiunque
lo incontrava. Galatro oggi perde un altro dei suoi figli che ha
segnato le pagini di questo paese e ha servito questo paese formando
diverse generazioni di ragazzi. Avendo studiato pedagogia non poteva
che uscirne un uomo, un maestro di vita di valori fondati. La pagina
della storia di Galatro da un lato è ricca di figli che hanno dato la
vita per questo paese, da un altro lato è povera perché perde un suo
figlio che poteva essere ancora strumento di crescita»,
Omelia per il Funerale di Carmelo Cordiani, Galatro,
Domenica 20 Ottobre 2013
@
Gli amici
di Carmelo Cordiani:
«QUANDO NOI VEDREMO TUTTO, SAN NICOLA!
Era da qualche giorno che il banco
davanti a San Nicola era vuoto. Eppure Carmelo non aveva fato altro che
raccomandarsi con i suoi amici di andare a trovare il suo Santo protettore,
specialmente ora che doveva continuamente rifare il tagliando. Così gli piaceva
ricordare i suoi continui viaggi della speranza per rimettere in sesto il suo
corpo martoriato. Pieni di dolore e tristezza ci sedemmo al solito posto, ma
neanche il tempo di aprire bocca che subito il Santo sbottò.»,
Galatro,
Sabato
19 Ottobre 2013
@Cordiani
Carmelo:
«QUANTA
MISERICORDIA, SAN NICOLA!.
Mi alzai piano piano perché volevo spendere ancora due parole
davanti al Tabernacolo. Mi venne a mente di dire a Gesù che,
senza la sua presenza nella nostra vita, ci sentiamo vuoti e
inutili. Gli dissi anche di scuoterci, quando persistiamo in un
atteggiamento orgoglioso che ci tiene distaccati e ci fa credere
autosufficienti. Ma anche qui intervenne San Nicola…», Galatro,
Domenica 22 Settembre 2013
@Cordiani Carmelo:
«COSA VUOLE IL SIGNORE, SAN NICOLA?Lo sai che, a volte, ci mandi fuori
strada? Nel libro della Sapienza riconosci Tu stesso
che il nostro corpo corruttibile appesantisce l’anima e la tenda
d’argilla opprime una mente piena di preoccupazioni. Affermi,
inoltre, che a stento immaginiamo le cose della terra, scopriamo con
fatica quelle a portata di mano. Come possiamo, allora, conoscere il
tuo volere? Come possiamo stabilire una relazione con Te se non
sappiamo chi sei e cosa vuoi? Addirittura, tramite Luca ci dici che se amiamo il padre, la madre, la moglie, i figli, i
fratelli… più di Te non possiamo essere tuoi discepoli. E di chi,
allora? Rimaniamo chiusi nel nostro vaso d’argilla, come si è
espresso anche il tuo servo Francesco, continuamente in ansia che
quella piccola fiammella che abbiamo ereditato, o ci hai dato, si
spenga e restiamo al buio?», Galatro,
Domenica 15 Settembre 2013
@Cordiani Carmelo: «PERCHE’
ULTIMI, SAN NICOLA?“Senti un po’, San Nicola, la faccenda degli
ultimi non mi convince. Possibile che tra i tanti guai che ci affliggono
dobbiamo metterci da parte se ci siamo sacrificati per un posto in prima fila?
Se i primi diventano ultimi e questi i primi, mi sai dire che fine faranno i
primi diventati ultimi?”», Galatro,
Sabato 7 Settembre 2013
@Cordiani Carmelo: «QUANT’E’
STRETTA, SAN NICOLA ? “Abbi pazienza, mio Signore. Non solo
hai ristretto la porta, ma non si passa nemmeno sforzandosi per
entrare. E allora, cosa ci resta? Prima hai dichiarato di
essere venuto a gettare fuoco sulla terra, poi ci inviti alla
conversione, altrimenti periremo tutti allo stesso modo,
concludi restringendo la porta … mi sai dire cos’altro ci
aspetta? Già è difficile capire il tuo messaggio d’amore, di
perdono; quando fai queste dichiarazioni, scusami, ci scoraggi.
Possibile che tutta la partita tra Te e noi debba svolgersi sul
filo della fede? E chi non ce l’ha? Non ci lasci un po’ di
spazio anche per capirti quando il discorso diventa, per noi,
assurdo?”», Galatro,
Martedì 27 Agosto 2013
@
Cordiani
Carmelo: «CHE
SPLENDORE, SAN NICOLA! Un tunnel di luci, via Garibaldi di
Galatro. Infondo, la chiesetta della Madonna del Carmine, con il
portone spalancato. Vigilia della festa e, come per tradizione,
la statua era stata portata al “catafalco”, una mini processione
nell’altra parte del paese, la sezione Montebello. Suoni, canti,
preghiere e un commento del giovane parroco. Poi il ritorno
nella chiesetta, uno spazio ricco di ricordi per chi è nato a
soli cinquanta metri. Nel fiume Metramo uno spettacolo insolito,
un brulicare di fiammelle al passaggio della processione...
Quello che conduce alla Madonna è un percorso di luce in cui,
più ti immergi, più senti il profumo di cielo .... la madre di
Gesù è più onorata, sia sotto il titolo di Madonna del Carmine
che quello di Maria SS. Della Montagna. E’ la madre e, con le
mamme, si ha più confidenza. Anche per i pellegrinaggi è così:
La Salette, Fatima, Lourdes, Loreto…luoghi sacri alla Madonne,
dove apri il tuo cuore pieno di rughe e di pieghe sclerotiche,
un vero labirinto in cui trovi di tutto», Galatro, Venerdì 16
Agosto 2013
@Cordiani
Carmelo:
«SOLO SODOMA, SAN NICOLA?
“Ma perché questo uomo, questo capolavoro uscito dalla tue mani,
ha combinato e continua a combinare guai?», Galatro,
Mercoledì 31 Luglio 2013
@Cordiani
Carmelo:
«“PORRO
UNUM”! RICORDI, SAN NICOLA? D’altra parte, una sola
cosa è necessaria», Galatro,
Giovedì 25 Luglio 2013
@Cordiani
Carmelo:
«"CHE
FIGURACCIA, SAN NICOLA!". Il levita ed il sacerdote
passarono indifferenti. E mi ritorna ancora la riflessione di
papa Francesco quando ha parlato della “globalizzazione
dell’indifferenza”. Sagge parole che, un padre passionista
nell’omelia di domenica, ha allargato aggiungendo che
l’indifferenza è peggiore dell’odio, perché l’odio ha un
avversario di fronte. L’indifferenza annienta ogni cosa, spegne
la coscienza, annulla ogni legame, isola sempre di più spingendo
l’uomo verso l’egoismo squallido. Ecco, allora, che si spezza il
legame tra marito e moglie, tra padri, madri e figli, al punto
di cancellare ogni traccia di rapporto umano», Galatro,
Giovedì 18 Luglio 2013
@Cordiani
Carmelo:
«"PERCHE’
DUE, SAN NICOLA?". Ci hanno pensato i nemici interni
a mettere tutto in crisi ... recentemente ha sottolineato Papa
Francesco, una “globalizzazione dell’indifferenza” in materia di
fede, come se credere significa solo accettare quello che fa
comodo ... Francesco ha detto che, quando vede suore e preti con
macchine di ultima moda, sente una fitta al cuore. La macchina
serve, ma se ne compri una più modesta, pensando a quanti
bambini muoiono di fame. E se alle macchine aggiungiamo le ville
al mare, in montagna, gli appartamenti in città?», Galatro,
Venerdì 12 Luglio 2013
@
Cordiani Carmelo:
«"CHE
RETATA, SAN NICOLA!"
La fede è un grosso libro in cui si legge una parola sola: Credo», Galatro,
Venerdì 5 Luglio 2013
@Cordiani
Carmelo:
«SAN
BRUNO 2011... come gli altri precedenti, quando
Bruno Marazzita era il personaggio più amato e più odiato dai
galatresi e dopo quel sette dicembre 2002 che fermò il suo
tempo. Ma cosa si può augurare ad un amico ormai nell’eternità,
al quale il nostro tempo è qualcosa così piccola e meschina che
può anche non interessare? Si è sempre tentati di parlare
con un amico scomparso convinti che, vedendo le nostre cose da
una dimensione immensa, le riporti al giusto valore, prive di
quelle scorie che le appesantiscono, le inaspriscono, le
intrecciano in maniera così complicata da rendercele
incomprensibili », Galatro (RC), Giovedì 6 Ottobre 2011
Christmas
Truce
1914
OPERATION
PLUM
PUDDINGS «È
meraviglioso
che la
tregua
tra gli
eserciti
sia
stata
generata
da un
evento
accaduto
una
notte di
duemila
anni
fa». Tra
gli
orrori
della
Grande
Guerra,
un
episodio
di
straordinaria
umanità